La guerra dell'informazione - parte 1



Il budget a disposizione dell’esercito USA per gestire i rapporti con la stampa è a dir poco miliardario, la guerra in effetti non si combatte solo con i cannoni e con le mitragliatrici, ma anche con l’arma della propaganda. Se i pacifisti auto-tassandosi possono di tanto in tanto produrre degli opuscoli a tiratura limitata che poca gente si degna di leggere, il lavoro del settore propaganda dell’esercito fa sì che la loro versione degli avvenimenti entri in ogni casa attraverso i mass-media che vengono così addomesticati. E così, fondamentalmente, è sempre stato
 
Infatti per convincere gli statunitensi ad entrare in guerra contro i tedeschi nel corso della prima guerra mondiale si diede incarico ad un’agenzia di pubbliche relazioni affinché trovasse il modo migliore per “vendere la guerra”; il risultato fu la campagna “rendi il mondo un posto migliore per la democrazia”
 
Mentre tale “campagna pubblicitaria” veniva portata avanti all’interno degli USA le rivolte dei minatori venivano represse nel sangue rendendo gli Stati Uniti uno dei peggiori posti per la democrazia
 
Per convincere gli statunitensi ad entrare in guerra nel corso della seconda guerra mondiale si creò l’incidente di Pearl Harbour. E’ ben noto agli storici seri che nei documenti dell’US navy di quel periodo c’è traccia delle comunicazioni giapponesi DECRITTATE. Infatti l’intelligence aveva trovato il modo di decifrare i messaggi che i giapponesi si scambiavano ed uno di questi messaggi indicava l’avvicinamento di una flotta giapponese in direzione di Pearl Harbour (con tanto di coordinate precise dell’obiettivo della missione). La realtà dei fatti mostra infatti che i generali che comandavano a pealr harbour ottennero una riabilitazione postuma (prima erano stati persino degradati per incapacità). Forse occorrerebbe aggiungere che gli USA vendevano regolarmente petrolio al Giappone (collaborando così all’escalation militare ed al riarmo degli alleati di Hitler) fino a poco prima dei fatti di Pearl Harbour. Poi decretarono l’embargo al giappone ed il giappone FU COSTRETTO a cercare fonti di petrolio nella vicina asia; ma per mettervi le mani doveva togliere di mezzo alcuni “posti di blocco” dell’esercito USA. L’aggressione a Pearl Harbour fu praticamente provocata a tavolino, e seppure si sapeva dell’attacco si lascio che 3.000 militari statunitensi venissero trucidati; solo in tal modo si poteva giustificare agli occhi del popolo americano l’entrata in guerra.
 
Indovinate adesso cosa fecero i leader degli Stati Uniti per muovere guerra al Vietnam? Inventarono di sana pianta l’aggressione alla nave US Liberty in modo da suscitare uno sdegno pilotato del popolo statunitense che così fu invogliato ad arruolarsi per “combattere il pericolo comunista” che "aveva osato attaccare l’America”
 
In tempi più recenti per convincere il popolo degli USA ad appoggiare la guerra contro Saddam Hussein (la prima guerra del golfo)  le agenzie di pubbliche relazioni inventarono di sana pianta una notizia fasulla, quella degli iracheni che entrano negli ospedali del kuwait , tolgono i bimbi dalle incubatrici e li lasciano a morire sul freddo pavimento. Co-autrice della menzogna mediatica una figlia del re del kuwait travestita da infermiera. COMPLICI TUTTI I MEDIA STATUNITENSI che ovviamente fecero da cassa di risonanza per questa balla mediatica.
 
Credete forse che la guerra all’Afghanistan sia stata giustificata in maniera differente?
 
Ma ne parleremo nel prossimo messaggio.