FW: [paxchristi] Se Babbo Natale arrivasse in mimetica...istruzioni per l'uso



Carissimi,
queste notizie su Santa Klaus mi fanno pensare, piuttosto ai Krampus, per coloro che non conoscono la cultura nordica del Krampus ricordo che questo rappresenta l'opposto del Santa Klaus, cioè colui che, a differenza del Santa Klaus, che premia i bambini per tutto ciò che, durante l'anno, hanno fatto di buono, castiga gli stessi per ciò che di cattivo hanno fatto.
Anche le proposte di "adottare un soldato", naturalmente fedele al mondo occidentale, altrimenti non sarebbe un soldato, ma un terrorista, la trovo a dir poco scandalosa a meno di non ritenere, come ritenne Bagnasco, che il soldato posto sull'elicottero, dietro una mitragliatrice, sia "un operatore di pace".
Giusto, secondo me, condannare il consumismo dei mercatini e delle festività squisitamente consumistiche, ma, come mai, non c'è una voce dell'istituzione della chiesa romana che condanni senza se e senza ma gli addobbi di Laura Bush o il kit hi - tech militare per i nostri "operatori di pace".
Notate che dietro ci sta l'industria Beretta? Strano che non venga proposto, il kit, anche come regalo da fare ai nostri figli! Secondo il punto di vista del presidente del consiglio, potrebbe essere la panacea per contrastare la crisi economica
Un buon Avvento e, naturalmente un Buon Natale a tutti voi, Natale di pace e giustizia, non armato
Paolo




To: paxchristi at yahoogroups.com
From: fabiozero at libero.it
Date: Fri, 5 Dec 2008 09:26:00 +0100
Subject: [paxchristi] Se Babbo Natale arrivasse in mimetica...istruzioni per l'uso



E se Santa Klaus arrivasse in uniforme mimetica, anfibi ed elmetto a bordo di un M1 Abrams al posto della vetusta slitta o atterrasse dal cielo con un Apache?
Per una volta il Babbo militare, pardon "natale", si concede una discesa agli inferi sfidando le tempeste nel deserto e le rappresaglie delle milizie ostili o il fuoco-amico dei folletti fedifraghi.
Tutto questo mentre Laura Bush mostra fiera alla nazione gli addobbi patriottici per il Natale prossimo: nastrini bianchi, rossi e blu; palle a stelle e strisce e miniature fedeli delle abitazioni di Nixon & Co. come location per improbabili presepi dove le statuette non sono i mansueti pastori o suonatori di cornamusa, ma i tamburini o i fanti della guerra d'indipendenza. Roba da far impallidire i maestri bettegai di San Grerorio Armeno!

In un articolo apparso su un noto settimanale americano, scopro l'importanza della solidarietà a Natale anche per i marines impegnati sui fronti di guerra...L'articolo "Comfort Zone" su Newsweek suggerisce una top ten di regali da inviare alle truppe per sollevare il morale (loro) e augurare un santo Natale. Addirittura esiste un'associazione che fin dai tempi della guerra nei Balcani, provvede a sostenere (non solo maralmente) i soldati Usa con ogni genere di conforto. Dalle ricariche telefoniche alle donazioni volontarie, fino all'operazione "adotta un soldato", una speciale missione da proporre magari alle migliaia di famiglie che non hanno ancora provato l'ebbrezza di un caro lontano che lotta per la sopravvivenza. Perchè - spiegano su articolo pubblicato su Associated Content - "sostenere le nostre truppe non vuol dire mettere un adesivo sulle nostre auto". Perchè essere lontani dalle famiglie nel periodo delle feste è senz'altro l'ennesima beffa che questi soldati devono subire.
Tra i regali fortemente sconsigliati l'articolista cita partite di maiale (per via della loro fede musulmana) e "materiale osceno" (sic!)....

Scopro che i marines americani non si fanno mancare proprio nulla. Per la serie "fate l'amore e non la guerra" esiste persino un sito telematico a loro dedicato, dove è Cupido a premere per primo il grilletto.
Da http://usmilitarysingles.com/ i soldati potranno sconfiggere il nemico numero uno: la solitudine (niente rogue states o imam barbuti).

Ma ora trasferiamoci dagli eccessi di questo Santa Klaus un pò folle e un pò guascone, ai regali "terribili" del nostro italianissimo Babbo Natale.
La Gazzetta del Mezzogiorno di ieri pubblicava un articolo che sponsorizza l'hi-tech militare.
Dal 1 gennaio infatti a Barletta l'82° reggimento fanteria "Torino" collauderà un nuovo equipaggiamento che sarà destinato alle nostre truppe impegnate sui fronti internazionali di guerra.
Cambierà tutto. Dal fucile d'assalto Beretta , evoluzione dei modelli esistenti, al sistema di mira optronico che consentirà al soldato di scoprire, identificare e mirare obiettivi su distanze che oltrepassano le capacità del nemico in ogni momento e in ogni situazione di luminosità, di giorno come di notte. Anche dietro gli angoli degli edifici.
Canale termico, telemetro laser e compasso integrato, invece, per il sofisticato binocolo di acquisizione degli obiettivi. Anche le uniformi assicureranno maggiore protezione e minor visibilità.
Saranno più leggere del 20% rispetto a quelle standard. I kit costeranno circa 30 mila euro l'uno. Dunque un Natale ipertecnologico per le nostre truppe che sperimenteranno nuovi strumenti di offesa....

A questo punto mi chiedo se non sia meglio il rasoio elettrico o la scheda telefonica della bizzarra lista di Santa Klaus, piuttosto che i costosi (e pericolosi) regali che il nostro Ministero della Difesa si accinge a fare ai suoi cyber soldati. In tempi di austerity per Università e ricerca....la schizofrenia bellica raschia il fondo delle casse dello Stato.
Che vergogna!

Fabio

[Sono state eliminare la parti non di testo del messaggio]


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