Re: [Disarmo] R: Falso!!! Re: Sorpresa all’ONU: approvato il trattato sul bando alle armi nucleari
- Subject: Re: [Disarmo] R: Falso!!! Re: Sorpresa all’ONU: approvato il trattato sul bando alle armi nucleari
- From: Luigi Guasco <luigiguasco6 at gmail.com>
- Date: Sat, 8 Jul 2017 21:28:28 +0200
Senza dubbio. Ma il problema c'era (e c'è). Sottoscrivo Rossana.
Jure
Il 08/07/2017 19:04, rossana123 ha scritto:
ma no, personalmente proprio non ho voglia di starmi a beccare con qualcuno. Capire però sì. E per capire c'è bisogno che ci sia chiarezza. Bella giornata, non ci sono dubbi su questo.
Il 08/07/2017 18:55, Giorgio Nebbia ha scritto:
Cari compagni,
ieri è stata comunque una giornata luminosa; è possibile che sia sempre necessario battibeccare fra di noi ?
Giorgio nebbia
Da: disarmo-request at peacelink.it [mailto:disarmo-request@
peacelink.it ] Per conto di jure LT (via disarmo Mailing List)
Inviato: sabato 8 luglio 2017 15:11
A: Lista Disarmo PeaceLink <disarmo at peacelink.it>; Lista NO NATO <ComitatoNoNato@googlegroups.com> ; aa-info at yahoogroups.com; Lista Antifa-ts <antifa-ts at inventati.org>; CU_FVG at yahoogroups.com
Oggetto: [Disarmo] Falso!!! Re: Sorpresa all’ONU: approvato il trattato sul bando alle armi nucleari
Ecco il testo inviato da Disarmisti Esigenti dove si rileva che la RDK ha votato a favore del bando NoNuke.
Pare che per gettar fango gli spazi siano infiniti, raggiungendo perfino PeaceLink.
"la Corea del Nord appoggia il proibizionismo nucleare":
Jure Ellero
COMUNICATO STAMPA DEI DISARMISTI ESIGENTI - NEW YORK | 7 luglio, 2017
CONTACT Alfonso Navarra +39 – 340-0736871 alfiononuke at gmail.com www.disarmistiesigenti.org
L' era atomica sta per finire.
Oggi all'ONU si è varato un Trattato per proibire gli ordigni nucleari
Oggi alle ore 10 i governi, circa 140, che si sono riuniti a New York in una Conferenza ONU (decisa dall’Assemblea generale il 23 dicembre 2016) hanno deciso un passo storico: varare un Trattato per proibire gli ordigni nucleari.
Le armi nucleari, dichiarate ufficialmente fuori legge (da quando ovviamente sará completato il processo di ratifica con almeno 50 Stati depositanti), questa la sostanza del testo adottato, ora dovranno essere effettivamente eliminate.
E’ – passare dalla nuova leggeinternazionale al conseguente disarmo - il compito solenne che si sono assunti i circa 100 rappresentanti della societá civile internazionale, organizzati in ICAN, che hanno partecipato direttamente ai lavori della Conferenza. Si è riusciti a migliorare la bozza iniziale del testo di Trattato, presentato dalla presidente Elayne Whyte Gómez, rappresentante del Costa Rica. Ma ancora parecchio resta da fare e si vedrá di rimediare con gli appuntamenti futuri, in cui sará possibile emendarlo, ad esempio sulle questioni del nucleare civile e della possibilitá di recesso.
Il Trattato di Non Proliferazione, che legittima gli arsenali delle potenze nucleari, dovrá ora essere assorbito da questa nuova cornice giuridica “proibizionista”: verrá attuato quanto previsto dal suo – del TNP - art. 6 che prevede “trattative in buona fede per arrivare ad un effettivo disarmo totale”.
