PROPOSTA URGENTE a quanti lottano contro le basi della guerra




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Gettare le Basi militari fuori dall'Italia, fuori dalla Storia



In Italia, nei giorni 7/8 luglio, sarà presente una delegazione internazionale per partecipare, su invito di una radio veneta, a una tavola rotonda sulla lotta in corso a livello planetario contro le basi militari. Gli organizzatori intendono mettere in luce l’apporto delle donne alla lotta e il ruolo fondamentale delle associazioni di base. L’invito prevede:

VIEQUES, (Wanda Colòn Cortés e Nilda Medina, due protagoniste della lotta vittoriosa contro la US Navy); FILIPPINE, (Corazòn Valdez impegnata nelle lotte dal basso, Herbert Docena, coordinatore e anima della rete mondiale No US Bases, Walden Bello, persona ben nota ai vari comitati italiani); ECUADOR, (Anabel Estrella, coordinatrice dell’organizzazione della Conferenza Internazionale contro le basi militari che si è svolta a Quito il 4-8 marzo scorso). Finanze permettendo, si sta valutando anche l’invito ad un rappresentante delle lotte in GIAPPONE (i vari comitati sono tutti superorganizzati efficientissimi, una miniera d’informazioni).

In Sardegna, dal 9/10 luglio, programmiamo di avere come ospite la delegazione per uno stage-camping o “micro” convegno mondiale. Sollecitiamo la partecipazione di persone, associazioni, organizzazioni, comitati impegnati, in Italia e nel mondo, nella lotta contro la guerra e le basi della guerra. Però, sarebbe imperdonabile sfruttare solo in parte l’occasione irripetibile concentrando le iniziative in Veneto e Sardegna. La delegazione internazionale è pienamente disponibile ad un tour de force nella penisola (pensiamo a Pisa/Camp Darby, Bologna, Roma ecc), Liliana Boranga, la persona che ha ideato e organizza il dibattito e la trasferta internazionale, concorda.



Le realtà che intendono cogliere l’occasione per promuovere dibattiti e iniziative nelle varie località DEVONO:

Decidere in tempi brevissimi. L’organizzazione della tavola rotonda deve acquistare quanto prima i biglietti aerei per contenere le spese e urge fissare la data di rientro. Il mese di agosto è inagibile per via dell'aumento vertiginoso delle tariffe aerre

Prevedere un contributo finanziario all’organizzazione per ammortizzare un po’ di spese. I costi di trasferimento e di ospitalità in Italia, ovviamente, sono a carico dei comitati locali.

Problemi operativi:

Qualcuno della rete vialebasi (al momento, a quanto so, l’unica rete tematica esistente in Italia) dovrebbe farsi carico di coordinare le date, razionalizzare gli spostamenti ecc.ecc. Si può aprire una pagina nel sito web?). In attesa di sostituzione in tempi rapidi, il comitato sardo Gettiamo le Basi si assume il compito PROVVISORIO di raccogliere “prenotazioni” e coordinare il calendario. Il mese di agosto è inagibile a causa dell’aumento del prezzo dei voli.



Comitato sardo Gettiamo le Basi

Per il comitato: Mariella Cao caomar at tiscali.it

Tel 070823498---3386132753



PS: La delegazione internazionale che sarà in Italia non può esprimere tutte le realtà di lotta sparse nel pianeta (dal Paraguay al Canada, dall’Australia all’Africa ). La selezione dolorosa, imposta da evidenti ostacoli finanziari, taglia fuori la realtà molto interessante rappresentata da Cuba. Il Movimento per la Pace cubano, ha convocato e organizzato nel novembre 2005 una conferenza internazionale contro le basi militari dove ha preso corpo la conferenza internazionale che si è svolta in Ecuador lo scorso marzo. Sarebbe bello se i tanti amici di Cuba, le organizzazioni amiche, potenti e finanziariamente “solide”- ad esempio Arci, Rifondazione- si facessero carico d’integrare i cubani nel tour in Italia coprendo almeno il costo di un biglietto aereo. I cubani sono disponibili ad essere sfruttati all’infinito nell’ambito delle manifestazioni di norma previste nei mesi estivi dai vari circoli di Rifondazione e Arci. Decisamente sarebbe una presenza di maggiore prestigio di quella di uno dei tanti gruppi musicali e in fondo, forse, anche meno dispendiosa