[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
Armi a Israele, passando dall'Italia
- Subject: Armi a Israele, passando dall'Italia
- From: Alessandro Marescotti <a.marescotti at peacelink.it>
- Date: Sat, 24 Jan 2009 00:10:11 +0100
- Organization: PeaceLink
Lo scorso settembre, documenta il giornale israeliano Jerusalem Post del 29 dicembre, il Congresso Usa approvò la fornitura a Israele di 1.000 bombe antibunker Gbu-39 a guida Gps che, sganciate a oltre 100 km di distanza, penetrano per quasi un metro nel cemento armato prima di esplodere. Le bombe, giunte in Israele agli inizi di dicembre, sono state usate «con successo» nell'attacco a Gaza. Sono seguite altre forniture, così che le forze israeliane, impegnate in massicci bombardamenti, non rimanessero a corto di munizioni. Da dove provengono e transitano queste munizioni, comprese quelle al fosforo, dirette in Israele? Lo ha rivelato indirettamente lo stesso Pentagono, quando ha parlato di un deposito Usa in Israele che, come già avvenuto nella guerra contro il Libano nel 2006, rifornisce le forze israeliane «in caso di emergenza». Questo e un altro deposito sono riforniti dal 31° squadrone munizioni che opera a Camp Darby, la base logistica Usa (tra Pisa e Livorno), in cui sono depositate enormi quantità di munizioni per le forze aeree e terrestri Usa. Da qui, attraverso porti e aeroporti italiani, esse vengono trasferite in Israele. Emerge così la natura dell'operazione sotto egida Nato, a cui l'Italia parteciperà: sottoporre Gaza a un nuovo tipo di embargo, camuffato da peacekeeping, continuando allo stesso tempo a sostenere e armare Israele. È questo il senso dell'accordo Usa-Israele, stipulato il 16 gennaio dalla segretaria di stato uscente Condoleezza Rice e dalla ministra degli esteri israeliana Tzipi Livni. Esso prevede una stretta cooperazione tra i servizi di intelligence per «identificare la provenienza delle armi che entrano a Gaza» e un blocco terrestre e marittimo per impedire questo «contrabbando». La Livni ha invitato anche la Nato a partecipare all'operazione. La risposta è scontata. Il 2 dicembre 2008, circa tre settimane prima dell'attacco israeliano a Gaza, la Nato ha ratificato il «Programma di cooperazione individuale» con Israele. Esso comprende una vasta gamma di campi in cui «Nato e Israele coopereranno pienamente»: contro-terrorismo, tra cui scambio di informazioni tra i servizi di intelligence; connessione di Israele al sistema elettronico Nato; cooperazione nel settore degli armamenti; aumento delle esercitazioni militari congiunte Nato-Israele; allargamento della cooperazione nella lotta contro la proliferazione nucleare (ignorando che Israele, unica potenza nucleare della regione, ha rifiutato di firmare il Trattato di non-proliferazione). E l'11 gennaio 2009, circa due settimane dopo l'inizio dell'attacco israeliano a Gaza, il segretario generale della Nato Jaap de Hoop Scheffer si è recato in visita ufficiale in Israele nel quadro del «Dialogo mediterraneo». Una visita quasi nascosta dai media occidentali. Nel suo discorso, ha ribadito che «Hamas, con i suoi continui attacchi di razzi contro Israele, si è addossato la responsabilità delle tremende sofferenze del popolo che dice di rappresentare». Ha quindi ricordato che Israele contribuisce efficacemente all'operazione marittima Nato Active Endeavour, iniziata nel 2001 per «combattere il traffico illecito e il terrorismo nel Mediterraneo». La squadra navale Nato, in cui sono inserite le unità israeliane, è comandata da un ufficiale italiano, ma la squadra navale dipende dal Joint Force Command Nato di Napoli, agli ordini dell'ammiraglio statunitense. In questo comando è stato inserito un ufficiale israeliano, che assicura il collegamento tra le forze Nato e quelle israeliane. Il Manifesto 21/1/2009 Tommaso Di Francesco, Manlio Dinucci
- Prev by Date: "Abbiamo usato il fosforo bianco"
- Next by Date: Mario Tronti scrive una impietosa analisi della vittoria di Obama indirizzata alla sinistra!
- Previous by thread: "Abbiamo usato il fosforo bianco"
- Next by thread: Mario Tronti scrive una impietosa analisi della vittoria di Obama indirizzata alla sinistra!
- Indice: