-------- Messaggio originale --------
Fermiamo il massacro di
kurdi in Turchia!
Aerei da guerra turchi hanno massacrato 36 bambini e
ragazzi negli attacchi aerei del 28.12.2011
Dopo
l'autorizzazione concessa dal governo turco al suo esercito per
attaccare tutte le forme di vita visibili nelle campagne curde,
aerei da guerra turchi hanno dato il via a un programma
sistematico di massacri contro il popolo curdo. Questi massacri
pianificati sono costati la vita a 36 curdi dopo che alcuni
aerei F-16 da combattimento hanno attaccato i sobborghi del
villaggio di Roboski usando armi illegali e gas.
Un abitante del villaggio che è stato ferito durante l'attacco
ha detto che sono stati presi in custodia e radunati dai
soldati, poi i soldati si sono allontanati e sono comparsi gli
aerei da guerra. Inoltre, l'abitante del villaggio ha aggiunto
che le bombe cadute su di loro diffondevano un odore acre, erano
infiammabili e li hanno lasciati senza fiato. Il Capo di Stato
Maggiore turco ha affermato che l'attacco aereo è stato
effettuato a seguito di un ordine e ha dato la colpa ai curdi
per essersi trovati lì in quel momento. Hanno anche aggiunto che
l'attacco è stato effettuato dopo operazioni di rilevamento da
parte di aerei senza pilota (forniti da Israele e Stati Uniti).
Queste affermazioni dimostrano che l'attacco è stato effettuato
con il consenso del governo dell'AKP, pianificato dal Capo di
Stato Maggiore e realizzato con il supporto tecnologico e di intelligence
degli Stati Uniti.
L'opinione pubblica è a conoscenza del fatto che oltre 5.000
mila civili curdi - inclusi rappresentanti politici,
parlamentari, scrittori, giornalisti, intellettuali, sindaci e
bambini - sono stati arrestati negli ultimi due anni.
Parallelamente a questa campagna di genocidio politico,
l'esercito turco ha condotto operazioni militari e ha usato armi
chimiche per massacrare i guerriglieri curdi e bruciare i loro
corpi.
Nei mesi scorsi anche una famiglia di sette persone fra cui 2
bambini è stata brutalmente assassinata nella regione di Qandil
nel corso di attacchi aerei oltre confine dalle forze armate
turche. Queste operazioni politiche e militari hanno incontrato
il silenzio della comunità internazionale, e lo Stato turco ha
ottenuto la necessaria fiducia per continuare il bagno di sangue
nel Kurdistan: l'ultimo episodio ha avuto luogo nel villaggio di
Roboski nella provincia di Sirnak, spezzando la vita di 36
giovani
kurdi proprio nella primavera della loro vita, con il bilancio
di vittime destinato ad aumentare.
Lo stato turco ha aggiunto un altro massacro e altra atrocità
alla sua storia di crimini contro l'umanità. Anche gli altri
stati che sono rimasti in silenzio di fronte a queste atrocità e
hanno sostenuto lo Stato turco e le sue forze armate con tutti i
tipi di supporto tecnologico e militare sono responsabili.
Questi stati - che sono intervenuti in Medio Oriente
giustificandosi con l'argomento che armi erano state usate
contro i civili - cosa diranno al governo turco che bombarda 'i
propri civili' con gli aerei?
Questa politica dalla doppia faccia e ipocrita contro i curdi
deve finire. Oppure questi stati stanno utilizzando la retorica
dei diritti umani e della democrazia per il loro tornaconto
personale e per propaganda!
Come curdo che vive in Europa non accetto i massacri attuati sul
mio popolo. Noi
non meritiamo questo trattamento e faremo di tutto per vedere
che sia fatta giustizia. Chiedo all'opinione pubblica
democratica e a tutti i sostenitori dei diritti umani e agli
attivisti di sostenere il popolo curdo.
Questo
è il mio appello all'opinione pubblica internazionale e alle
organizzazioni:
-
condannare e dire basta al massacro sistematico del popolo curdo
da parte dello Stato turco;
- lanciare un appello per far cessare il sostegno militare
offerto alla Repubblica turca in particolare dagli USA e
dall'Unione Europea, e per congelare le relazioni politiche ed
economiche;
- lanciare un appello per giudicare la Repubblica turca in un
tribunale internazionale per i diritti umani per i crimini di
guerra che ha commesso;
-
lanciare un appello all'Unione Europea e alle Nazioni Unite per
costituire una commissione di inchiesta sull'incidente nel
villaggio Roboski.
UiKi ONLUS