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Re: F35, Rodotà smentisce Napolitano: "Decide il Parlamento"


Grazie Rossana per essere tornati al ruolo che rende questa lista un indispensabile strumento di informazione sui temi e crimini che sta attuando l'imperialismo;perchè la cosa grottesca,e che una fetta consistente della sinistra antagonista,o sedicente tale,non è più neanche in grado di riconoscerlo(Samir Amin,la primavera Araba),come testimonia il dramma della Libia prima e della Siria adesso,tifano per i tagliagole mercenari della Nato e delle petromonarchie feudali scambiando lucciole per lanterne;ma questo per gli Anarco-narcisisti,che pullulano anche a sinistra sono cose insignificanti rispetto al loro bisogno di visibilità:SALUTI ANTIIMPERIALISTI luigi   
----- Original Message -----
Sent: Sunday, July 07, 2013 9:19 PM
Subject: F35, Rodotà smentisce Napolitano: "Decide il Parlamento"

Direi di tornare al tema della lista, ossia il disarmo. Non credo che sia il caso di trattare qui di Marx e marxismi. Personalmente ne ho fatto l'argomento della tesi di laurea in storia della filosofia il cui relatore era un marxista. Ricordo qui, e poi la pianto, che Marx non è solo Il Capitale, ma ha anche scritto "L'invidia universale, che si trasforma in una forza, non è altro che la forma mascherata sotto cui si presenta l'avidità", nei Manoscritti economico-filosofici del '44.


Ma, appunto andiamo avanti: F35, Rodotà smentisce Napolitano: "Decide il Parlamento"


Il giurista, intervistato dal Fatto Quotidiano, è molto esplicito nella sua analisi: "Partiamo dal cuore della questione: il Parlamento. Un luogo che negli ultimi cinque anni, e forse anche di più, è stato azzerato, trasformato in un guscio vuoto che si limita soltanto a ratificare i provvedimenti già presi dal governo. E proprio ora che tenta di recuperare il suo ruolo costituzionale, quello rappresentativo e di indirizzo, viene ancora una volta esautorato. Eppure siamo ancora, o almeno dovremmo essere, in una Repubblica parlamentare" spiega Rodotà.

"Il Parlamento non ha disdetto l'ordine di acquisto, ha solo chiesto di valutarlo come è normale accada nei piani d'investimento pluriennali - spiega il giurista - Si tratta già di un compromesso molto blando: per questo insisto nel dire che quello a cui stiamo assistendo è sintomatico di una profonda distorsione del meccanismo istituzionale. Si dà un privilegio eccessivo al governo: quello di rendere le sue decisioni insindacabili". 

Sui poteri del Consiglio supremo di Difesa Rodotà è chiarissimo: "E' un organo di informazione e consulenza del presidente della Repubblica, e indirettamente del governo .Non solo queste prerogative non si estendono al Parlamento, ma di certo non può essere il Consiglio a imporre veti alle Camere, proprio non gli compete".  Sull'irritazione di Napolitano in merito alla vicenda: "Non me lo spiego, dato che non vedo tentativi del Parlamento di esautorare il governo né, tantomeno, il capo dello Stato.  È vero che il ministro della Difesa può intervenire con decreto, ma solo quando si tratta di provvedimenti finanziati da uno stanziamento di bilancio ordinario. In questo caso invece si tratta di ordini di spesa pluriennali, che devono essere rivisti di volta in volta e che di conseguenza devono essere sottoposti al Parlamento".