maretta fra maggioranza e opposizione in consiglio comunale sulla base delal maddalena



dalla nuova  gallura del 22\10\2005

«Pensiamo solo al bene della comunità»
La Maddalena, sulla lettera di Comiti a Prodi il vicesindaco Michele Secci
replica a Filigheddu (Ds)
LA MADDALENA. Politica legata agli interessi dei maddalenini, punto e basta.
Michele Secci, vicesindaco e assessore alla Sanità, non accetta di essere
considerato un sostenitore della presenza americana nell'arcipelago. Nel
rispondere alle dichiarazioni di Stefano Filigheddu, Secci chiarisce che
nella sua campagna elettorale ha cercato di tutelare la comunità «dal punto
di vista sanitario - spiega - in caso di inquinamento nucleare, dal rischio
di attentati e soprattutto nella difesa dei posti di lavoro.
«Fino a oggi - aggiunge il vicesindaco - la presenza americana non ha dato
i riscontri economici che qualcuno attendeva. Anzi, ultimamente la
situazione è persino peggiorata». Secci ribadisce con forza di non avere
affrontato la questione Us Navy, durante la campagna elettorale, nei termini
enunciati da Filigheddu. «Soprattutto - spiega - non mi sono mai espresso a
favore di un possibile ampliamento della base anzi secondo il mio punto di
vista questo non dovrebbe avvenire: rappresenterebbe un impedimento alle
possibilità di crescita economica della Maddalena in altri settori». La
posizione della maggioranza sarà manifestata in occasione della seduta del
consiglio comunale dedicata all'argomento, richiesta dalle sinistre.
«Andremo avanti con coerenza - dice Michele Secci - nella linea intrapresa
dall'inizio della campagna elettorale. Il pensiero sulla presenza della base
è stato uno dei punti cardine del programma, ora non stiamo assolutamente
cambiando le carte in tavola. E a Filigheddu dico anche che gli appellativi
come compagno o camerata sono anacronistici, a meno che quelli che li usano
non siano legati ancora al 1968. A noi non interessano nè il comunismo nè il
fascismo, ci sta cuore solo il benessere della comunità isolana. La nostra è
una lista civica: l'elettorato ci ha scelto perché siamo fuori dai partiti e
operiamo soltanto in un'unica direzione: mettere al riparo la popolazione da
ogni genere di rischio, in testa quello di tipo sanitario. Se la presenza
americana rappresenta un pericolo allora sì, lo ripeto: sono contrario alla
base».
Andrea Nieddu

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dalla  nuova  Gallura del  23\10\2205

La replica dei consiglieri Gallinaro, Bargone e Viviani
«Filigheddu non dice la verità»

LA MADDALENA. «Quelle di Stefano Filigheddu sono accuse ingiuste». Non
stanno in silenzio i tre consiglieri comunali di maggioranza Nicola
Gallinaro, Andrea Bargone e Enzo Viviani, indicati da Filigheddu tra i
favorevoli "all'ampliamento della base nucleare". «Contestiamo l'infondatezza delle dichiarazioni - dicono - e il modo usato per controbattere a un'iniziativa
politico-amministrativa del sindaco seria e responsabile, contrapponendo una
valanga di bugie nei confronti di noi consiglieri della maggioranza». I tre,
nel rivendicare in virtù del mandato popolare che gli elettori gli hanno
attribuito, la piena legittimazione a governare la città nel rispetto degli
impegni programmatici sottoscritti in campagna elettorale, dicono di non
avere «mai barattato la presenza americana in cambio di maggiori benefici
economici. E non riconosciamo a Filigheddu il ruolo di bacchettatore dei
comportamenti politici altrui, visto il "rumorosissimo silenzio" da lui
adottato durante il quinquennio di amministrazione Birardi, proprio in
merito al problema della presenza militare alla Maddalena». I tre ritengono
inoltre che «il linguaggio e le ridicole argomentazioni addotte siano
espressione di una difficoltà politica, in sede locale, frutto di una totale
mancanza di elaborazione e proposta programmatica già pesantemente
evidenziata nella sconfitta elettorale alle ultime elezioni comunali».
Concludono consigliando a Filigheddu «di dimettersi da tutte le cariche,
invece di ergersi a tutore dell'etica». (a.n.)








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