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La guerra dell'informazione - parte 1
- Subject: La guerra dell'informazione - parte 1
- From: "corrado penna - fisico" <scienza.marcia at katamail.com>
- Date: Sat, 18 Jun 2011 17:30:17 +0200
- Importance: Normal
Il budget a disposizione dell’esercito USA per gestire i rapporti con la
stampa è a dir poco miliardario, la guerra in effetti non si combatte solo con i
cannoni e con le mitragliatrici, ma anche con l’arma della propaganda. Se i
pacifisti auto-tassandosi possono di tanto in tanto produrre degli opuscoli a
tiratura limitata che poca gente si degna di leggere, il lavoro del settore
propaganda dell’esercito fa sì che la loro versione degli avvenimenti entri in
ogni casa attraverso i mass-media che vengono così addomesticati. E così,
fondamentalmente, è sempre stato
Infatti per convincere gli statunitensi ad entrare in guerra contro i
tedeschi nel corso della prima guerra mondiale si diede incarico ad un’agenzia
di pubbliche relazioni affinché trovasse il modo migliore per “vendere la
guerra”; il risultato fu la campagna “rendi il mondo un posto migliore per la
democrazia”
Mentre tale “campagna pubblicitaria” veniva portata avanti all’interno
degli USA le rivolte dei minatori venivano represse nel sangue rendendo gli
Stati Uniti uno dei peggiori posti per la democrazia
Per convincere gli statunitensi ad entrare in guerra nel corso della
seconda guerra mondiale si creò l’incidente di Pearl Harbour. E’ ben noto agli
storici seri che nei documenti dell’US navy di quel periodo c’è traccia delle
comunicazioni giapponesi DECRITTATE. Infatti l’intelligence aveva trovato il
modo di decifrare i messaggi che i giapponesi si scambiavano ed uno di questi
messaggi indicava l’avvicinamento di una flotta giapponese in direzione di Pearl
Harbour (con tanto di coordinate precise dell’obiettivo della missione). La
realtà dei fatti mostra infatti che i generali che comandavano a pealr harbour
ottennero una riabilitazione postuma (prima erano stati persino degradati per
incapacità). Forse occorrerebbe aggiungere che gli USA vendevano regolarmente
petrolio al Giappone (collaborando così all’escalation militare ed al riarmo
degli alleati di Hitler) fino a poco prima dei fatti di Pearl Harbour. Poi
decretarono l’embargo al giappone ed il giappone FU COSTRETTO a cercare fonti di
petrolio nella vicina asia; ma per mettervi le mani doveva togliere di mezzo
alcuni “posti di blocco” dell’esercito USA. L’aggressione a Pearl Harbour fu
praticamente provocata a tavolino, e seppure si sapeva dell’attacco si lascio
che 3.000 militari statunitensi venissero trucidati; solo in tal modo si poteva
giustificare agli occhi del popolo americano l’entrata in guerra.
Indovinate adesso cosa fecero i leader degli Stati Uniti per muovere guerra
al Vietnam? Inventarono di sana pianta l’aggressione alla nave US Liberty in
modo da suscitare uno sdegno pilotato del popolo statunitense che così fu
invogliato ad arruolarsi per “combattere il pericolo comunista” che "aveva osato
attaccare l’America”
In tempi più recenti per convincere il popolo degli USA ad appoggiare la
guerra contro Saddam Hussein (la prima guerra del golfo) le agenzie di
pubbliche relazioni inventarono di sana pianta una notizia fasulla, quella degli
iracheni che entrano negli ospedali del kuwait , tolgono i bimbi dalle
incubatrici e li lasciano a morire sul freddo pavimento. Co-autrice della
menzogna mediatica una figlia del re del kuwait travestita da infermiera.
COMPLICI TUTTI I MEDIA STATUNITENSI che ovviamente fecero da cassa di risonanza
per questa balla mediatica.
Credete forse che la guerra all’Afghanistan sia stata giustificata in
maniera differente?
Ma ne parleremo nel prossimo
messaggio. |
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