Ondata di attacchi informatici dall'Iran subiti dal sistema bancario statunitense



L'ondata di attacchi informatici subiti dal sistema bancario statunitense nelle 
ultime settimane sarebbero stati lanciati da reti informatiche e centri dati di 
grandi dimensioni. Il livello di competenze e risorse necessarie a lanciare 
attacchi di tale complessità ha portato il governo statunitense e gli esperti 
di sicurezza a ritenere che essi siano opera dell'Iran, come forma di 
ritorsione per le sanzioni economiche internazionali che hanno piegato la sua 
economia. "Il governo statunitense non ha alcun dubbio che dietro gli attacchi 
informatici si celi l'Iran", ha dichiarato James A. Lewis, un ex funzionario 
dei dipartimenti di Stato e del Commercio, ed esperto di sicurezza informatica 
presso il Centro per gli studi strategici internazionali di Washington. Stando 
a Lewis, il volume di traffico che ha investito i siti bancari statunitensi 
sarebbe "svariate volte" superiore a quello dell'attacco informatico sferrato 
dalla Russia contro l'Estonia nel 2007, e che rischiò di mettere in ginocchio 
quel Paese baltico. Gli Stati Uniti non hanno ancora prodotto prove certe a 
sostegno delle loro accuse, ma gli esperti di sicurezza informatica concordano 
riguardo l'estrema gravità degli attacchi: "La scala, lo scopo e l'efficacia di 
questi attacchi non ha precedenti", ha affermato Carl Herberger, vicepresidente 
del settore sicurezza presso Redware. Dallo scorso settembre, l'assalto ai 
sistemi informatici delle banche statunitensi ha causato ingenti danni alle 
reti di Bank of America, Citigroup, Wells fargo, Us bancorp, Pnc, Capital one, 
Fifth third bank, bb&T e Hsbc.
http://www.nytimes.com/2013/01/09/technology/online-banking-attacks-were-work-
of-iran-us-officials-say.html