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Iraq. Rai News 24, video inedito della "battaglia dei ponti" a Nassiriya
- Subject: Iraq. Rai News 24, video inedito della "battaglia dei ponti" a Nassiriya
- From: rossana <rossana at comodinoposta.org>
- Date: Fri, 09 Dec 2005 00:05:08 +0100
Nassiriya, 8 dicembre 2005"Una giornata di guerra". Questo il titolo del documentario inedito trasmesso oggi da Rai News 24. Sono immagini dell'agosto 2004 quando a Nassiriya ci fu la cosiddetta "battaglia dei ponti".
Il video inedito mostra i combattimenti sostenuti dal contingente militare italiano per il controllo dei ponti che congiungono le due sponde della città irachena.
Le immagini della telecamera e le voci dei militari italiani testimoniano in presa diretta alcune fasi del combattimento, come il lancio di un missile terra-terra e il tentativo di stanare un cecchino che sparava contro i soldati italiani.
http://www.rainews24.rai.it/Notizia.asp?NewsID=58480 Rainews 24 ha trovato le immagini dello scontro a fuoco dell'agosto del 2004. E Mediaset censura il filmato Nassiriya, la battaglia del ponte Il video degli italiani che sparano Le urla, l'incessante rumore degli spari, ma anche la disorganizzazione e le armi che s'inceppano: "Annichiliscilo, Luca, annichiliscilo"ROMA - Agosto 2004, la battaglia del ponte di Nassiriya. E' il terzo scontro tra i militari italiani e i ribelli ed è ormai guerra vera e propria. A oltre un anno di distanza, RaiNews 24, la stessa tv satellitare che ha portato all'attenzione internazionale il caso del fosforo usato dagli americani a Falluja, ha mandato in onda oggi un lungo video inedito che mostra diversi momenti di quella battaglia. Repubblica.it lo ripropone (diviso in due parti) sul web. Il servizio è di nuovo opera di Sigfrido Ranucci, il giornalista che ha scovato la vicenda del fosforo.
Non sono immagini sanguinose, ma decisamente impressionanti perché raccontano (soprattutto con i suoni e le voci) lo svolgersi dei combattimenti. Il sottofondo sono le esplosioni dei proiettili di grosso calibro, le scariche secche delle mitragliatrici e delle armi leggere, il "wooosh" del missile "Milan" che parte e colpisce una postazione irachena quasi invisibile oltre il fiume. Sopra, sulle immagini delle nuvolette di fumo e dei feriti iracheni che si muovono in lontananza, le voci dei militari italiani, preoccupate, eccitate, arrabbiate come è logico che sia in battaglia.
Si spara e si colpisce. Si vede il "nemico" cadere ferito e si urla "Annichiliscilo, Luca... Porco zio... annichiliscilo". Ma si urla e si grida anche (e molto) per cercare di scambiarsi informazioni, per capire dove sono appostati i nemici e dove gli amici, per evitare di spararsi addosso a vicenda... Si impreca perché le armi, in particolare la mitragliatrice Browning s'inceppa e non spara... Si sentono ufficiali e sottufficiali che invitano a non sprecare munizioni...
I militari italiani che combattono sono carabinieri paracadutisti del Tuscania e i bersaglieri della seconda brigata mobile. Le riprese sono state fatte dagli stessi uomini dell'Arma in quattro fasi: alba, mattina, pomeriggio e notte.
Questa volta, lo "scoop" non sta nella denuncia come nel caso del fosforo. Anzi, qui non c'è quasi denuncia. I fatti, sostanzialmente, sono noti. Ma c'è la guerra: guerra vera con morti e feriti, guerra moderna ma organizzata così così, con le armi che non sparano, le comunicazioni che funzionano male, la paura di spararsi addosso a vicenda. La stessa guerra che in Iraq hanno combattuto e combattono americani e inglesi con perdite rilevanti da "fuoco amico" e tutta l'approssimazione dimostrata nel caso Calipari. La guerra degli italiani mandati a tenere la pace a Nassiriya.
E sulla vicenda esplode anche un caso televisivo. Il video infatti avrebbe dovuto essere trasmesso nella puntata di questa sera della Iene, su Italia1, ma all'ultimo momento Mediaset ha deciso di bloccare la messa in onda. Il perché, è scritto in un comunicato: secondo l'azienda si tratta "di immagini molto confuse dei nostri soldati sotto attacco, commentate da un rappresentante di un'organizzazione denominata Osservatorio militare difesa in modo non conforme agli standard giornalistici dell'azienda, che danno una rappresentazione della presenza in Iraq dei militari italiani lontana dalla realtà di ogni giorno". Una motivazione che non scaccia il sospetto di censura politica.
(8 dicembre 2005) http://www.repubblica.it/2005/l/sezioni/esteri/iraq73/battnassi/battnassi.html
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