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Re: Sperando di fare cosa gradita
- Subject: Re: Sperando di fare cosa gradita
- From: "Giano. Pace Ambiente Problemi globali" <redazionegiano at fastwebnet.it>
- Date: Thu, 15 Mar 2007 10:28:38 +0100
Caro Giorgio, il numero di "Giano" con il tuo articolo esce oggi. Ancora grazie. Il prossimo numero è in preparazione, e una tua nuova collaborazione sarebbe graditissima. Luigi Cortesi ------------------------------------------------------------- Giano. Pace ambiente problemi globali Rivista quadrimestrale interdisciplinare via Fregene, 10, 00183 Roma Tel-fax 06/70491513 e-mail: redazionegiano at fastwebnet.it pagina web: http://www.odradek.it/giano ----- Original Message ----- From: "Giorgio Nebbia" <nebbia at quipo.it> To: <disarmo at peacelink.it> Sent: Thursday, March 15, 2007 8:41 AM Subject: Sperando di fare cosa gradita > Giano, n. 55, 2007 > > > > Un’iniziativa di ex-governanti statunitensi e sovietici per il disarmo > nucleare totale > > > > Giorgio Nebbia nebbia at quipo.it > > > > Il 4 e il 31 gennaio 2007 sono apparse, sul “Wall Street Journal”, il > prestigioso quotidiano economico americano, due “lettere” che sostengono la > necessità di procedere al più presto al disarmo nucleare totale mondiale. > Tali lettere non sono firmate da ecologisti o pacifisti, ma da Henry > Kissinger e altri esponenti statunitensi, sia repubblicani, sia democratici, > e da Michail Gorbaciov, ex segretario generale dell’ex-Unione sovietica, > cioè da persone che hanno coperto alte responsabilità per fare dei > rispettivi paesi le due più grandi potenze nucleari. L’urgenza dell’ ione --- sollecitata pochi mesi dopo la pubblicazione, nel giugno 2006, del > rapporto di Hans Blix, “Le armi del terrore”, e poche settimane dopo l’ appello > lanciato proprio a Roma, nel novembre 2006, dai premi Nobel per la pace --- > è confermata dal fatto che, nel frattempo, il 18 gennaio 2007 l’ associazione > degli scienziati atomici ha deciso di far passare da sette a cinque minuti a > mezzanotte la lancetta dell’”orologio dell’olocausto” nucleare (pubblicato > nella copertina della loro rivista “The Bulletin of the Atomic Scientists”), > a ulteriore monito dell’avvicinarsi del pericolo planetario. > > > > Per mezzo secolo la politica internazionale è stata dominata dalla > contrapposizione fra l’impero statunitense capitalistico e l’impero > sovietico comunista; l’uno non avrebbe aggredito l’altro sapendo che l’ altro > possedeva armi nucleari così potenti da cancellare il primo (e l’intera > umanità) dalla superficie della Terra. Secondo questa filosofia della > “deterrenza” dal 1945 in avanti Stati Uniti e Unione Sovietica hanno > costruito, e hanno fatto sapere di possedere, e hanno fatto esplodere, per > prova, nell’aria e nel sottosuolo, armi nucleari sempre più potenti. E’ > stato “facile”, mobilitando scienziati, industrie e tantissimi soldi, > arrivare a fabbricare centinaia di bombe nucleari con una potenza > distruttiva di milioni di tonnellate di tritolo, mille volte più potenti di > quella di Hiroshima, capaci di cancellare la vita, non solo umana, dalla > faccia della Terra. > > > > Nel dicembre 1989 dall’Unione Sovietica nacque uno stato nuovo, l’attuale > Russia, un grande impero territoriale e industriale democratico che non > rappresenta più una minaccia per gli Stati Uniti. Anzi i due imperi, > americano e russo, hanno affrontato insieme, da alleati, altre sfide > planetarie come la necessità di assicurarsi stabili rifornimenti di > petrolio, il sangue che tiene in vita le macchine, le fabbriche, le case; la > necessità di far fronte ai mutamenti climatici provocati dall’inquinamento > atmosferico planetario, di far fronte alla concorrenza dei prodotti agricoli > e delle merci industriali provenienti da grandi popolosi paesi come la Cina > e l’India, di fare i conti con un terzo impero, quello europeo, il cui > potere economico e culturale non può essere contrastato con le armi e tanto > meno con le bombe atomiche. Gli autori delle lettere pubblicate dal giornale > americano --- nelle stesse settimane in cui le lancette dell’ “orologio dell’olocausto > nucleare” si sono ancora più avvicinate alla mezzanotte --- dicono a chiare > lettere che la filosofia della deterrenza non ha più senso, e che il nuovo > grande pericolo planetario è rappresentato dal terrorismo. > > > > Piccoli gruppi, ben determinati da motivi religiosi, da contese > territoriali, da desiderio di vendetta per qualche vero o presunto torto, > per la miseria a cui sono