VICENZA. LA CURIA E I METODISTI



Mentre la Curia vicentina dorme sonni profondissimi, la piccola Chiesa Evangelica Metodista batte un colpo.
Che siano sonni tranquilli non ci scommetterei: «L'immagine che più mi ha rattristato -spiega Cinzia Bottene del Presidio permanente No Dal Molin- che più ho trovato stonata è stata quella del vescovo di questa città. Un pastore che dovrebbe essere fuori, tra la gente in lotta per la pace e che invece brilla per il suo silenzio totale sulla nuova base al Dal Molin. Si è fatto fotografare non tra la gente che chiede pace ma tra signore in pelliccia e gioielli» durante l'inaugurazione del nuovo teatro.

Ecco invece cosa dicono gli evangelici:


Chiesa Evangelica Metodista
Contrà S.Faustino 10 – 36100 Vicenza

13 dicembre 2007

La Chiesa Evangelica Metodista di Vicenza ha deciso di dare la sua adesione, non più solo come singoli membri, ma come Chiesa, alla manifestazione del 14-15-16 dicembre 2007 contro il raddoppiamento della base militare USA Ederle negli spazi dell’aeroporto Dal Molin.

Tale decisione nasce dal desiderio di testimoniare in maniera concreta e visibile il nostro impegno per la pace e per la non-violenza così come ci invita a fare l’Evangelo.
Riteniamo che i cristiani abbiano il dovere di testimoniare una realtà di pace che non passa per le armi ma attraverso la ricerca della giustizia e della solidarietà e di denunciare come qualunque corsa agli armamenti testimoni di fatto la cultura opposta. 

Inoltre riteniamo che le conseguenze negative di un simile raddoppiamento, in una piccola città come Vicenza, che saranno i vicentini a sperimentare in prima persona, non possono essere ignorate in favore di cosiddetti interessi superiori di politica internazionale e che qualunque governo dovrebbe affrontare un progetto dal simile impatto ambientale e sociale con trasparenza e coinvolgendo pienamente la popolazione locale direttamente interessata, così come per esempio recita anche il programma elettorale dell’Unione secondo cui "ogni azione di grande impatto sul territorio sarà sempre presa nel rispetto dell'opinione delle popolazioni locali".
Riteniamo infine che troppe volte le chiese siano colpevolmente silenziose in simili momenti e che invece il credente sia chiamato a portare la sua testimonianza della novità dell’Evangelo, schierandosi apertamente e sporcandosi le mani nell’attualità.
É per questo che la nostra piccola realtà di chiesa di minoranza sarà presente in questi giorni dietro lo striscione con le parole “Non è nel mio arco che io confido, non è la mia spada che mi salverà” (Salmo 44,6) un verso dei salmi che ha guidato l’impegno per la pace e il disarmo delle chiese evangeliche in Italia negli anni ’80, la cui attualità non è venuta meno e che abbiamo voluto riprendere in ideale continuità con il grande impegno di un non lontano passato.

Per la Chiesa Evangelica Metodista di Vicenza
 
La Presidente del Consiglio di Chiesa
Gabriella Giannello

I Pastori
Caterina Dupré e Vito Gardiol