Il prossimo appuntamento è fissato sempre a New York nel 2018 con una Conferenza ONU di alto livello (risoluzione71/71 del 15 dicembre2016) : potrá essere l’occasione di un primo compromesso tra Stati non nucleari e Stati nucleari: USA, Russia, Cina, Gran Bretagna, Francia, India, Pakistan, Israele non hanno partecipato a questa Conferenza e per il momento non riconoscono il nuovo strumento giuridico. (Paradossalmente la Corea del Nord appoggia invece il proibizionismo nucleare).
Anche l’Italia, ligia alla “condivisione nucleare NATO”, non si è fatta viva: il nostro impegno è, premendo dal basso, di fare cambiare atteggiamento al governo italiano, a partire dalla discussione prevista al Senato il prossimo 18 luglio.
E’ nell’interesse di tutti che il mondo sia liberato dalla minaccia nucleare: la guerra atómica puó scoppiare persino per caso, per incidente o per errore e che un piccolo scambio di missili, provocando l’inverno nucleare, puó in ogni caso provocare una catástrofe di immani proporzioni con centinaia di milioni di morti nel corso degli anni.
Alfonso Navarra, portavoce dei Disarmisti Esigenti, presente alla Conferenza di New York dichiara:
-------- Messaggio Inoltrato --------
Oggetto:
Falso? Re: [Disarmo] Sorpresa all’ONU: approvato il trattato sul bando alle armi nucleari
Data:
Sat, 8 Jul 2017 15:01:31 +0200
Mittente:
jure LT <glry at ngi.it>
A:
disarmo at peacelink.it, Lista NO NATO <ComitatoNoNato@googlegroups.
com>
Temo che questo paragrafo sia 'falso e tendenzioso': a me risulta che laRepubblica Democratica di Corea (detta anche dagli occidentali Corea delNord). Mi risulta infatti che la RDK ha votato a favore. Fino a provacontraria. E lo scopo non potrebbe esser epiù logico: cominciate voi(quelli che le bombe H le vogliono mantenere) a distruggere i vostriarsenali, e noi ci adegueremo di buon grado.Jure ElleroIl 08/07/2017 06:53, rossana123 ha scritto:> All’appello dei 122 voti a favore, (1 astensione e 1 contrario) è> mancata anche l’Italia, e altri paesi che hanno deciso di isolare il> trattato ostacolato dalle altre 9 potenze nucleari (le cinque> riconosciute dal Trattato di non proliferazione del 1968, Usa, Russia,> Francia, Gran Bretagna e Cina, oltre alle quattro non ufficiali:> India, Pakistan, Israele e Corea del Nord. Dunque, tutti i paesi che> hanno un arsenale nucleare o lo stanno sviluppando non hanno> partecipato ai lavori, come i loro alleati).-------------Nonostante i boicottaggi dei grandi si approva il trattato per la messaal bando delle armi nucleari07 Lug 2017La conferenza che si è aperta a Marzo al Palazzo di Vetro rischiava dirivelarsi un flop dato il boicottaggio dei paesi nucleari. Invece, oggiè stato approvato lo storico trattato di disarmo multilaterale da 2/3delle nazioni ONU. Adesso inizia il processo di adesione e ratificazione.Il 7 luglio potrebbe diventare una data storica: al Palazzo di Vetrodelle Nazioni Unite, 122 paesi hanno approvato il trattato che proibisceil possesso di armi nucleari nel mondo. I paesi che posseggono questearmi di distruzione di massa, tra cui gli USA, Francia, Gran Bretagna ealcuni loro alleati (tra cui l’Italia), non hanno neanche partecipato ailavori della conferenza, che però ha comunque portato a questa storicafirma ben due terzi dei paesi dell’ONU.I negoziati per la messa al bando degli arsenali nucleari erano andatiavanti per alcuni mesi senza suscitare entusiasmi. Si erano aperti il 27Marzo all’ONU in un’atmosfera di scetticismo. Il discorso tenuto daElayne Whyte Gómez, rappresentante permanente del Costa Rica alleNazioni Unite, che aveva presieduto la seduta, era stato ascoltato soloda pochissime (e apparentemente disinteressate) persone. I