OPPORSI



Roma, 16 gennaio 2007
"Sto per comunicare all'ambasciatore statunitense che il governo
italiano non si oppone alla decisione presa dal governo precedente e dal
Comune di Vicenza a che venga ampliata la base militare" di Vicenza. Lo
ha annunciato il presidente del Consiglio Romano Prodi questa sera da
Bucarest. Sulla questione l'esecutivo però resta diviso. Il
Coordinamento dei Comitati dei Cittadini, contrario al progetto, chiede
un pronunciamento netto e incalza il Governo.
Dall'opposizione, il leader della casa delle libertà Berlusconi
commenta: i patti internazionali vanno rispettati.
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Se ho capito bene la maggioranza non si oppone, l'opposizione non si
oppone, la minoranza delle minoranze che si oppone è di fatto nella
maggioranza che non si oppone.
Questo è il panorama istituzionale, i delegati del popolo italiano,
quello pacifico e pacifista, contro la guerra, il nucleare, la
distruzione dell'ambiente, il precariato, che non si oppongono.
Ma opporsi significa porsi contro, con argomenti e fatti, significa
resistere, contraddire.
Ecco appunto, chi? Quì i governi amici si intrecciano in un nodo
indissolubile con quelli nemici.
Allora si incalza il governo, allora si chiede, ci si appella...
Non basta. Sono contro la  guerra, sono per il disarmo totale, mi oppongo
a tutte le logiche che uccidono la natura e l'uomo. Resisto,scrivo, mi
butto a terra, mi oppongo, si sono pronta  senza se e ma: ma io da sola?
Non chiediamo *il permesso di opporci* a nessuno, prendiamocelo.
Consapevole che questa lotta sarà  lunga, che la rabbia è ancora modesta,
che noi non "copiamo" nessun vicino europeo, che la misura non è
colma, che forse non sarà domani...comunque propongo:
la *nostra* opposizione deve irrompere presto, è già molto molto tardi.

Doriana Goracci