«Investire nella difesa è un problema di cultura politica»



Solbiate Olona - Quattro parlamentari della Commissione Difesa della Camera in visita alla Caserma Mara di Solbiate Olona. Il Villaggio Monterosa? Può aspettare
La Caserma Mara di Solbiate Olona, struttura d'eccellenza che ospita il 
Comando del Corpo d'Armata di reazione rapida NATO a guida italiana 
(NRDC-IT), è stata oggi la prima tappa di un tour che porterà la 
Commissione Difesa della Camera a visitare vari centri dell'attività 
militare nel nostro Paese. Più i quattrocento uomini e donne del 
comando, di cui oltre metà impegnati nella Nato Response Force, 
affiancati dal reggimento di supporto logistico per un totale di quasi 
millecinquecento militari con mezzi e strumentazioni moderni e atti 
all'impiego anche in realtà difficili: questo il quadro verificato dai 
rappresentanti della commissione. E la soddisfazione espressa dai 
quattro onorevoli giunti a Solbiate non è stata certo di facciata.
Incontrando la stampa insieme ai colleghi Massimo Nardi (DC per le 
autonomie e Nuovo PSI), Pierfrancesco Gamba (AN) e Francesco Garofani 
(Ulivo), la presidente della commissione Roberta Pinotti (Ulivo) ha 
posto l'accento sul lavoro pregresso svolto dai commissari circa le 
varie missioni militari italiane all'estero. Siamo al momento la terza 
potenza al mondo per numero di uomini sparsi sui teatri operativi, circa 
diecimila fra Bosnia, Kosovo, Libano e Afghanistan, in funzione di 
peacekeepers. «Un ruolo molto apprezzato come ho potuto constatare in 
Afghanistan, dove ho conosciuto il generale Del Vecchio (comandante del 
corpo d'armata con sede a Solbiate) durante il periodo di guida italiana 
della missione ISAF». Per Pinotti «il futuro della difesa è all'interno 
di alleanze», da qui l'importanza di strutture multinazionali come 
quella ospitata presso la Caserma Mara. «Il confine tra sicurezza 
interna ed esterna si fa sempre più labile, ed anche queste strutture di 
intervento rapido contribuiscono al contrasto alle nuove minacce alla 
sicurezza internazionale» osserva la deputata. Se Nardi insiste sulla 
professionalizzazione dell'esercito - portata ad alti livelli proprio 
qui - come chiave di lettura di quanto si va compiendo in ambito 
militare, il lombardo Gamba rileva il cambiamento avvenuto da un 
massiccio esercito di coscritti cocnentrato nel Nordest per parare 
un'ipotetica minaccia sovietica a una forza snella e capace di rapida 
proiezione in ogni angolo del mondo. Come ricorda il generale Del 
Vecchio, dal 1° luglio al 15 gennaio prossimo NRDC-IT è la componente 
terrestre della Nato Response Force, affiancata dalla componente navale 
al momento a guida britannica, con sede a Northwood, e da quella aerea 
al momento a guida turca con sede a Smirne. «Siamo pronti a muovere con 
96 ore di preavviso, anche nel periodo delle ferie» sottolinea Del Vecchio.
C'è un "però" che pesa sul quadro roseo fin qui tratteggiato. Il 
Villaggio Monterosa, che dovrebbe ospitare centinaia di militari in 
alloggi e villette adiacenti la caserma, è ancora sulla carta per 
mancanza di fondi. L'onorevole Pinotti, correttamente, non fa promesse, 
limitandosi a ricordare che il bilancio della Difesa, già non eccelso, 
era stato ridotto dalla Finanziaria 2006, «andando ad incidere su 
manutenzioni ed esercitazioni», mentre quella per il 2007 (la prima del 
governo Prodi) ha innalzato il "peso" sul totale del bilanio dallo 0,86% 
allo 0,94%. «Il nostro è un contesto dove rimane difficile ottenere 
soldi per questo settore; in Italia è un problema di cultura politica 
ottenere il consenso per certi investimenti» cita Pinotti come un dato 
di fatto. «Quando si è insediata la commissione l'anno scorso, la 
partecipazione a progetti internazionali come l'Eurofighter era rimasta 
"scoperta". Nel Dpef appena licenziato dal governo la difesa è citata 
esplicitamente, a differenza del solito: considerando anhe la presenza 
di un avanzo di amministrazione da gestire, ci impegneremo perchè una 
parte sia destinata alla difesa. I problemi delle forze armate sono 
generali, ma può essere che parte di questa cifra arrivi anche per 
progetto del Villaggio Monterosa».
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