paesi cheposseggono armi nucleari, come appunto Stati Uniti, Francia, RegnoUnito, India, Israele, avevano affermato la loro intenzione di nonpartecipare ai lavori di questo trattato di non proliferazione. E gliambasciatori dei paesi non partecipanti alla conferenza, guidatidall’ambasciatrice degli Stati Uniti Nikki Haley, avevano ribadito leloro riserve e i motivi del loro boicottaggio alla conferenza. Haleyaveva dichiarato che sarebbe “irrealistico” pensare che con queltrattato tra paesi di buona volontà si potrebbe contenere paesi come laNord Corea, che invece continuerebbero la loro corsa nucleare.Si pensava, dunque, che i negoziati fossero destinati al fallimento.Eppure, oggi, l’Ambasciatrice White Gómez, in una conferenza stampa haannunciato l’adozione del trattato storico che proibisce l’uso dellearmi nucleari. Con occhi lucidi e pieni di emozione ha affermato che 122nazioni (ovvero 2/3 delle nazioni ONU) hanno firmato il trattatogiuridicamente vincolante. “Siamo emozionati perché rispondiamo allesperanze e ai sogni delle generazioni presenti e future”, ha dettol’ambasciatrice White Gómez. Le armi nucleari, infatti, erano le unichedi distruzione di massa che finora non avevano un apposito documento chele vietasse. Il Portavoce del Segretario Generale delle Nazioni Unite,Stéphane Dujarric, a nome di Antonio Guterres ha dichiarato che il “iltrattato rappresenta un passo importante e un contributo all’aspirazionecomune di un mondo senza armi nucleari”.All’appello dei 122 voti a favore, (1 astensione e 1 contrario) èmancata anche l’Italia, e altri paesi che hanno deciso di isolare iltrattato ostacolato dalle altre 9 potenze nucleari (le cinquericonosciute dal Trattato di non proliferazione del 1968, Usa, Russia,Francia, Gran Bretagna e Cina, oltre alle quattro non ufficiali: India,Pakistan, Israele e Corea del Nord. Dunque, tutti i paesi che hanno unarsenale nucleare o lo stanno sviluppando non hanno partecipato ailavori, come i loro alleati).L’ambasciatrice statunitense Nikki Haley, l’ambasciatore britannicoMatthew Rycroft e l’ambasciatore francese Francois Delattre, hannoespresso in una dichiarazione congiunta che i loro paesi “non intendonofirmare, ratificare o mai diventare parte” del trattato. “La Francia, ilRegno Unito e gli Stati Uniti non hanno partecipato alla negoziazionedel trattato sul divieto delle armi nucleari. Non intendiamo firmare,ratificare o mai far parte di esso”, afferma la loro dichiarazione.“Questa iniziativa chiaramente ignora le realtà della sicurezzainternazionale. L’adesione al trattato è incompatibile con la politicadi deterrenza nucleare, che è stata essenziale per mantenere la pace inEuropa e nel Nord Asia per oltre 70 anni”. Tuttavia, i tre paesi, membripermanenti del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, hannoribadito il loro costante impegno al Trattato sulla Non Proliferazionedelle Armi Nucleari (NPT) e al lavoro verso il disarmo nucleare.Il cuore del trattato è nell’articolo 1 che stabilisce chiaramente che èvietato sviluppare, testare, produrre, acquisire, possedere ma anchetrasferire o ricevere il trasferimento, consentire la dislocazione diarmi nucleari e altri dispositivi esplosivi nucleari. Inoltre, proibiscedi “incoraggiare, indurre, assistere o ricevere assistenza per unaqualsiasi delle suddette attività”. L’articolo aggiunge anche che la“minaccia d’uso” è proibita, raccogliendo così molte delle istanze dellasocietà civile internazionale. Altro punto determinante è nell’articolo4 dedicato all’impegno “verso la totale eliminazione delle arminucleari”. Questo articolo è stato volutamente tenuto aperto affinché lenazioni che possiedono armi