Onu, ok al primo trattato sul commercio di armi



Voto per regolare il mercato. Contrarie Siria, Iran e Nord Corea.
Un'assemblea delle Nazioni unite al Palazzo di vetro.

Con 154 voti a favore, tre contrari e 23 astenuti, l'Assemblea generale 
dell'Onu ha approvato il primo Trattato internazionale sul commercio delle armi 
convenzionali.
Tra i promotori del documento ci sono Paesi membri permanenti del Consiglio 
come Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti. Lo storico via libera al trattato da 
parte degli Usa è arrivato in particolare grazie alla svolta impressa dal 
presidente Barack Obama.
SIRIA E NORD COREA CONTRARIE. I Paesi che hanno votato contro sono, senza 
sorprese, Siria, Iran e Nord Corea, gli stessi cioè che a fine marzo hanno 
bloccato il via libera unanime, per alzata di mano.
Tra gli astenuti ci sono Russia, Cuba, Venezuela e Bolivia. Nella sala 
dell'Assemblea generale dopo il voto è scattato un applauso per sottolineare 
l'ampio sostegno al primo trattato per regolare il multimiliardario commercio 
delle armi.

Martedì, 02 Aprile 2013
http://www.lettera43.it/cronaca/onu-ok-al-primo-trattato-sul-commercio-di-
armi_4367589911.htm

Fallisce il trattato sul commercio di armi

L’Iran, la Siria e la Corea del Nord hanno bloccato i negoziati per l’adozione 
di un trattato internazionale, promosso dalle Nazioni Unite, che avrebbe 
regolato il commercio delle armi.

Un gruppo di paesi ha reagito al boicottaggio mandando comunque una bozza dell’
accordo all’Assemblea generale delle Nazioni Unite per l’approvazione.

“Si tratta di 106 stati volenterosi, almeno a parole. Tra questi troviamo 
Austria, Belgio, Germania, Giappone, Gran Bretagna, Italia, Messico, Nigeria, 
Repubblica Democratica del Congo, Spagna, Sudafrica, Svizzera, Turchia e 
numerosi altri di tutti i continenti”, commenta Maurizio Simoncelli dell’
Archivio Disarmo su Globalist.

Si sarebbe trattato del primo trattato internazionale sul commercio di armi, 
adottato soprattutto per prevenire la vendita di armi a gruppi di ribelli. Il 
commercio di armi nel mondo muove un giro di affari di 70 miliardi di dollari.

“La bozza avrebbe richiesto agli stati firmatari di garantire che le armi non 
fossero trasferite a paesi in guerra”, scrive Bbc.

“Abbiamo bisogno di un trattato che si occupi delle armi convenzionali, di 
tutte, non solo di alcune”, ha dichiarato Anna Macdonald responsabile di Oxfam.

Lo scorso anno le trattative erano naufragate a causa degli Stati Uniti, 
seguiti da Russia e Cina, che avevano detto di aver bisogno di più tempo per 
considerare la questione.

Secondo un dossier di Archivio disarmo nel 2011 i principali esportatori di 
armi nel mondo erano gli Stati Uniti, seguiti da Russia e Germania.
Da l'Internazionale