[Disarmo] Usa, dimenticata aperta la porta che difende i codici di lancio nucleari



Secondo quanto riporta l'Associated Press, è successo almeno due volte nel 2013. Il portone, nel cuore di un complesso comunque più che ben difeso, è l'ultimo baluardo prima del centro di controllo da dove si possono ottenere i codici per lanciare le armi atomiche

WASHINGTON - A volte dimenticarsi una porta aperta può avere delle serie ripercussioni. Ad esempio lasciare incustodite i codici che autorizzano il lancio delle testate nucleari degli Stati Uniti. Un'eventualità che, rivela l'Associated Press, si sarebbe ripetuta almeno due volte nel corso del 2013.
La porta in questione - che pesa diverse tonnellate ed è garantita da 12 perni in acciaio azionati idraulicamente - è l'ultima linea di difesa del centro di controllo dei siti di lancio delle testate nucleari Usa. Secondo il protocollo di sicurezza la porta deve rimanere chiusa se l'ufficiale all'interno sta dormendo - come è successo in entrambi i casi segnalati - proprio per evitare che qualcuno possa entrare e compromettere i segretissimi codici di lancio. I casi documentati sono due ma potrebbero essere molto di più, considerando che raramente queste trasgressioni vengono rese pubbliche. Il comandante dell'Air Force James Kowalski ha confessato che l'episodio è successo diverse volte in passato: "Anche se era tollerato, non lo tollereremo più".
 Va subito detto che la sicurezza nucleare non è mai stata in serio pericolo, considerando che prima di arrivare di fronte alla porta occorre affrontare diversi livelli di sicurezza. Il portone blindato si trova infatti alla base di un vano ascensore controllato da un edificio esterno e monitorato con telecamere e guardie armate. Un vero e proprio bunker, e i protocolli sono fatti proprio per evitare una possibile breccia (come quella porta semi-aperta) che potrebbe avere conseguenze catastrofiche.
Entrambi gli ufficiali coinvolti nel caso sono stati puniti con una ammenda. In un caso un membro del team ha dovuto rinunciare a quattromila dollari di stipendio e ha ricevuto una lettera di richiamo. Nell'altro il militare ha ammesso la violazione e anche di averlo fatto "poche volte" in precedenza, cavandosela con una lettera di ammonimento. "Non è un problema di istruzioni, l'equipaggio ha ricevuto la formazione adeguata per seguire queste regole. Sanno i rischi che corrono in caso di trasgressione" ha detto Kowalski. 
La norma risale ai tempi della guerra fredda, quando gli Stati Uniti hanno vissuto nel timore di un attacco nucleare da parte dell'Unione Sovietica. Una paura che ha modellato i protocolli all'insegna della massima sicurezza possibile. Oggi quel rischio non c'è più e forse sta venendo meno anche il senso di responsabilità forgiato all'epoca.

http://www.repubblica.it/esteri/2013/10/22/news/usa_nucleare-69218463/