Re: R: Re: Italiano in Siria Martire della Libertà



Ieri ho visto un servizio ad un tg, credo che fosse il tg2.
A quanto pare il ragazzo era conosciuto come un ragazzo per bene nel quartiere ma era anche indagato dalla polizia italiana per sospetto terrorismo. Intervistando un siriano che vive in Italia viene fuori che non è l'unico italiano (inteso come cittadino) "in armi" coinvolto nella guerra civile, anche se per la maggior parte sono figli di seconda generazione di siriani giunti in Italia un pò di tempo fa, si parla di una trentina. Gli italiani non di origine siriana se non ricordo male li contavano in circa 5. Comunque fa sempre notizia chi muore col fucile in mano e mai i volontari per la pace o del terzo settore.
Ciao,
Davide

Il 20/06/2013 19.08, Alessandro Marescotti ha scritto:
Le notizie in merito sono molto confuse.

Ecco quello che si sa del ragazzo morto in Siria:
http://www.ilpost.it/2013/06/18/cosa-sappiamo-del-ragazzo-italiano-ucciso-in-siria/

Non considero opportuno e corretto paragonare la resistenza partigiana
con questi casi. La Resistenza ha lottato perche' finisse una guerra,
questi invece vanno in Siria per fomentare una guerra gia' ben fomentata
e pagata dai paesi dominati da regimi autoritari come l'Arabia Saudita,
il Quatar e la Turchia.

La guerriglia in Siria - spesso caratterizzata da un fanatismo religioso
che farebbe finire l'attuale convivenza plurireligiosa in quella nazione
- non ha lo scopo di creare un regime libero ma solo di rovesciare un
regime che non piace a chi lo combatte.

Il flusso di armi in Siria andrebbe fermato, come anche il flusso di
combattenti e di arruolatori.

Come leggerete nel link qui sopra, "secondo il coordinatore delle
politiche anti terrorismo dell’Unione europea, Gilles de Kerchove, i
cittadini europei che negli ultimi mesi sono entrati in Siria per
combattere nella guerra civile sono circa 500 e si sono schierati per lo
più a fianco delle milizie ribelli, alcune delle quali considerate molto
vicine all’organizzazione terroristica al Qaida".


Alessandro

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*From: * "vortice.ric at libero.it" <vortice.ric at libero.it>
*Sender: * disarmo-request at peacelink.it
*Date: *Thu, 20 Jun 2013 09:22:54 +0200 (CEST)
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*Cc: *<fedecani at libero.it>; <disarmo-request at peacelink.it>
*Subject: *R: Re: Italiano in Siria Martire della Libertà

Comunque occorre rispettare  chi  ha  sacrificato  la propria  vita
per  un ideale.

Anche  se  ha usato armi  che non  si  condividono.....

Nessuno  si  ricorda più  che durante  la  Resistenza  la lotta non
  era pacifica   !?

In  Tibet  i monaci  continuano  a morire e si immolano in una
resistenza pacifica.

Questo  a  mio  parere  è  il nostro ideale di  lotta.

Il  pacifismo non  può  ridursi  "a non   fare ",   il  pacifismo ha un
senso  solo  se è attivo e combattente.

In Italia  dobbiamo  lottare affinchè  tutti  i nostri  militari escano
dalle  situazioni di  guerra (es Afganistan  )   ed  in tali   situazioni

proporci come  mediatori  di   pace altrnativa.

Ma soprattutto  lottare  affinchè ci  sia  l' OPZIONE   ZERO  per gli
  F-35 e  che  tali  finanziamenti  vengano  utilizzati

per  lo  sviluppo  di politiche  di pace  alternative.

A Proposito  che  fine a  fatto la Proposta  di Azzerare gli  F -35,
che  il nostro Parlamento   doveva votare ??

B Obama,  a Berlino  ha parlato  di ridurre  le testate  nucleari ,
però  sta portando  avanti lo  sviluppo di  armi  convenzionali

sempre più  potenti !Perchè ? Contro  di  chi ? Il  modello  di pace
di  Obama noi  non lo  condividiamo ....

Remo  Bellesia

    ----Messaggio originale----
    Da: maurilio.orione at gmail.com
    Data: 19/06/2013 11.33
    A: "Lista disarmo"<disarmo at peacelink.it>
    Ogg: Re: Italiano in Siria Martire della Libertà

    Sui giornali a Genova viene descritto come terrorista, al qaeda ecc...
    senza parole

    vi tralascio i commenti delle persone per bene, al bar, colleghi ecc

    maurilio


    Il giorno 19 giugno 2013 01:14, <glry at ngi.it <mailto:glry at ngi.it>>
    ha scritto:


        Morto in guerra un jihadista italiano in Siria.
        Cosě viene definito dai media 'nostri' e internazionali: un
        combattente della Guerra santa
        contro il Dittatore Assad. .
        Combatteva, cosě dicono, con i 'Ribelli' dell'Esercito Libero.
        Quindi combatteva in armi dalla
        'parte giusta'.
        Aspettiamo commosse parole dal nostro Presidente della Repubbica
        Napolitano e della
        nostra Sinistra liberalborghese, e funerali di Stato con Onori
        conseguenti.

        Jure Ellero.



        --
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