[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
[Disarmo] L’Iron Dome promette buoni affari
- Subject: [Disarmo] L’Iron Dome promette buoni affari
- From: "rossana123 at libero.it" <rossana123 at libero.it>
- Date: Tue, 15 Jul 2014 12:01:14 +0200 (CEST)
- Reply-to: "rossana123 at libero.it" <rossana123 at libero.it>
Michele Giorgio Israele. Anche questa offensiva militare come quelle precedenti contro Gaza servirà ai fertili progettisti israeliani e all’industria bellica locale Rafael per realizzare ottimi profitti. Ma l'efficacia del sistema antimissile è in forte dubbio Hamas esalta le potenzialità dei suoi razzi, capaci di raggiungere per sino le città israeliane a ridosso del confine con il Libano. Israele sotto linea le capacità del suo sistema antimissile Iron Dome (Kippat Barzel). In entrambi i casi si tratta di esagerazioni con un evidente fine politico e propagandistico (e commerciale). Va premesso che la logica assassina per vincere le guerre impone le uccisioni di civili, allo scopo di demora lizzare il nemico e frantumare il consenso al suo esecutivo politico. Non lasciatevi perciò ingannare da quei comandanti militari che vi spie gano come venga fatto di tutto per minimizzare le perdite tra i civili. In realtà gli strateghi della guerra sanno che versare sangue innocente, infliggere tremende punizioni collettive alle popolazioni, è la strada maestra verso la vittoria. Era vero nella guerra del passato – dai bombar damenti nazisti su Londra all’uso americano dell’atomica contro Hiro shima – ed è vero oggi con la guerra “asimmetrica”. La bomba israeliana che sabato sera ha ucciso a Gaza 18 membri della famiglia del capo della polizia di Hamas, Tayser al Batch, al momento dell’uscita dei fedeli dalle mosche, è stata “casualmente” sganciata proprio dopo il nutrito lanci di razzi verso Tel Aviv annunciato da Hamas per le ore 21. Una rappresaglia, anche se nes suno potrà provarla. Partendo da questa logica intrisa di sangue, allora Hamas non può certo affermare di avere vinto. Il suo braccio armato, le Brigate Ezzedin al Qas sam, ha lanciato negli ultimi sette giorni centinaia di razzi a corta e lunga gittata – Qassam, M-77, J-80, M-302, R 160, versioni locali di mis sili prodotti nelle regione – che se da un lato hanno generato paura e ansia tra gli israeliani, dall’altro non hanno ucciso. Hanno provocato qualche ferito (e due signore sono morte per infarto) e danni materiali. Israele con la sua potenza di fuoco invece ha ucciso quasi 180 palestinesi (tra cui decine di donne e bambini), provocato oltre mille feriti, distruzioni di centinaia di case e migliaia di sfollati. Al di là di ciò che, per ovvie ragioni, sostiene Hamas, i razzi palestinesi sembrano essere più un’arma di pressione psicologica che non militare. Tuttavia lo stesso Israele ne accresce la portata allo scopo di ingigantire la “minaccia terrori stica” e di esaltare le capacità dell’Iron Dome in vista, evidentemente, della vendita del sistema antimissile nel mondo. Da più parti è stato detto e scritto che la “Cupola” ha abbattuto l’80% dei razzi palestinesi. Il dato vero comunicato dalla stessa difesa israeliana conferma che ha intercet tato (fino a due giorni fa) 147 razzi su oltre 800, una percentuale conside rata “alta” dai comandi militari ma che è largamente insoddisfacente per i civili che devono correre nei rifugi in cerca di riparo. La sensazione è che anche questa offensiva militare come quelle prece denti contro Gaza servirà ai fertili progettisti israeliani e all’ industria bellica locale Rafael per realizzare ottimi profitti. Kippat Bar zel sarebbe in grado di avvistare e distruggere in volo con un missile inter cettore (Tamir) i razzi che minacciano aree abitate, facendo invece passare quelli che, teoricamente, non costituiscono una minaccia. Non tutti nel paese restano in silenzio. Moti Shefer, uno scienziato e progettista israeliano vincitore di prestigiosi premi internazionali, sostiene che l’Iron Dome è un grande “bluff”. «Non esiste oggi nel mondo un missile capace di intercettare un altro missile – ha detto Shefer al giornale economico Globes – Iron Dome è un suono e una luce che sta intercettando solo l’ opinione pubblica israeliana. Le esplosione che vedete in cielo è il mis sile stesso che esplode». Secondo Shefer, i Tamir sganciati dalla “cupola” sino ad oggi non avrebbero intercettato alcun razzo proveniente da Gaza e l’Iron Dome non sarebbe altro che una “cospirazione” messa in atto dalle due parti che hanno paura della pace: le industrie militari e il primo ministro Netanyahu.
- Prev by Date: [Disarmo] sabato e domenica nonviolenza per un disarmo: laboratorio no MUOS a Niscemi
- Next by Date: [Disarmo] eventi organizzati contro i bombardamenti a Gaza
- Previous by thread: [Disarmo] sabato e domenica nonviolenza per un disarmo: laboratorio no MUOS a Niscemi
- Next by thread: [Disarmo] eventi organizzati contro i bombardamenti a Gaza
- Indice: