EUROPA. Proclamazione solenne della Carta dei diritti fondamentali



12 dicembre 2007:

Proclamata a Strasburgo la Carta dei diritti fondamentali dell'UE.

12 dicembre 2007:

Un tribunale olandese, organo di giustizia ordinaria nazionale che non è la corte internazionale di giustizia dell’Aja e non è la corte internazionale per i crimini di guerra nella ex Jugoslavia che siede nella stessa città, non ha riconosciuto alle Nazioni Unite l’immunità giudiziaria di fronte alla chiamata in giudizio presentata contro il governo olandese e contro le Nazioni Unite, da un gruppo di superstiti del massacro di Srebrenica accaduto nel luglio 1995.

In un documento di 228 pagine presentato al tribunale si accusano

1) il comando di Unprofor (dipendente direttamente dalle Nazioni unite) in quanto era conoscenza con almeno due settimane di anticipo della imminente offensiva delle milizie serbo-bosniache sulla base di precisi rapporti di intelligence provenienti anche dagli Usa e le Nazioni unite perchè non hanno preso alcun provvedimento per tutelare la popolazione civile – in gran parte profughi – presente nella sacca di Srebrenica (safe area) 2) in collaborazione con il governo olandese, attuato misure relative allo sgombero del proprio personale 3) le Nazioni Unite e il governo olandese hanno reso possibile il massacro non solo con la loro inerzia, ma anche – avendo disarmato tutta la popolazione civile – di fatto l’hanno messa nell’impossibilità di difendersi.

A Srebrenica, tra il 12 e il 19 luglio 1995, dopo l’arrivo delle milizie serbo-bosniache di Ratko Mladic (attualmente ancora ricercato dal TPI) furono massacrati migliaia di civili, senza che il reparto di Unprofor presente intervenisse. Il 19 luglio a Belgrado il comandante di Unprofor generale Rupert Smith e Ratko Mladic sottoscrissero un accordo per fare esfiltrare indenni, con armi ed equipaggiamenti i soldati olandesi dalla zona di Srebrenica. Al massacro di migliaia di civili seguì la tragedia delle fosse comuni. I corpi delle vittime furono frettolosamente inumati spogliandoli spesso non solo dei documenti per impedirne una qualsiasi identificazione successiva ma anche degli abiti.

12 dicembre 2007:

I ministri degli Esteri della Nato hanno concordato di mantenere la forza Kfor in Kosovo "al livello attuale e se necessario di rafforzarla". LA SERBIA: "SARA' NUOVA GUERRA".

12 dicembre 2007:

EUROPA. Proclamazione solenne della Carta dei diritti fondamentali

Proclamata oggi, con cerimonia solenne a Strasburgo, la Carta dei diritti fondamentali dell'UE. A firmarla sono stati i Presidenti della Commissione, del Parlamento e del Consiglio, aprendo la strada alla firma di domani, del Trattato di Lisbona. I cittadini europei disporranno con la Carta di un reale catalogo di diritti giuridicamente rigidi per le istituzioni, gli organi e gli organismi dell'Unione così come per gli Stati membri che mettono in atto il diritto dell'Unione. E' un passo importante per la costruzione europea.

La Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea riprende in un unico testo l'insieme dei diritti civili, politici, economici e sociali dei cittadini europei e di tutti coloro che vivono nel territorio dell'UE. Questi diritti sono raggruppati in sei grandi capitoli:

Dignità: diritto alla vita, diritto all'integrità della persona, proibizione della tortura e delle pene o trattamenti inumani o degradanti, proibizione della schiavitù e del lavoro forzato. Libertà: diritto alla libertà e alla sicurezza, rispetto della vita privata e della vita familiare, protezione dei dati di carattere personale, diritto di sposarsi e di costituire una famiglia, libertà di pensiero, di coscienza e di religione, libertà di espressione e d'informazione, libertà di riunione e di associazione, libertà delle arti e delle scienze, diritto all'istruzione, libertà professionale e diritto di lavorare, libertà d'impresa, diritto di proprietà, diritto di asilo, protezione in caso di allontanamento, di espulsione e di estradizione. Uguaglianza: uguaglianza davanti alla legge, non discriminazione, diversità culturale, religiosa e linguistica, parità tra donne e uomini, diritti del minore, diritti degli anziani, inserimento delle persone con disabilità. Solidarietà: diritto dei lavoratori all'informazione e alla consultazione nell'ambito dell'impresa, diritto di negoziazione e di azioni collettive, diritto di accesso ai servizi di collocamento, tutela in caso di licenziamento ingiustificato, condizioni di lavoro giuste ed eque, divieto del lavoro minorile e protezione dei giovani sul luogo di lavoro, vita familiare e vita professionale, sicurezza sociale e assistenza sociale, protezione della salute, accesso ai servizi d'interesse economico generale, tutela dell'ambiente, protezione dei consumatori. Cittadinanza: diritto di voto e di eleggibilità alle elezioni del Parlamento europeo, diritto di voto e di eleggibilità alle elezioni comunali, diritto ad una buona amministrazione, diritto d'accesso ai documenti, Mediatore europeo, diritto di petizione, libertà di circolazione e di soggiorno, tutela diplomatica e consolare. Giustizia: diritto a un ricorso effettivo e a un giudice imparziale, presunzione di innocenza e diritti della difesa, principi della legalità e della proporzionalità dei reati e delle pene, diritto di non essere giudicato o punito due volte per lo stesso reato.

http://www.europarl.europa.eu/news/expert/infopress_page/017-14846-344-12-50-902-20071211IPR14801-10-12-2007-2007-true/default_it.htm