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Re: [SPF:fail] R: Facciamo votare i comuni contro l'acquisto degli aerei da guerra F-35?

Si Rossana e Alberto, finalmente si ritorna a mettere al centro la questione vera, per f35 la mobilitazione del movimento , le fabbriche , il sindacato, per discutere di quale sviluppo e quale modello di difesa. Ma qui non ci sono volontà chiare, il sindacato non c'è , fa solo appelli personali di Sindacalisti, contraddetti dagli accordi con FIMMECCANICA e FIMCANTIERI. Lavorare in questa direzione non è facile, in quanto il movimento è frantumato e disorientato, Novara è stato un momento importante . 
marco

Il 13/01/2012 10.25, Alberto Stefanelli ha scritto:

Non so quale sia l'utilità pratica di far votare una mozione ai comuni contro l'acquisto di F35.
Dal punto delle "questioni militari" mi parrebbe più utile e concreto che i comuni agiscano (quelli coinvolti)rifiutando  i militari sul proprio territorio, visto che è una loro prerogativa che darebbe risultati pratici, concreti e immediati, mi pare.

Comunque immagino che anche le mozioni comunali contro l'acquisto degli F35 non fanno danno... a patto però che sia un lavoro dei comuni e tra i comuni e non diventi l'attività centrale del il movimento (anzi dei movimenti), cioè che non diventi "la" campagna contro gli F35.

Anche se capisco che da alcune realtà potrebbe essere vista positivamente una campagna centrata sul piano istituzionale, anche perchè dà certo un ritorno mediatico più tranquillo e gestibile, che non l'organizzare iniziative e manifestazioni magari davanti ai cancelli delle fabbriche.

Detto questo, concordo sul fatto che è  molto più importante, lavorare su questi temi (gli F35, le spese militari per arrivare a discutere di modello di difesa e modello di sviluppo) nel, come dire, paese reale.

Per capirci, per usare termini che conosciamo, magari sarebbe utile che la marcia "perugia assisi" diventi quest'anno, che sò.., una "novara cameri" (...una "venegono-cameri" sarebbe forse eccessiva), magari con qualche meeting organizzato con lavoratori e sindacati...
Sarebbe un'occasione per affrontare nel concreto i nodi del costruire la pace.



-----Messaggio originale-----
Da: disarmo-request at peacelink.it
[mailto:disarmo-request at peacelink.it]Per conto di rossana123 at libero.it
Inviato: giovedì 12 gennaio 2012 10.09
A: disarmo at peacelink.it
Oggetto: R: Facciamo votare i comuni contro l'acquisto degli aerei da
guerra F-35?


Infatti è più sferzante e potente costruire una dinamica che faccia emergere
tutti insieme le contraddizioni che stiamo vivendo.
Ciò che è importante è aprire un dibattito davanti e dentro le fabbriche, nei
luoghi di lavoro e fra i disoccupati, capace di evidenziare che questo modello
di sviluppo ci sta portando alla rovina e a nuove guerre.
Sull'F-35 è più decisiva una assemblea davanti ad Alenia, alla Selex, alla
Avio e allo stabilimento FACO di Cameri, che mozioni parlamentari che rientrano
nel gioco delle tre carte.


----Messaggio originale----
Da: sebastiano.cosenza at fastwebnet.it
Data: 12/01/2012 9.49
A:<disarmo at peacelink.it>
Ogg: R: Facciamo votare i comuni contro l&#39;acquisto degli aerei da guerra

F-35?

piuttosto potrebbe essere utile unire le forze con quelle categorie di
lavoratori che scenderanno in piazza a protestare contro le manovre
economiche emanate dal governo nominato dalla goldman&  sachs:
fincantieri, taxisti, lavoratori del commercio, farmacisti,ecc.
sebastiano


-----Messaggio originale-----
Da: disarmo-request at peacelink.it [mailto:disarmo-request at peacelink.it] Per
conto di rossana123 at libero.it
Inviato: giovedì 12 gennaio 2012 9.20
A: disarmo at peacelink.it
Oggetto: R: Facciamo votare i comuni contro l'acquisto degli aerei da guerra
F-35?

A me sembra invece una idea intrisa di retorica e che mostra la debolezza
del
movimento per il disarmo.
La porzione di denaro che si potrebbe liberare subito a favore dei comuni è
stata quantificata? Altrimenti di che parliamo? Questo tipo di iniziative
hanno
decretato la fine di quel bel movimento contro la guerra che si era creato
ai
tempi dell'Iraq.
Per favore basta con i burocrati che hanno burocratizzato il movimento su
azioni fasulle allontanando le persone. Oggi non esiste più quel movimento.