nucleari, e che non hanno partecipato altrattato, possano aderire e adottare misure a loro discrezione.Il documento, poi, garantisce una assistenza alle vittime dell’uso diarmi o della sperimentazione atomica, sancisce la necessità di bonificaambientale (articolo 6). Bonnie Docherty, Senior Clinical Instructorpresso la Clinica Internazionale dei Diritti Umani di Harvard e SeniorResearcher della Divisione Arms di Human Rights Watch, ha comunicato cheil pacchetto di disposizioni che proteggono le vittime delle arminucleari nel diritto umanitario internazionale e affronti l’impatto delnucleare armi sull’ambiente sono per la prima volta stati inclusi in untrattato di questo genere.La dichiarazione degli USA, dell’Inghilterra e della Francia si opponeespressamente all’articolo 1. In risposta alle domande sulladichiarazione congiunta, l’ambasciatrice Whyte Gómez ha ricordato chequando il Trattato sulla non proliferazione delle armi nucleari (NPT) èstato adottato quasi 50 anni9 fa, non ha goduto in un primo momento diun gran numero di adesioni. Avviato per la firma nel 1968, il Trattato èentrato in vigore nel 1970. Nel 1995, il trattato è stato estesoindefinitamente. Un totale di 191 Stati hanno aderito al Trattato,compresi i cinque Stati dell’Area nucleare che sono i membri permanentidel Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite – Cina, Francia, Russia,Regno Unito e Stati Uniti. All’inizio, era inimmaginabile che questiStati sarebbero stati parti del TNP, ha notato. “Ma il mondo cambia e lecircostanze cambiano”.Oltre a ciò, Beatrice Fihn, direttore esecutivo dell’ICAN, avevadichiarato in una conferenza stampa tenuta il giorno prima, che questotrattato fornisce il quadro per eliminare il prestigio e lo stigma sullearmi nucleari per gli Stati membri armati nucleari. Fihn ha spiegato aigiornalisti corrispondenti dall’ONU che “questo è un grande momento perla campagna perché questo documento crea un percorso per l’adesione dialtri paesi. Gli Stati di armi nucleari si uniranno al trattato quando ènel loro interesse, ma almeno ora avranno il quadro per farlo”. Oggi,una volta firmato il trattato, ha riaffermato la sua convinzione chealtri Stati aderiranno al trattato. L’asserzione è stata in seguito alladomanda della giornalista del giornale Giapponese Nikke, su come fossestato possibile che il Giappone, l’unica nazione afflitta da un attacconucleare diretto, non avesse firmato il trattato.Ci sono state, indubbiamente, pressioni da parte degli stati nucleariche hanno determinato la non partecipazione di molte nazioni. In undocumento del 17 ottobre, gli Stati Uniti hanno avvisato altri membridella NATO che gli sforzi per negoziare un trattato che vieta arminucleari o vuole delegittimizzare la deterrenza nucleare “sonofondamentalmente in contrasto con le politiche fondamentali della NATOsulla deterrenza”. Nozipho Mxakato-Diseko, ambasciatrice del Sud Africa,ha confermato che ci sono state pressioni, ma anche che le nazionipresenti alla discussione sono riuscite a superarle. Paroled’incoraggiamento ma difficili a credere visto che nazioni come l’Olandae il Giappone, che avevano partecipato alle discussioni, si sono poidovuti astenere al momento del voto.La firma del trattato coincide con l’escalation di tensioni tra USA eCorea del Nord. Il lancio di missili intercontinentali che potrebberoarrivare fino in Alaska, sottopone il mondo a una nuova minaccianucleare. Ora, però, inizia il percorso (sicuramente tumultuoso) diratifica e entrata in vigore.http://www.lavocedinewyork.com/onu/2017/07/07/sorpresa- allonu-approvato-il-trattato- sul-bando-alle-armi-nucleari/ ---
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