Trieste porto nucleare - Per un 2 giugno di pace



Tavola della Pace del F. V. G.                                                      Movimento Umanista
sede di Trieste, via Valdirivo 30                                              www.triesteumanista.org
338 1652364, compax at inwind.it                                                   3477110281

Trieste, 1 giugno 2006

 Trieste porto nucleare
Per un 2 giugno di Pace

Il 19 maggio è partita da Trieste la «Carovana contro la guerra, per il disarmo e la pace» di Nord Est, che assieme ai convogli di Nordovest e Sud partiti da Cameri (Piemonte) dove verranno assemblati gli aerei F-35 e da Sigonella (Sicilia) luogo di speculazioni sull'ampliamento della base militare, confluisce a Roma il 2 giugno per la festa della Repubblica. 
 
Il confronto aperto in quella occasione su Trieste porto militare nucleare, insieme ad attivisti di Aviano e Vicenza ad ecologisti ed esponenti politici, verrà riproposto nell'annuale Festival delle Diversità organizzato dal Movimento umanista, per il 15 giugno alle 17 nel Parco dell'ex Ospedale psichiatrico di S. Giovanni.

Per quella circostanza oltre ad esponenti dei Movimenti di varia estrazione, saranno invitate tutte le Autorità preposte a trattare il problema, che verrà trattato in un ampio ambito intitolato "Per un'Europa libera da armi nucleari e da basi militari a partire dal porto di Trieste".

Dopo anni di attesa è stato comunicato dal Viceprefetto incaricato che i Piani di Protezione civile in caso di incidente nucleare in porto, dovuti per legge e imposti dalla Comunità europea sono finalmente pronti rispondendo alle istanze di sindacati, ecologisti, pacifisti e alla mozione approvata dalla Provincia di Trieste, condivisa nei termini anche dall'attuale sottosegretario alla Protezione civile Ettore Rosato e dal presidente dell'Autorità portuale Claudio Boniciolli.

La cittadinanza, le strutture di protezione civile e i militari italiani conoscono bene i rischi relativi alla presenza del porto petroli (si ricordi il grave attentato del '72 al deposito Siot di Dolina) ma nulla si sa sul rischio portato dal naviglio a propulsione (ed eventuale armamento) nucleare nel golfo di Trieste, coperto finora dal segreto più totale.

Oltre alle Autorità citate saranno invitati il Presidente della Regione, i Sindaci della provincia, il Direttore dell'Azienda sanitaria territoriale e il Console Sloveno a Trieste. Anche il porto di Koper / Capodistria è aperto al naviglio nucleare; una malaugurata ricaduta radioattiva in caso d'incidente sarebbe diffusa su tutto il territorio indipendentemente dalla provenienza come l'esperienza di Chernobyl insegna.

Verrà presentata nel contesto una proposta di legge d'iniziativa popolare volta a dichiarare l'Italia «zona libera da armi nucleari» come già realizzato da Africa e Sudamerica, Canada e Sud Pacifico, Austria e Norvegia, Grecia e Irlanda, Sudest asiatico, Australia e presto probabilmente Estremo oriente. Proposta che sarà portata alla Marcia Perugia-Assisi, all'Onu dei Popoli e all'Onu dei Giovani ad ottobre.

Il nuovo Statuto del Friuli Venezia Giulia afferma il ripudio della guerra come strumento di soluzione delle controversie tra i popoli ed il sostegno ai processi di moratoria delle armi di distruzione di massa. Si auspica che le Autorità locali siano concordi ai vari livelli nel richiedere al Governo di trasformare Trieste in città denuclearizzata.

Sabato 2 giugno contemporaneamente alle manifestazioni previste a Roma in concomitanza alla ridondante parata militare dei Fori imperiali sarà effettuato un volantinaggio per ricordare che il bilancio militare di quest'anno è aumentato del 13 %.
 


------------------------------------------------------
Leggi GRATIS le tue mail con il telefonino i-mode™ di Wind
http://i-mode.wind.it/