Somalia/ Bbc: armi su nave ucraina erano destinate al Sud Sudan



Emittente britannica ha ottenuto copia della polizza di carico
Roma, 7 ott. (Apcom) - Le armi trasportate dalla nave ucraina Faina, sequestrata dai pirati il 25 settembre scorso al largo della costa somala, erano destinate al Sud Sudan. Ad affermarlo oggi è la Bbc, che ha ottenuto una copia della polizza di carico della nave, da cui emerge il ruolo di intermediario svolto dal ministro della Difesa di Nairobi per conto del governo di Juba.

Già la Quinta flotta americana di stanza nel Bahrein, i pirati che hanno sequestrato la nave e fonti della Difesa keniana contattate dalla stampa nazionale avevano affermato che il carico di armi era diretto in Sud Sudan e non in Kenya, come invece sostenuto dalle autorità di Nairobi e Kiev. La nave trasporta 33 carri armati T-72, 150 lanciagranate Rpg-7, batterie anti-aeree, cannoni e circa 14.000 munizioni. Al momento è ancorata davanti al porto di Hobyo (500 chilometri a nord della capitale somala, Mogadiscio) ed è sotto la sorveglianza di sei navi da guerra statunitensi. I pirati hanno avviato la scorsa settimana un negoziato con l'armatore ucraino e oggi si sono detti pronti a rilasciare la nave dietro il pagamento di un riscatto di 8 milioni di dollari.

La copia della polizia di carico ottenuta dalla Bbc dimostra che le armi sono state acquistate dal Sud Sudan, con il Kenya indicato come ricevente. I numeri del contratto per carri armati, lanciagranate e batterie anti-aeree contengono le iniziali GOSS (Government of South Sudan). Già la scorsa settimana, esperti militari occidentali avevano dichiarato alla Bbc che le armi erano dirette al Sudan, mentre fonti contattate in Sud Sudan dal quotidiano keniano Daily Nation Sudan hanno riferito di una corsa al riarmo da parte del nord e del sud del Paese, in vista del referendum del 2011 sullo status del Sud.

Subito dopo il sequestro, anche il responsabile del Programma di assistenza ai marinai dell'Africa orientale, Andrew Mwangura, aveva dichiarato che il cargo era diretto in Sud Sudan e che si trattava dell'ultimo dei tre o quattro carichi simili inviati in Sudan nell'ultimo anno. Mwangura è stato arrestato la scorsa settimana e accusato di dichiarazioni incendiarie, mentre il Daily Nation ha ricostruito le precedenti spedizioni di armi al Sudan attraverso il Kenya.

Le armi hanno cominciato a transitare a Mombasa a partire dallo scorso anno. Il 2 novembre scorso, un treno carico di 17 carri armati T-72 era deragliato a Kokotoni, circa 30 chilometri da Mombasa, danneggiando cinque mezzi. L'incidente fece scattare subito un'operazione militare, per cui la zona venne isolata e ai giornalisti fu impedito di scattare fotografie. Quindi, il 25 gennaio di quest'anno, altri 33 carri armati sono transitati a Mombasa, nel pieno delle sommosse seguite alle elezioni presidenziali di dicembre.

Fonti sudanesi segnalano una corsa al riarmo di nord e sud
Roma, 2 ott. (Apcom) - Le armi trasportate dal cargo ucraino finito in mano ai pirati al largo della Somalia erano destinate al Sudan e non al Kenya. E' quanto hanno riferito al quotidiano keniano 'Daily Nation' fonti militari locali, confermando quanto già sostenuto dalla Quinta flotta americana di stanza nel Bahrein e dagli stessi pirati che hanno sequestrato la nave, poi smentito dalle autorità di Nairobi, Kiev e Khartoum.

Le fonti militari hanno precisato che i carri armati, i 150 lanciagranate Rpg-7, le batterie anti-aeree, i cannoni e le circa 14.000 munizioni presenti sulla nave erano dirette a Mombasa solo per essere scaricate e inviate a Juba, capitale del Sud Sudan. Il sequestro della nave ha messo Nairobi in una posizione di forte imbarazzo, ha aggiunto una fonte, perchè sospettata di violare l'embargo Onu sulla vendita di armi al Sudan. Lunedì scorso, il governo di Nairobi ha diffuso le fotocopie di un conto per il carico navale e una lettera inviata dall'azienda esportatrice ucraina Ukrinmash riguardo al sequestro per dimostrare che il carico era diretto in Kenya, ma il quotidiano non è riuscito a dimostrarne l'autenticità.

Se le armi fossero destinate al Kenya, continua il Daily Nation, il carico viola comunque le regole in vigore al ministero della Difesa keniano sulle commesse militari. "La politica di Difesa del Kenya è di non aggressione, di rifiuto della guerra, la nostra politica prevede di acquistare dall'Occidente e queste regole non sono cambiate", ha detto una fonte. Quando i pirati hanno sequestrato la navi, giovedì scorso, il responsabile del Programma di assistenza ai marinai dell'Africa orientale, Andrew Mwangura, ha dichiarato da subito che il cargo era diretto in Sud Sudan e che si trattava dell'ultimo dei tre o quattro carichi simili inviati in Sudan nell'ultimo anno.

Secondo la ricostruzione fatta dal quotidiano, le armi hanno cominciato a transitare a Mombasa a partire dallo scorso anno. Il 2 novembre scorso, un treno carico di 17 carri armati T-72 era deragliato a Kokotoni, circa 30 chilometri da Mombasa, danneggiando cinque mezzi. L'incidente fece scattare subito un'operazione militare, per cui la zona venne isolata e ai giornalisti fu impedito di scattare fotografie. Quindi, il 25 gennaio di quest'anno, altri 33 carri armati sono transitati a Mombasa, nel pieno delle sommosse seguite alle elezioni presidenziali di dicembre.

Altre fonti contattate dal Daily Nation in Sud Sudan hanno riferito di una corsa al riarmo da parte del Presidente sudanese Omar al Bashir e delle autorità del Sud Sudan in vista del referendum del prossimo anno, quando la popolazione del Sud sarà chiamato a decidere sulla propria indipendenza da Khartoum. Qualora il Sud decidesse di separarsi dal Nord, la condivisione delle risorse petrolifere potrebbe innescare tensioni tra i due nuovi Paesi.

Intanto, ieri il governo somalo ha fatto sapere di aver autorizzato l'uso della forza da parte della comunità internazionale per liberare la nave ucraina Faina, in mano ai pirati dal 25 settembre scorso. Al momento il cargo ucraino è circondato da diverse navi della Marina statunitense, mentre una nave russa, con a bordo commando delle forze speciali, si sta dirigendo verso la costa somala.