[Disarmo] Muos, disposto il sequestro



Da Il manifesto, Niscemi. Il Gip di Caltagirone accoglie la richiesta della procura dopo il ricorso dei comitati. Il Movimento che si oppone al sistema di comunicazione satellitare ad uso esclusivo della Us Navy prepara una manifestazione per sabato 4 aprile

Il Gip del Tri­bu­nale di Cal­ta­gi­rone Sal­va­tore Ettore Caval­laro ha accolto la richie­sta avan­zata dal pro­cu­ra­tore Giu­seppe Ver­zera e con­cesso il prov­ve­di­mento di seque­stro pre­ven­tivo del sistema di comu­ni­ca­zione satel­li­tare Muos, ad uso esclu­sivo Us Navy, costruito all’interno della base di Niscemi in pro­vin­cia di Caltanissetta.

La noti­zia divul­gata sui social net­work nelle prime bat­tute era stata accolta con emo­zione ma cau­ta­mente dagli atti­vi­sti temendo potesse trat­tarsi di un pesce d’aprile ma a con­fer­mare l’atto, facente seguito alla sen­tenza del 13 feb­braio scorso, sono arri­vate dopo poco le ras­si­cu­ra­zioni degli avvo­cati del Movi­mento No Muos a con­ferma del seque­stro che di lì a poco si sarebbe veri­fi­cato materialmente.

Il Tar sici­liano il venerdì 13, data tra­di­zio­nal­mente sca­ra­man­tica per gli sta­tu­ni­tensi, aveva rece­pito il ricorso pre­sen­tato da Legam­biente e dai legali del Coor­di­na­mento Regio­nale dei Comi­tati No Muos con­tro il prov­ve­di­mento del 24 luglio 2013 ema­nato dalla Regione Sici­lia, pas­sato alla cro­naca come «revoca della revoca», e sul rigetto dei ricorsi ela­bo­rati del mini­stero della Difesa con­tro i prov­ve­di­menti di “revoca” sem­pre della Regione risa­lenti al marzo del 2013. Il Tri­bu­nale ammi­ni­stra­tivo si espri­meva così sulla prima revoca affer­mando dovesse essere intesa come un annul­la­mento, i cui effetti si pro­du­cono ex tunc, vale a dire all’origine, dando quindi ragione ai legali No Muos. Annul­la­mento e non già revoca occorso per rile­vati vizi delle auto­riz­za­zioni datate 1 e 11 giu­gno 2011, carenti circa la valu­ta­zione dei rischi per la popo­la­zione e l’ambiente e insuf­fi­cienti sui dati rela­tivi al traf­fico aereo.

Nono­stante il dispo­si­tivo, con­si­de­rato da atti­vi­sti e legali come il migliore pos­si­bile, le para­bole dopo pochi giorni dall’emissione della sen­tenza risul­ta­vano, da alcune docu­men­ta­zioni foto­gra­fi­che e video regi­strate dagli atti­vi­sti, con spie lam­peg­gianti accese e dire­zio­nate in maniera dif­fe­rente rispetto al 13 feb­braio, e gli stessi atti­vi­sti, le mamme No Muos in prima fila, così comin­cia­vano l’attività di bloc­chi per impe­dire l’accesso degli ope­rai all’interno della base. In più occa­sioni i con­vo­gli di mili­tari Us navy e ope­rai veni­vano scor­tati dalle forze dell’ordine cosic­ché gli avvo­cati invia­vano il 27 feb­braio un “atto moni­to­rio” alle auto­rità com­pe­tenti. Il 23 feb­braio poi l’avvocato Gof­fredo D’Antona per conto dell’Associazione Anti­ma­fie “Rita Atria” depo­si­tava in pro­cura a Cal­ta­gi­rone una inte­gra­zione alle denunce fatte a par­tire dal luglio del 2013 circa la costru­zione del Muos di Niscemi. Il pro­cu­ra­tore Giu­seppe Ver­zera preso atto della situa­zione, con­si­de­rati gli umori dei cit­ta­dini in gene­rale e degli atti­vi­sti dei comi­tati locali No Muos sugli ultimi avve­ni­menti e alla luce del mate­riale in suo pos­sesso, ha valu­tato l’opportunità di pro­ce­dere alla richie­sta di seque­stro su input cer­ta­mente anche delle recenti azioni legali degli avvo­cati e degli stru­menti for­niti, utili ad una valu­ta­zione ogget­tiva dei fatti.

Va dato merito dun­que alla pro­cura di una ini­zia­tiva dai più attesa che avviene pochi giorni prima che si esprima la camera di con­si­glio al Cga, il 15 aprile, sulla richie­sta di sospen­siva della sen­tenza inol­trata dal mini­stero della Difesa, richie­sta che anche se accolta non influirà sulla deci­sione di seque­stro penale, poi­ché trat­tasi di pro­ce­di­menti asso­lu­ta­mente distinti e autonomi.

In attesa del Cga che si terrà tra due set­ti­mane, dopo aver incas­sato una prima vit­to­ria il 13 feb­braio ed una seconda il primo di aprile, il Movi­mento No Muos si pre­para alla mani­fe­sta­zione nazio­nale orga­niz­zata per sabato 4 aprile, la cui matrice è la riven­di­ca­zione non solo del diritto alla salute e tutela dell’ambiente, l’attuazione del prin­ci­pio di pre­cau­zione ma anche il rispetto della sovra­nità e del potere giu­ri­sdi­zio­nale da parte negli Stati Uniti e degli stessi organi Isti­tu­zio­nali ita­liani oltre che la riven­di­ca­zione all’autodeterminazione e la richie­sta di ascolto di quelli che non accet­tano di essere tac­ciati come «inu­tili comi­ta­tini» piut­to­sto «utili» al rispetto di una plu­ra­lità di diritti e doveri in que­sta fac­cenda lar­ga­mente scavalcati.