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Sent: Wednesday, February 01, 2012 12:59
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Subject: La Camera approva
definitivamente ilrifinanziamento delle missioni
ROMA - Ok bipartisan come al Senato, il decreto del Governo ora è legge La
Camera ha approvato il decreto di rifinanziamento delle missioni all'estero. I
voti favorevoli sono stati 493, 22 i contrari, 15 gli astenuti.Il decreto
aveva già ottenuto l'ok del Senato, ed è dunque convertito in legge.
http://www.lapoliticaitaliana.it/Articolo/?d=20110802&id=40677
Tornano
in Italia 2000 militari, sforbiciata da 120 milioni Ridotta ogni
partecipazione italiana eccetto la presenza in Afghanistan
ROMA -
Duemila soldati in meno per un risparmio di spesa complessiva di 120 milioni
di euro rispetto al precedente semestre. E' la scure della crisi sulle
missioni all'estero che vedono impegnata l'Italia, consacrata nella legge con
cui il Parlamento ha oggi definitivamente recepito il precedente decreto del
Governo, fonte di non poche tensioni.
SFORBICIATE DA 120 MILIONI A
TUTTE LE MISSIONI, AFGHANISTAN - Il taglio alle spese per le missioni
all'estero si aggira intorno ai 120 milioni di euro:
per il prossimo
semestre è previsto un impegno finanziario di 664 milioni, contro gli 811 del
precedente. La riduzione di spesa riguarda tutte le missioni a cui l'Italia
partecipa eccezion fatta per quella in Afghanistan.
ENTRO IL 30
NOVEMBRE 2000 MILITARI ALL'ESTERO IN MENO - Il decreto di rifinanziamento
delle missioni come convertito in legge dal Parlamento riduce a 7.222 entro il
30 Novembre il numero di unità militari assegnate a missioni all'estero,
contro le oltre 9200 quest'anno impiegate. Come per le spese, la sola missione
a non essere toccata è quella in Afghanistan. La riduzione più forte del
contingente italiano riguarda la Libia: i soldati impiegati in meno saranno
884. Resteranno operativi in 1.086, a fronte dei 1.970 impiegati in questi
primi tre mesi di operazioni. Drastico anche l'intervento sulla missione in
Libia: tornano a casa 700 soldati: ne restano 1080 anzichè 1.780. Dai Balcani,
l'Italia richiama 271 uomini: ne restano operativi 379 a fronte dei 650 oggi
sul campo. Praticamente azzerate le presenze italiani in missioni nel
Mediterraneo diverse dalla Libia: restano
17 soldati, vengono richiamati in
patria in 97 dei 114 oggi impiegati. Del tutto azzerate, invece, la presenze
in Georgia, (con il richiamo di tutti e
15 i militari presenti) e a Cipro
(tornano a casa in 4 su 4). Resta importante, al contrario la partecipazione
italiana alle missioni contro la pirateria in Africa: la riduzione è solo di 4
unità, restano operativi in 270 su 274 in servizio. E' ridota di 8 soldati la
presenza in Somalia e Uganda (ne restano 11 di 19) mentre ben 32 militari sono
richiamati dal Bahrein, con una presenza italiana ridotta da 125 a 93 unità.
Senza variazioni, infine, le già poco significative presenze italiane in
Bosnia (5), Darfur (3), Rafah, (1) Hebron (13)
QUASI 17 MILIONI DI EURO
PER LA COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO - E' previsto uno stanziamento di 16,5
milioni di euro a copertura di spese da parte di volontari impegnati in
Afghanistan in operazioni di cooperazione allo sviluppo. La cifra è stata
innalzata al Senato su richiesta del Pd, a fronte dei meno di 6 milioni
inizialmente proposti dal Governo.
NUOVE ASSUNZIONI ENTRO ANNO IN
AEREONAUTICA, ESERCITO, MARINA - La nuova legge prevede anche lo stanziamento
di 53 milioni per l'assunzione nel 2011 di personale nell'Aeronautica,
nell'Esercito e nella
Marina
http://www.lapoliticaitaliana.it/Articolo/?d=20110802&id=40686