Re: PROPOSTA URGENTE a quanti lottano contro le basi della guerra



Se si dovesse approdare a questo incontro, vorrei  poter far "parlare",
Maria Magdalena Perez Vieda dell'Honduras, che ho conosciuto solo due
giorni fa in forma privata.
Donne che lottano per la loro terra, per seminare dove le "macchine" 
delle multinazionali rivoltano e trivellano alla ricerca di ben altri
prodotti sotterranei e "spariscono" le  coltivatrici della vita e i
loro compagni. Maria Magdalena, potrebbe essere ancora in quel periodo
in Italia.
Doriana

In data 8/4/2007, "Marcao (by way of Carlo Gubitosa"
<c.gubitosa at peacelink.it)> ha scritto:

>
>PROPOSTA a quanti lottano per <?xml:namespace 
>prefix = o ns = "urn:schemas-microsoft-com:office:office" />
>
>Gettare le Basi militari fuori dall'Italia, fuori dalla Storia
>
>
>
>In Italia, nei giorni 7/8 luglio, sarà presente 
>una delegazione internazionale per partecipare, 
>su invito di una radio veneta,  a una tavola 
>rotonda sulla lotta in corso a livello planetario 
>contro le basi militari. Gli organizzatori 
>intendono mettere in luce l’apporto delle donne 
>alla lotta e il ruolo fondamentale delle 
>associazioni di base. L’invito prevede:
>
>VIEQUES, (Wanda Colòn Cortés e Nilda Medina, due 
>protagoniste della lotta vittoriosa contro la US 
>Navy); FILIPPINE, (Corazòn Valdez impegnata nelle 
>lotte dal basso, Herbert Docena, coordinatore e 
>anima della rete mondiale No US Bases, Walden 
>Bello, persona ben nota ai vari comitati 
>italiani); ECUADOR, (Anabel Estrella, 
>coordinatrice dell’organizzazione della 
>Conferenza Internazionale contro le basi militari 
>che si è svolta a Quito il 4-8 marzo scorso). 
>Finanze permettendo, si sta valutando anche 
>l’invito ad un rappresentante delle lotte in 
>GIAPPONE (i vari comitati sono tutti 
>superorganizzati efficientissimi, una miniera d’informazioni).
>
>In Sardegna, dal 9/10 luglio, programmiamo di 
>avere come ospite la delegazione per uno 
>stage-camping o “micro” convegno mondiale. 
>Sollecitiamo la partecipazione di persone, 
>associazioni, organizzazioni, comitati impegnati, 
>in Italia e nel mondo, nella lotta contro la 
>guerra e le basi della guerra. Però, sarebbe 
>imperdonabile sfruttare solo in parte l’occasione 
>irripetibile concentrando le iniziative in Veneto 
>e Sardegna. La delegazione internazionale è 
>pienamente disponibile ad un  tour de force nella 
>penisola (pensiamo a Pisa/Camp Darby, Bologna, 
>Roma ecc), Liliana Boranga, la persona che ha 
>ideato e organizza il dibattito e la trasferta internazionale, concorda.
>
>
>
>Le realtà che intendono cogliere l’occasione per 
>promuovere dibattiti e iniziative nelle varie località DEVONO:
>
>Decidere in tempi brevissimi. L’organizzazione 
>della tavola rotonda deve acquistare quanto prima 
>i biglietti aerei per contenere le spese e urge 
>fissare la data di rientro. Il mese di agosto è 
>inagibile per via dell'aumento vertiginoso delle tariffe aerre
>
>Prevedere un contributo finanziario 
>all’organizzazione per ammortizzare un po’ di 
>spese. I costi di trasferimento e di ospitalità 
>in Italia, ovviamente, sono a carico dei comitati locali.
>
>Problemi operativi:
>
>Qualcuno della rete vialebasi (al momento, a 
>quanto so, l’unica rete tematica esistente in 
>Italia) dovrebbe farsi carico di coordinare le 
>date, razionalizzare gli spostamenti ecc.ecc. Si 
>può aprire una pagina nel sito web?). In attesa 
>di sostituzione in tempi rapidi, il comitato 
>sardo Gettiamo le Basi si assume il compito 
>PROVVISORIO di raccogliere “prenotazioni” e 
>coordinare il calendario. Il mese di agosto è 
>inagibile a causa dell’aumento del prezzo dei voli.
>
>
>
>Comitato sardo Gettiamo le Basi
>
>Per il comitato: Mariella Cao caomar at tiscali.it
>
>Tel 070823498---3386132753
>
>
>
>PS:  La delegazione internazionale che sarà in 
>Italia non può esprimere tutte le realtà di lotta 
>sparse nel pianeta (dal Paraguay al Canada, 
>dall’Australia all’Africa ). La selezione 
>dolorosa, imposta da evidenti ostacoli 
>finanziari, taglia fuori la realtà molto 
>interessante rappresentata da Cuba. Il Movimento 
>per la Pace cubano, ha convocato e organizzato 
>nel novembre 2005 una conferenza internazionale 
>contro le basi militari dove ha preso corpo la 
>conferenza internazionale che si è svolta in 
>Ecuador lo scorso marzo. Sarebbe bello se i tanti 
>amici di Cuba, le organizzazioni amiche, potenti 
>e finanziariamente “solide”- ad esempio Arci, 
>Rifondazione- si facessero carico d’integrare i 
>cubani nel tour in Italia coprendo almeno il 
>costo di un biglietto aereo. I cubani sono 
>disponibili ad essere sfruttati all’infinito 
>nell’ambito delle manifestazioni di norma 
>previste nei mesi estivi dai vari circoli di 
>Rifondazione e Arci. Decisamente sarebbe una 
>presenza di maggiore prestigio di quella di uno 
>dei tanti gruppi musicali e in fondo, forse, anche meno dispendiosa
>
>
>
>
>--
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