Snowden-Morales: Snowden, Bonino, J. Pilger



Dichiarazione di Edward Snowden da Mosca
http://wikileaks.org/Statement-from-Edward-Snowden-in.html?snow

(Traduzione di Curzio Bettio di Soccorso Popolare di Padova)

Lunedì, 1 luglio 2013,  21:40 UTC

Una settimana fa ho lasciato Hong Kong dopo che era apparso chiaro che, per avere 
rivelato la verità, la mia libertà e la mia sicurezza erano minacciate. 
La mia libertà è stata preservata, e questo è stato possibile grazie agli sforzi di amici 
vecchi e nuovi, a quelli della mia famiglia, e di altri che non ho mai incontrato e che 
probabilmente mai incontrerò. A tutti costoro ho affidato la mia vita, e loro hanno 
ricambiato questa fiducia confidando in me, per cui a queste persone sarò grato per 
sempre.

Giovedì, il Presidente Obama ha dichiarato al mondo che non avrebbe permessa 
alcuna "intromissione" di maneggi diplomatici sul mio caso. 
Eppure, ora viene riportato che, dopo aver promesso di non farlo, il Presidente ha 
ordinato al suo vice-Presidente di esercitare pressioni sui leader delle nazioni a cui ho 
chiesto protezione di negare le mie istanze di asilo.
Questo tipo di raggiro da parte di un leader mondiale non è giustizia, né lo è la pena 
"extragiudiziale" dell´esilio. 
Questi sono vecchi, pessimi metodi di aggressione politica. Il loro proposito è di 
spaventare, non me, ma coloro che verranno dopo di me.
Per decenni gli Stati Uniti d´America sono stati uno dei più accaniti difensori del 
diritto umano di chiedere asilo. Purtroppo, questo diritto, sancito e votato dagli Stati 
Uniti nell´articolo 14 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell´Uomo, ora viene 
respinto dall´attuale governo del mio paese. 
L´amministrazione Obama ha ora adottato la strategia di usare la cittadinanza come 
arma. Anche se io non sono stato condannato di nulla, mi hanno unilateralmente 
revocato il passaporto, rendendomi una persona senza nazionalità. Senza alcun ordine 
giudiziario, l´amministrazione ora cerca di impedirmi l´esercizio di un diritto 
fondamentale. Un diritto che appartiene a tutti. Il diritto di chiedere asilo.
In definitiva, l´amministrazione Obama non ha paura degli "informatori" come me, 
come Bradley Manning o come Thomas Drake. Noi siamo apolidi, imprigionati o 
impotenti. 
No, l´amministrazione Obama ha paura di voi! Sì, ha paura dell´opinione di cittadini 
informati, consapevoli e arrabbiati, che esigono dal governo costituzionale ciò che era 
stato loro promesso - e fa bene ad avere paura.
Sono risoluto nelle mie convinzioni e impressionato dai tentativi messi in atto da così 
tanti. 

Edward Joseph Snowden


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La posizione ufficiale dell´Italia
(Elaborazione di Curzio Bettio da comunicati stampa e video relativi)
4 luglio 2013

Il ministro degli Esteri italiano, Emma Bonino, riferisce alle Commissioni riunite alla 
Camera: "la richiesta della talpa del Datagate non è ammissibile né dal punto di vista 
giuridico né sul piano politico." 
Il programma di Washington? "Non siamo stati coinvolti, né consultati, né informati".
"Non sussistono le condizioni", né dal punto di vista giuridico né sul piano politico 
perché l´Italia possa accettare la richiesta di asilo avanzata da Edward Snowden. 
Dunque, anche l´Italia respinge ufficialmente la richiesta della talpa del cosiddetto 
Datagate, da giorni fermo nell´area transiti dell´aeroporto di Mosca. 
Ma dall´esponente del governo è arrivato anche l´annuncio che sulla vicenda si terrà 
un incontro tra Stati Uniti e Unione Europea, lunedì 8 luglio. E la precisazione che 
"...ad oggi non risultano elementi di spionaggio all´ambasciata italiana a 
Washington". 
A proposito dell´episodio dell´aereo del Presidente boliviano Evo Morales, la titolare 
della Farnesina ha detto che "l´Italia non ha avuto nulla a che fare". 
Bonino e gli Stati Uniti: "abbiamo bisogno gli uni degli altri."
La richiesta di asilo, ha detto Emma Bonino, è giunta via fax all´ambasciata italiana di 
Mosca nella mattinata di martedì 2 luglio. 
Dal punto di vista giuridico, ha aggiunto il ministro Bonino, "la normativa italiana e 
quella di molti altri Paesi prevede che la domanda di protezione internazionale debba 
essere presentata personalmente alla frontiera o sul territorio nazionale". 
Sul piano politico il ministro ha spiegato che "il chiarimento delle questioni sollevate 
risponde prima di tutto a questo obiettivo comune. Questa vicenda, se non chiarita, 
verrebbe a nuocere tanto agli Statunitensi che a noi, in un momento in cui abbiamo 
più che mai bisogno gli uni degli altri".