costretti, possono, con mezzi relativamente > modesti ma dagli effetti terribili, paralizzare interi paesi e, soprattutto, > possono gettare nella paura, nel “terrore” appunto, gli animi di un miliardo > di persone. Si tratta, lo abbiamo ben visto, di gruppi senza volto che non > si possono fermare lanciando delle bombe atomiche: e del resto contro chi ? > Al contrario, la presenza e la circolazione di materiali nucleari > radioattivi militari si prestano ad attentati (o alla tentazione di > attentati) terroristici ancora più devastanti di quelli finora conosciuti, > senza rischi di ritorsioni proprio perché il terrorismo non ha un volto e > una sede. > > > > La ferma richiesta di un divieto totale e urgente delle armi nucleari è > motivata anche dall’insuccesso del Trattato di non proliferazione delle armi > nucleari (TNP), redatto nel 1968 e firmato e ratificato da quasi tutti i > paesi, secondo il quale nessuno dovrebbe avere bombe atomiche al di fuori > delle cinque potenze che ne erano dotate nel 1967: Stati Uniti, Russia, > Francia, Regno Unito e Cina, che sono poi i cinque vincitori della seconda > guerra mondiale e che sono anche i membri permanenti, con diritto di veto, > del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Nonostante tale trattato, > nel corso degli anni Israele, e poi India, Pakistan e Corea del Nord sono > stati capaci di dotarsi di bombe atomiche; altri paesi sanno di potersene > procurare o fabbricare una. Chi vuole dotarsi di armi atomiche ha buon > gioco --- si fa per dire --- sostenendo che le potenze nucleari “ufficiali” > non possono vietare ad altri il possesso di quelle bombe nucleari che esse > possiedono, a migliaia negli arsenali e centinaia pronte al lancio contro un > ipotetico nemico. Il disarmo nucleare totale non è un’utopia, ma anzi è > espressamente previsto come obbligo internazionale dall’articolo VI del TNP; > tale obbligo non è mai stato finora rispettato, sempre con la motivazione > che il possesso di bombe da parte di alcune poche potenze scoraggia le > altre. Inoltre la sentenza dell’8 luglio 1996 della Corte Internazionale di > Giustizia dell’Aja ha riconosciuto che l’uso e la stessa minaccia dell’uso > delle armi nucleari sono illegali secondo il diritto internazionale; “Giano” > (si veda per esempio il n. 6 del 1994) sostenne tale processo a suo tempo > con articoli e appelli. > > > > E’ tecnicamente possibile far cessare la fabbricazione di bombe nucleari e > smantellare quelle esistenti, come chiedono accoratamente le due ”lettere” > citate all’inizio ? Si, è possibile. Vari accordi internazionali hanno pur > portato al divieto della produzione delle armi chimiche, di quelle > batteriologiche, delle mine antiuomo e imposto l’obbligo della distruzione > di quelle esistenti. Le procedure per la distruzione delle armi nucleari > esistenti sono note. La fine delle spese finora fatte per tenere in vita il > terrore nucleare, “terrore” anch’esso, libererebbe enormi quantità di denaro > che potrebbe finalmente essere investito per sradicare le radici della > violenza internazionale: l’ignoranza, l’intolleranza, la non conoscenza > degli altri, la miseria tanto più offensiva quando è confrontata con l’ opulenza > di una minoranza dei terrestri, lo sfruttamento delle risorse naturali che > non lascia niente ai paesi in cui tali risorse si trovano, l’inquinamento > che provoca i mutamenti climatici che allagano e desertificano di più le > terre dei più poveri. > > > > Il successo dell’iniziativa per l’eliminazione delle bombe nucleari richiede > una grande mobilitazione popolare, una ferma pressione sui governi dei > paesi, nucleari e non nucleari, perché promuovano e sostengano, alle Nazioni > Unite, con coraggio e lungimiranza, tale iniziativa. > > > ___________________________________________________________________ > Quipo Free Internet - 2 email, 150 Mb di spazio web e molto di pi. > ADSL, Hardware & Software Online Store > > -- > Mailing list Disarmo dell'associazione PeaceLink. > Per ISCRIZIONI/CANCELLAZIONI: http://www.peacelink.it/mailing_admin.html > Archivio messaggi: http://www.peacelink.it/webgate/disarmo/maillist.html > Area tematica collegata: http://italy.peacelink.org/disarmo/index.html > Si sottintende l'accettazione della Policy Generale: > http://www.peacelink.it/associazione/html/policy_generale.html > > > > -- > No virus found in this incoming message. > Checked by AVG Free Edition. > Version: 7.5.446 / Virus Database: 268.18.11/722 - Release Date: 14/03/2007 15.38 > >
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