Le azioni si costruiscono insieme in rete e non si calano dall'alto nella
rete.

Così per gli F-35. Se il risultato sarà semplicemente una riduzione del
numero, beh diciamocelo, è una grossa presa per il culo.
Guarda come è bravo il governo Monti che fa fare sacrifici a tutti. Ma per
favore!



----Messaggio originale----
Da: a.marescotti at peacelink.it
Data: 12/01/2012 8.41
A: "news at peacelink.it"<news at peacelink.it>, "Lista pace Peacelink"

<pace at peacelink.it>, "Lista disarmo"<disarmo at peacelink.it>, "Flavio Lotti"
<flaviolotti at tiscali.it>, "Tavola della pace"<tavola at perlapace.it>

Cc: "Lista Progetto"<progetto at peacelink.it>
Ogg: Facciamo votare i comuni contro l&#39;acquisto degli aerei da guerra

F-
35?

Caro Flavio Lotti,
questa e' una buona idea!

Parlo della mozione del Comune di Palermo contro l'acquisto degli F-35.

E' da sfruttare anche coinvolgendo gli Enti Locali per la Pace e per questo

ti scrivo.

Possiamo replicare l'iniziativa di Palermo nel resto dei comuni italiani

che
sostengono la Tavola della Pace?

Qui sotto riporto tutte le informazioni e anche il testo della mozione.

Un cordiale saluto

Alessandro Marescotti
Presidente di PeaceLink
Cell. 3290980335


Link per saperne di piu'

http://www.palermoreport.it/notizie-in-primo-piano/103-mozione-del-comune-d

i-
palermo-contro-lacquisto-di-135-cacciabombardieri-f-35

Il consiglio comunale di Palermo ha approvato all'unanimità una mozione

contro lo stanziamento di fondi per l'acquisto di armi,  disposto dal
Governo
nazionale in particolare contro l'acquisto dei potenti cacciabombardieri
F-35,
delle vere macchine da guerra. La mozione è stata proposta dal consigliere
Alberto Mangano.

Presenti al momento della votazione, cittadini, rappresentanti della

comunità
di S. Saverio e la delegazione del movimento "Voci Attive" che hanno detto
"siamo pienamente soddisfatti per tale atto e auspicano che il significativo

pronunciamento dell'organo istituzionale comunale, rappresentativo dei
cittadini appartenenti alla quinta  città d'Italia, sia preso seriamente in
considerazione dal Presidente del Consiglio,  affinché si provveda a
rimodulare
la spesa per finalità sociali e per dare risposte occupazionali alle fasce
più
deboli e bisognose.

"Auspichiamo inoltre che altri Enti locali possano pronunciarsi in tal

senso". E la redazione di Palermo Report si unisce a quest'auspicio.



        MOZIONE

        Premesso che:

il governo nazionale ha dirottato alcune risorse del fondo per lo sviluppo

nel bilancio della Difesa per acquistare armi;

la cifra stanziata è di circa 18 miliardi di euro destinati alla produzione

di 135 cacciabombardieri e 135 milioni di euro per l’acquisizione di unità
navali della Fremm;

sono previsti ulteriori finanziamenti, per il 2012, per la produzione di 4

sommergibili, cacciabombardieri F 35 e delle due fregate Orizzonte per una
spesa di circa 780 milioni di euro;

sarà finanziato il Progetto della mininaja “Vivi le forze armate”, per una

spesa di 8 milioni e cinquecentomila euro;

tali scelte, operate dal precedente governo “Berlusconi”, sono state

confermate dal governo presieduto da Mario Monti.

        Considerato che:

l’attuale crisi economica sta facendo pagare un prezzo altissimo ai

cittadini;

gli Enti Locali verranno ulteriormente penalizzati dalla riduzione dei

trasferimenti che avranno come conseguenza una ulteriore diminuzione dei
servizi e un peggioramento delle condizioni di vita;

           IL CONSIGLIO COMUNALE DI PALERMO

considera improponibili queste spese;
esprime il proprio dissenso rispetto a tale scelta;
fa voti affinché questi fondi stanziati per le armi, strumenti di morte,

possano essere viceversa destinati a salvaguardare le pensioni delle fasce
sociali più deboli e agli Enti Locali per garantire quei servizi sociali
essenziali a rispondere ai bisogni primari dei cittadini.

IMPEGNA LA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO COMUNALE

A far pervenire quanto deliberato al Presidente del Consiglio dei Ministri



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