Commento: una presa di posizione ufficiale, condensato di ipocrisia, servilismo ed 
opportunismo

C. B. 

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>  John Pilger: Forcing Down Evo Morales's Plane Was an Act of Air Piracy
>  Thursday 4 July 2013
> 
> BOLIVIA RISING
> 
>
>  Imagine the aircraft of the president of France being forced down in 
> Latin America on "suspicion" that it was carrying a political refugee to
> safety - and not just any refugee but someone who has provided the
> people of the world with proof of criminal activity on an epic scale.
>
>  Imagine the response from Paris, let alone the "international 
> community", as the governments of the west call themselves. To a 
> chorus of baying indignation from Whitehall to Washington, Brussels to
> Madrid, heroic special forces would be dispatched to rescue their leader
> and, as sport, smash up the source of such flagrant international
> gangsterism. Editorials would cheer them on, perhaps reminding readers
> that this kind of piracy was exhibited by the German Reich in the 1930s.
>
>  The forcing down of Bolivian President Evo Morales's plane - denied 
> airspace by France, Spain and Portugal, followed by his 14-hour 
> confinement while Austrian officials demanded to "inspect" his 
> aircraft for the "fugitive" Edward Snowden - was an act of air piracy
> and state terrorism. It was a metaphor for the gangsterism that now
> rules the world and the cowardice and hypocrisy of bystanders who dare
> not speak its name.
>
>  In Moscow, Morales had been asked about Snowden - who remains trapped 
> in the city's airport. "If there were a request [for political 
> asylum]," he said, "of course, we would be willing to debate and 
> consider the idea." That was clearly enough provocation for the 
> Godfather. "We have been in touch with a range of countries that had a
> chance of having Snowden land or travel through their country," said a
> US state department official.
>
>  The French - having squealed about Washington spying on their every 
> move, as revealed by Snowden - were first off the mark, followed by the
> Portuguese. The Spanish then did their bit by enforcing a flight ban of
> their airspace, giving the Godfather's Viennese hirelings enough time to
> find out if Snowden was indeed invoking article 14 of the Universal
> Declaration of Human Rights, which states: "Everyone has the right to
> seek and to enjoy in other countries asylum from persecution."
>
>  Those paid to keep the record straight have played their part with a 
> cat-and-mouse media game that reinforces the Godfather's lie that this
> heroic young man is running from a system of justice, rather than
> preordained, vindictive incarceration that amounts to torture - ask
> Bradley Manning and the living ghosts in Guantánamo.
>
>  Historians seem to agree that the rise of fascism in Europe might 
> have been averted had the liberal or left political class understood the
> true nature of its enemy. The parallels today are very different, but
> the Damocles sword over Snowden, like the casual abduction of Bolivia's
> president, ought to stir us into recognising the true nature of the
> enemy.
>
>  Snowden's revelations are not merely about privacy, or civil liberty, 
> or even mass spying. They are about the unmentionable: that the 
> democratic facades of the US now barely conceal a systematic 
> gangsterism historically identified with, if not necessarily the same
> as, fascism. On Tuesday, a US drone killed 16 people in North
> Waziristan, "where many of the world's most dangerous militants live",
> said the few paragraphs I read. That by far the world's most dangerous
> militants had hurled the drones was not a consideration. President Obama
> personally sends them every Tuesday.
>
>  In his acceptance of the 2005 Nobel prize in literature, Harold 
> Pinter referred to "a vast tapestry of lies, upon which we feed". He
> asked why "the systematic brutality, the widespread atrocities" of the
> Soviet Union were well known in the west while America's crimes were
> "superficially recorded, let alone documented, let alone acknowledged".
> The most enduring silence of the modern era covered the extinction and
> dispossession of countless human beings by a rampant US and its agents.
> "But you wouldn't know it," said Pinter. "It never happened. Even while
> it was happening it never happened."
>
>  This hidden history - not really hidden, of course, but excluded from 
> the consciousness of societies drilled in American myths and 
> priorities - has never been more vulnerable to exposure. Snowden's
> whistleblowing, like that of Manning and Julian Assange and WikiLeaks,
> threatens to break the silence Pinter described. In revealing a vast
> Orwellian police state apparatus servicing history's greatest war-making
> machine, they illuminate the true extremism of the 21st century.
> Unprecedented, Germany's Der Spiegel has described the Obama
> administration as "soft totalitarianism". If the penny is falling, we
> might all look closer to home.
>
>  Posted by Bolivia Rising on Friday, July 05, 2013

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