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Re[2]: Controllo ed armamenti: origine comune
- Subject: Re[2]: Controllo ed armamenti: origine comune
- From: "Laboratorio Eudemonia" <eulab at hyperlinker.com>
- Date: Sat, 06 Jul 2013 20:02:21 +0200
Ti ringrazio di vero cuore per questo intervento. La situazione politico/intellettuale su questo povero Pianeta è (proprio per responsabilità di enormi apparati finto-pubblici ricolmi di assunti a vita) letteralmente tragica. Tanto che trovare persone che riescano a dirigere lo sguardo laddove serve ed a scorgere quel che più conta è cosa estremamente rara. Basterebbe focalizzarci sul licenziamento dei carrieristi pubblici ed il mondo comincerebbe a cambiare in un modo che nemmeno riusciamo ad immaginare. Tanto grande è il potere di un patto sociale ben scritto che preveda la democratizzazione dei ruoli tutti della Res Publica, la partecipazione a tempo determinato. Comunque: in un modo o nell'altro costoro hanno fatto il loro tempo. I popoli del mondo, in tantissimi ci siamo stufati di essere considerati dei sudditi e, in un modo del tutto pacifico, legale e civile, li sbatteremo fuori appena possibile. Vadano a conoscere la vita reale, al di fuori della loro mafia. Se son così bravi come dicono d'essere non avranno difficoltà a cavarsela. E se non lo sono peggio per loro. I migliori saluti ed ancora grazie, Danilo D'Antonio *********** REPLY SEPARATOR *********** On 05/07/2013 at 16.22 Antonio Bontempi wrote: >Quello che dici è un dato oggettivo. >Ho letto un po' il sito di riferimento che ci hai indicato e a prescindere >dalla proposta degli incarichi a tempo (che ha una sua logica) penso che >anche nel campo militare, non solo in questo, l'impulso a perseguire in >strade sbagliate, senza senso per la collettività, derivi proprio dalla >difesa del proprio ruolo ed impiego di un'ampia schiera di persone. >Tutta questa gente fa finta di nulla: alla fine la guerra la decideranno i >politici o i generali. A loro eventuali colpe. >Invece no. Io considero l'operaio che costruisce il componente militare al >pari del militare che lo userà per bombardare o sparare, o al muoversi, al >comunicare, al proteggersi, allo spiare, ecc ... con il fine di farlo. > >Secondo aspetto meno legato all'etica personale. > >Lo Stato italiano, la sua macchina burocratica, ha ancora le radici in >quello Sabaudo … dei principi e dei re. >La burocrazia, senza essere garanzia di risultati di qualità (dati dei >fini e degli obiettivi, una politica o un progetto da applicare, una >situazione da gestire, si organizza un processo burocratico, anche a >tempo, che dovrebbe garantire una corretta conduzione delle attività e la >verifica del raggiungimento degli obiettivi prefissati COSA CHE NON >AVVIENE QUASI MAI, in quanto il nostro sistema ha unica attenzione: il >rispetto della procedura formale o di passa carte), … dicevo la macchina >burocratica ha scardinato questa funzione originaria, si è conquistata una >vita propria ed è ormai una macchina cieca, sorda e muta. >Rimane solo il suo peso, senza la sua utilità, con sprechi enormi. > >Io mi occupo di territorio: nel campo della pianificazione l'Italia ha >speso negli anni quantità enormi di risorse (pubbliche e private) in >meccanismi di indirizzo, di pianificazione e di controllo che NEI FATTI >hanno solo distrutto il nostro bel paese. Salvo rare eccezioni. >In proporzione hanno fatto più danni le migliaia di porcate legali, >rispetto quelle illegali. >I problemi sono gli stessi di 50 anni fa. Probabilmente avremmo raggiunto >risultati poco diversi senza questi "sforzi". >Il problema è complesso. Sta di fatto che la qualità delle azioni >pubbliche nel nostro sistema non funziona, o ha funzionato molto peggio >rispetto ad altri paesi nella stessa situazione organizzativa. >Per assurdo hanno fatto meglio i …… vecchi re e principi. >Dico tutto questo con la convinzione che solo lo Stato (nel suo >significato profondo di organizzazione costruita intorno al Patto Sociale >di convivenza a mutuo soccorso che ci lega) possa garantire la qualità di >cui parlo. > >La Pace passa anche da un ridisegnare il nostro Stato, quindi di >ridisegnare i nostri ruoli, non solo il nostro esercito. > >Antonio > >PS: non dimentichiamoci che spesso sono i funzionari ideatori e registi >"occulti" di molte delle scelte dei nostri politici impreparati o >impegnati a fare altro. > >
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- Controllo ed armamenti: origine comune
- From: "Laboratorio Eudemonia" <eulab at hyperlinker.com>
- Re: Controllo ed armamenti: origine comune
- From: Antonio Bontempi <antonio at bontempi.net>
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