Due notizie dalla Cina



Il think-tank svedese, Stockholm International Peace Research (Sipri), ha pubblicato un rapporto in cui si dichiara che la Cina ha superato la Gran Bretagna divenendo così il quinto esportatore di armi al mondo, subito dopo gli Usa che rappresenta il trenta per cento del totale delle esportazioni, seguiti dalla Russia con il ventisei per cento, la Germania e la Francia con rispettivamente il sette e il sei per cento del totale mondiale delle armi vendute. Secondo il rapporto nel 2012 la spesa militare mondiale è scesa dello 0,5 per cento, rispetto all'anno precedente, pari a 1.750 miliardi di dollari; il primo calo della spesa militare dal 1998 ad oggi.


"La Cina non ha mai schierato armi nucleari come minaccia nei confronti di altri paesi, non ha mai partecipato a qualsiasi forma di corsa agli armamenti nucleari e ha sempre mantenuto la sua capacità nucleare al livello minimo richiesto per la sicurezza nazionale e mondiale", ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Hong Lei, dopo la pubblicazione di un rapporto da parte dell’International Peace Research Institute, centro studi di Stoccolma, nel quale veniva affermato che la Cina ha aggiunto dieci testate nucleari alle sue 240 già esistenti. Secondo quanto affermato da Hong Lei la "politica nucleare cinese è tra le più trasparenti al mondo" ed il suo governo ha sempre promesso incondizionatamente di non usare o minacciare di usare tali armi contro paesi dichiaratamente non nucleari. Secondo il rapporto la Russia ha ridotto le proprie testate da diecimila a 8.500 e gli Stati Uniti da ottomila a 7.700, mentre in Francia, Regno Unito e Israele il loro numero è rimasto invariato, rispettivamente con 300, 225 e 80 testate nucleari.

http://www.chinadaily.com.cn/china/2013-06/04/content_16562436.htm