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[Disarmo] Scalo passeggeri o pista per i test di droni? È scontro sul futuro di Taranto-Grottaglie
- Subject: [Disarmo] Scalo passeggeri o pista per i test di droni? È scontro sul futuro di Taranto-Grottaglie
- From: "rossana123 at libero.it" <rossana123 at libero.it>
- Date: Sun, 26 Jan 2014 11:13:39 +0100 (CET)
- Reply-to: "rossana123 at libero.it" <rossana123 at libero.it>
Da appena una settimana l'aeroporto di Taranto-Grottaglie è inserito nel piano nazionale degli aeroporti e classificato come scalo nazionale, eppure mai come in questi giorni è battaglia sulla destinazione d'uso di questa struttura oggi utilizzata soprattutto da Alenia-Aermacchi - il cui stabilimento è contiguo - per imbarcare a bordo dei Dreamlifter, destinazione Usa, le fusoliere in fibra di carbonio per il Boeing 787. Sul che fare per l'aeroporto si è creato un doppio fronte. Da un lato Camera di commercio, Comune e una serie di associazioni di Taranto che chiedono di aprire definitivamente lo scalo ai voli passeggeri (traffico, questo, sinora attivato solo sporadicamente), mostrandosi dubbiosi, e a volte contrari, su altre possibilità d'impiego. Dall'altro, Puglia e Aeroporti di Puglia (la società pubblica che gestisce gli scali pugliesi), secondo cui l'aeroporto di Taranto-Grottaglie deve essere utilizzato prioritariamente per il traffico cargo, raccordandosi col porto di Taranto e costituendo una piattaforma logistica. E inoltre per l'industria aerospaziale, considerato che Alenia-Aermacchi, oggi con 750 occupati, ha prospettive di espansione. A ciò si aggiunge un'ulteriore possibilità, quella di usare la pista di Taranto-Grottaglie per testare i droni. Di questo si è parlato in un vertice all'Enac, presenti Regione Puglia e Aeroporti di Puglia. «Nella specializzazione degli aeroporti - ha fatto sapere l'Enac - lo scalo di Taranto-Grottaglie potrebbe costituire un asset strategico per il trasporto cargo nella Regione Puglia e nel Mezzogiorno d'Italia e al contempo porsi come piattaforma logistica integrata per lo sviluppo e la ricerca nel settore aeronautico, proponendosi, ad esempio, come luogo idoneo per i Test Range dell'aviazione e, non ultimo, per i mezzi a pilotaggio remoto». In tal senso proprio Aeroporti di Puglia sta lavorando ad un progetto su Taranto-Grottaglie il cui obiettivo è quello di «porre al servizio del sistema delle imprese, una risorsa nazionale in grado di offrire servizi integrati attraverso la disponibilità di infrastrutture, tecnologie, procedure e spazi aerei dedicati». Ma Camera di commercio e Comune di Taranto sembrano "tifare" piú per il traffico di linea che per altre soluzioni. È infatti bastata la proposta di una compagnia di Lugano (Cityline Swiss in collaborazione col brand commerciale Kiss Fly) che da metà aprile, utilizzando gli Atr, vorrebbe attivare dei collegamenti da e per Roma-Fiumicino, Palermo, Catania, Nizza-Albenga e Timisoara, per mettere in moto da Taranto un fitto pressing su Regione Puglia e Aeroporti di Puglia affinché diano il via libera ai voli passeggeri. Il pressing ha registrato anche accese punte polemiche, con Regione Puglia e AdP accusati di fare "ostruzionismo" verso lo scalo di Taranto-Grottaglie a favore di Brindisi e Bari. Nel mirino soprattutto AdP, che, secondo l'accusa, ha chiesto per i servizi di handling a Taranto-Grottaglie costi "esorbitanti" rispetto a quelli di Brindisi e Bari, anche se Adp ha subito replicato affermando che i costi più alti dipendono dal fatto che Taranto-Grottaglie sinora ha sviluppato un traffico passeggeri molto esiguo su base annua. AdP ha poi rammentato che proprio Cityline Sviss, in passato, ha spesso "prenotato" le strutture aeroportuali per voli mai decollati e alla Regione Puglia ha fatto presente che quella della compagnia di Lugano per ora é solo una manifestazione di interesse. Cauta, a questo punto, la Regione che chiederà all'Enac di saperne di più sui nuovi collegamenti passeggeri proprio per evitare le beffe del passato, quando lo scalo è stato aperto solo per poche settimane e poi inevitabilmente richiuso perché non c'era domanda. Da tempo, inoltre, la Regione è del parere che il futuro dello scalo sia nel cargo perché non ha senso avere tre aeroporti passeggeri nel raggio di un centinaio di chilometri. Ora, quindi, in attesa di vedere l'evoluzione del progetto droni, si punterebbe a compatibilizzare l'uso cargo-industriale con quello charter visto che Alenia-Aermacchi in questa prima fase del 2014 incrementerà a 10 coppie al mese la produzione di fusoliere per il 787. Tuttavia, la richiesta che continua a venire da Taranto riguarda soprattutto i voli di linea. Ancora oggi, infatti, cinque associazioni cittadine hanno bocciato l'ipotesi dei «Test Range», paventando rischi per coloro che risiedono nelle vicinanze dell'aeroporto, e definito «fantasiosa» la prospettiva dei cargo. http://www.ilsole24ore.com/art/impresa-e-territori/2014-01-25/scalo-passeggeri- o-pista-i-test-droni-e-scontro-futuro-taranto-grottaglie-164841.shtml? uuid=ABczRDs
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