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Re: [Disarmo] R: NoNuke in ValSusa - Re: Seminario denuclearizzazione di Villarfocchiardo: cosa abbiamo discusso e concluso
- Subject: Re: [Disarmo] R: NoNuke in ValSusa - Re: Seminario denuclearizzazione di Villarfocchiardo: cosa abbiamo discusso e concluso
- From: Jure Ellero LT <glry at ngi.it>
- Date: Wed, 30 Sep 2015 20:30:24 +0200
Non volevo offendere nessuno, ho letto i report e gli articoli collegati per cui so che nel convegno se ne è parlato. Fatto rimane che le popolazioni interessate non sono state informate se non ex post e con i nostri limitati mezzi, l'informazione preventiva e una possibile mobilitazione popolare conseguente sono mancati.
Ciao, buon lavoro. J. Ellero Il 30/09/2015 17:00, alfonsonavarra at virgilio.it ha scritto:
Sapevamo benissimo da giorni che il viaggio era imminente ed alla nostra riunione di Villarfocchiardo c'erano gli attivisti che erano in preallerta per la protesta... A registratori spenti abbiamo parlato di alcuni aspetti organizzativi...----Messaggio originale---- Da: glry at ngi.it Data: 29-set-2015 8.08 PM A: <disarmo at peacelink.it> Ogg: [Disarmo] NoNuke in ValSusa - Re: Seminario denuclearizzazionedi Villarfocchiardo: cosa abbiamo discusso e concluso"Un treno nucleare vi è passato sotto il naso in Val Susa" Notte antinucleare in Val Susa in contrasto al 'riciclo nucleare' Saluggia - La Hague Jure Ellero Il 29/09/2015 18:42, alfonsonavarra at virgilio.it ha scritto:NUCLEARE: ACCETTERESTE DI ABITARE IN UNA POLVERIERA? La guerra nucleare è costantemente vicina alla nostravita tutti igiorni anche se nessuno lo racconta. Un convegno a Villarfocchiardo per il diritto all'esistenza dell'umanità di Davide Amerio (leggi l'articolo del TG Valle Susa sul link: http://www.tgvallesusa.it/2015/09/nucleare-accettereste-di-abitare-in-una-polveriera/)Ricevo e giro da Federazione anarchica torinese <fat at inrete.it> J. Ellero ------ Da qualche settimana si moltiplicavano le voci su un nuovo trasportodiscorie nucleari da Saluggia allo stabilimento dell’Areva a La HagueinFrancia. Il tam tam antinucleare ha trovato conferma domenica pomeriggio. Gli attivisti No Nuke si sono dati appuntamento alla stazione diAviglianaalle 21. Ad attenderli hanno trovato un imponente schieramento di polizia difronteall’ingresso della stazione, mentre i blindati impedivano l’accessoaimezzi. Due attivisti giunti tra i primi sono stati allontanati con il consueto garbo dalla Digos. La polizia è arrivata a scortare sino ai binari un uomo che aspettava la compagna e il figlio neonato. Alcuni ragazzi, per poter prendere il treno hanno dovuto mostrare documentiebiglietto. Dopo circa un’ora di fronteggiamento, la maggior parte dei No Nuke sisonoallontanati, altri invece sono rimasti ad Avigliana. Le strade dellavalleerano militarizzate in uno sfarfallio di luci blu nelle stazioni elungole statali. Un folto gruppo di attivisti è comunque riuscito adentrarenella stazione di Bussoleno. I rinforzi di carabinieri arrivati daSusahanno poi sospinto fuori i No Nuke. Ma la serata non era certo finita. Poco dopo sono comparsi allastazionedi Borgone. Qui la Questura ha deciso di bloccare tutti. Un gruppopiùgrosso è stato fermato dentro la stazione, un altro è statocircondato neipressi del passaggio a livello in centro al paese. Tutti gli attivisti hanno rifiutato di consegnare i documenti edhannoaperto uno striscione. Al passaggio del Castor hanno salutato conslogan esfottò. Nel frattempo altri No Nuke alla stazione di Grugliasco hanno acceso fumogeni al passaggio del treno in una stazione sfuggita alla morsa poliziesca. Il treno, dopo aver attraversato il basso Piemonte, Alessandria,Asti, laVal Susa prosegue il suo viaggio verso la Normandia. Nonostante la pericolosità di questi trasporti, la popolazione locale viene tenuta all’oscuro. La Prefettura non informa nemmeno i sindacideiterritori interessati. In altre occasioni ha inviato un fax alle 23delgiorno stesso, quando gli uffici comunali erano chiusi. Solo l’azione dei No Nuke riesce ad accendere i riflettori su questi trasporti inutili e pericolosi. Quello di domenica 28 settembre potrebbe essere uno degli ultimitreninucleari diretti in Francia, i prossimi faranno il percorso inverso, riportando le scorie in Piemonte, al deposito “provvisorio” diSaluggia.Vale la pena ricordare che la Regione Piemonte ha una legge cheprescriveche venga fatto un piano di emergenza in caso di incidente ad untrenonucleare. Secondo questa legge - tutti quelli che abitano nel raggio di tre chilometri a lato dalla ferrovia dovrebbero fare le esercitazioni nelcasouno di questi treni deragliasse o saltasse per aria. In realtà i trasporti nucleari sono tenuti segreti, le persone cheabitanolungo la tratta non vengono informate. I responsabili delle ferrovie, la maggioranza dei sindaci, laprefettura,la questura tengono la bocca chiusa. A Viareggio l’incidente ad un treno di materiali chimici ha fattodecinedi morti e feriti. E’ sin troppo facile immaginare cosa accadrebbe se capitasse un incidente ad un treno pieno di scorie altamenteradioattive.Non ci dicono niente perché temono che la gente - se sapesse - si ribellerebbe. In questi ultimi anni qualcosa sta cambiando. In molte occasioni,quando iNo Nuke sono riusciti ad avere notizia dei trasporti di scorie, hannodatovita a manifestazioni e proteste nelle stazioni, che hanno rotto il silenzio su queste bombe su rotaia che corrono a pochi passi dallenostrecase. L’85% delle scorie radioattive prodotte in Italia sono concentrate a Saluggia, Trino vercellese e Bosco Marengo. Dopo quasi trent’annidallachiusura delle centrali nucleari italiane la questione delle scorienon èstata risolta. E non lo sarà mai, perché le scorie restanopericolosissimeper la salute umana e per l’ambiente per decine di migliaia di anni. In primavera il governo aveva annunciato la pubblicazione dellelocalitàcandidate al ruolo di deposito nazionale per le scorie, ma non lo ha fatto. Le elezioni imminenti hanno consigliato un prudente silenzio. In nessun altro paese al mondo c’è un sito per lo stoccaggio. Costi altissimi e l’opposizione delle popolazioni coinvolte ha fatto sì chelescorie rimanessero nei pressi delle centrali. I trasporti che stanno facendo a nostra insaputa sono diretti all’impiantodi La Hague, dove le scorie vengono “riprocessate” e poi rimandate in Piemonte. Radioattive e pericolose come prima, perché a La Hague si limitano estrarre il Mox, un combustibile per le centrali, e ilplutonio.Il plutonio serve ad una sola cosa: fare le bombe atomiche. Il sito di Saluggia non è sicuro: nell’ultima alluvione le falde sono state contaminate. Solo l’incidente di Fukushima ha bloccato ilgovernodall’intraprendere una nuova avventura nucleare nel nostro paese. Qualcuno racconta la favola che l’energia nucleare costa meno.Mentono.Non calcolano i costi di smaltimento delle scorie, la “messa insicurezza”delle vecchie centrali, i militari e poliziotti che sorveglianoimpiantiche sono come bombe atomiche. Se uno dei treni diretti in Francia deragliasse, se qualcuno loscegliessecome obiettivo e lo facesse saltare, se ci fosse una scossa diterremoto –anche lieve – mentre attraversa il Piemonte e la Francia sino in Normandia, migliaia di persone dovrebbero essere evacuate e tutti rischieremmo la vita. I No Nuke sono decisi a mettersi in mezzo. Per il futuro dei proprifigli,per un mondo senza sfruttati né sfruttatori, per farla finita con la devastazione del territorio, per essere liberi di decidere. Questi trasporti sono inutili e pericolosi. E’ tempo che smettano. In questi anni le lotte antinucleari hanno rallentato i trasporti. Toccaaciascuno lottare perché cessino. Info e foto: www.anarresinfo.noblogs.org __._,_.___ Inviato da: "Federazione Anarchica Torinese" <fat at inrete.it> Lista Disarmo Per iscriversi o cancellarsi dalla lista: http://www.peacelink.it/mailing_admin.htmlLista Disarmo Per iscriversi o cancellarsi dalla lista: http://www.peacelink.it/mailing_admin.html
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