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COMUNICATO STAMPA DEL GRUPPO DI LATINA DI AMNESTY INTERNATIONAL
- Subject: COMUNICATO STAMPA DEL GRUPPO DI LATINA DI AMNESTY INTERNATIONAL
- From: "Aldo Palazzese" <a.palazzese at amnesty.it>
- Date: Fri, 1 Jun 2007 10:02:11 +0200
Spetttabili Redazioni, Il Gruppo Italia 229 di Amnesty International è lieta di inviarVI l'allegato Comunicato Stampa per IMMEDIATA PUBBLICAZIONE Per il Gruppo Italia 229 - il Viceresponsabile Palazzese Aldo V. Svezia 13 04100 Latina (LT) Tel/Fax 0773/621309 E - Mails: a.palazzese at tin.it a.palazzese at amnesty.it E' meglio accendere una candela che maledire il buio AL CAFARO E' IN SCENA LA SUPERSTIZIONE, PER SOSTENERE AMNESTY INTERNATIONAL CONTRO IL TRAFFICO ILLEGALE DI ARMI Domenica 3 giugno alle ore 17,30 al Teatro Cafaro di Latina la Compagnia Teatrale "Il Sorriso" metterà in scena "Non è vero ma ci credo", una delle commedie più conosciute e divertenti di Peppino De Filippo. Capolavoro teatrale in tre atti, rappresentato per la prima volta dai fratelli De Filippo (Eduardo, Peppino e Titina) nel 1942, "Non è vero ma ci credo" narra la trama delle disavventure del commendatore Gervasio Savastano, un uomo ossessionato dalla superstizione ed in continuo sfoggio di scongiuri, gesti "scacciaguai" e scelte apotropaiche. Nella sua azienda gli affari non vanno bene, ma un giorno arriva un simpatico giovane, molto preparato, e gobbo: Alberto Sammaria, il quale, proprio perché gobbo, entra subito nelle grazie di Gervasio Savastano. E da questo momento gli affari sembrano di colpo andar bene. Tuttavia, in concomitanza con l'arrivo del giovane, si verificano, quasi per coincidenza, una serie di comiche disavventure nella vita del povero commendatore, che termineranno con un finale a sorpresa ove, smascherate le apparenze, trionferà l'amore. Il costo del biglietto per lo spettacolo è di 10,00 Euro, ed il ricavato andrà devoluto ad Amnesty International. Lo spettacolo fa parte del programma per la raccolta di petizioni in favore della campagna amnestyana "Control Arms", nella quale è impegnato il gruppo degli attivisti locali 229 di Latina. Il commercio delle armi irresponsabile e privo di regole sta alimentando conflitti, gravi violazioni dei diritti umani ed infrazioni del diritto internazionale umanitario, destabilizzando paesi e regioni e mettendo a rischio lo sviluppo sostenibile. Da diversi anni le Organizzazioni non governative (Ong) di tutto il mondo costantemente lanciano moniti sull'impatto devastante dei trasferimenti di armi fuori controllo e tra il 1998 ed il 2001, con l'aiuto di alcuni avvocati del Cambridge University's Lauterpacht Centre, hanno lanciato una campagna per un Trattato globale basato sul diritto internazionale, sollecitando gli Stati ad adottare un approccio globale per regolare i trasferimenti internazionali di armi, da cui possa scaturire uno strumento internazionale efficace e legalmente vincolante, all'insegna della cooperazione ed in ossequio ai principi del diritto internazionale. Nell'ottobre 2003, Amnesty International, Oxfam e IANSA (la Rete internazionale d'azione sulle armi leggere) hanno unito le loro forze per lanciare l'odierna campagna Control Arms, con l'obiettivo di ottenere l'ATT (Arms Trade Treaty), il Trattato sul commercio delle armi. Sulla scorta di tale assiduo impegno, lo scorso 6 dicembre 2006, 153 Stati membri dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite hanno preso una decisione epocale, votando a larghissima maggioranza a favore di una risoluzione la cui attuazione porterà all'adozione di un Trattato sul commercio delle armi (ATT) legalmente vincolante, destinato ad assicurare un controllo efficace e completo sui trasferimenti internazionali di armi convenzionali. Il Governo italiano ha manifestato il suo impegno e il suo interesse riguardo lo sviluppo del Trattato, anche attraverso la sua candidatura a far parte del Gruppo di Esperti che sarà chiamato a porre le basi del futuro Trattato e a riferirne nel corso della prossima sessione dell'Assemblea Generale nel 2008. L'ATT dovrà contemplare il diritto all'autodifesa degli Stati, come garantito dall'articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite, e riconoscere il diritto di tutti gli Stati ad acquistare armi legittimamente per autodifesa e necessità di sicurezza in accordo con gli standard e le norme internazionali. L'ATT dovrà anche riflettere gli obblighi derivanti dalla Carta delle Nazioni Unite circa la promozione e il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali, compresi i diritti civili, politici, economici, sociali e culturali, che sono allo stesso modo necessari per garantire uno sviluppo sostenibile. Il ruolo della campagna Control Arms, nell'attuale fase, è di portare la società civile e l'opinione pubblica all'interno di questo processo, promovendo l'idea e la convinzione che i pareri degli Stati debbano basarsi sulla vita reale e sull'esperienza delle persone che subiscono gli effetti delle armi convenzionali, comprese le armi leggere. A tal fine la campagna Control Arms sta conducendo una c.d. Consultazione popolare (People's Consultation) a livello locale, nazionale e globale, che procede di pari passo con le consultazioni del Segretario generale delle Nazioni Unite, per assicurare che l'opinione delle persone comuni, e non solo quella dei politici, sia tenuta in considerazione durante l'elaborazione dell'ATT. Questo è stato il motivo principale delle recentissimi Giornate amnestyane dell'Attivismo tenutesi nei giorni del 26 e 27 maggio scorsi. Ricordiamo che il Gruppo di Latina è alla ricerca di nuovi soci, nuovi membri che contribuiscano con la loro opera a fare in modo che anche a Latina Amnesty possa proseguire nella lotta per i diritti umani: per quanti fossero interessati, ricordiamo che il Gruppo si riunisce ogni sabato alle ore 16 presso la Parrocchia di San Luca in via P.L.da Palestrina (zona Q5) e che, per maggiori informazioni, è possibile visitare il sito web http://amnesty.panservice.it . Latina, 30.5.2007 FINE DEL COMUNICATO Riservato alla redazione: Per ulteriori informazioni 347/6130418 e-mail: e.raimondi@amnesty,it
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