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Guerra: due regali per l'Oto Melara
- Subject: Guerra: due regali per l'Oto Melara
- From: antonio bruno <bruno at aleph.it> (by way of Alessandro Marescotti <a.marescotti at peacelink.it>)
- Date: Fri, 03 Jun 2005 22:47:00 +0200
secolo xix Oto, due "regali" per i cent'anni Compie un secolo l'azienda di Finmeccanica leader mondiale nella tecnologia militare. Manifestazioni e mostre per l'anniversario L'esordio dell'hi-tech (oltre ai cannoni) sulle fregate italo-francesi Il progetto "Vulcano" per il munizionamento intelligente d'ultima generazione La Spezia L'Oto Melara, azienda leader per la tecnologia e la ricerca nel settore della Difesa, compie i suoi primi cent'anni e li celebra con un fatturato in continua crescita. Il 2004 è stato chiuso con 345 milioni di fatturato, pari a un aumento del 4% rispetto all'esercizio dell'anno precedente. Il portafoglio degli ordini, che arrivano da tutto il mondo, è"gonfio" di 1.170 milioni. Forte di questi numeri, Oto Melara, fiore all'occhiello del settore Difesa di Finmeccanica, con 1.344 dipendenti tra gli stabilimenti della Spezia (1.080) e di Brescia (264), per tagliare il "traguardo" di un secolo di attività, ha varato una serie di iniziative che coinvolgono, da protagonista, la "sua" città. L'Oto, infatti, si è insediata alla Spezia nel 1905, radicandosi nel tessuto sociale ed economico di un intero territorio, diventando elemento integrante dell'Arsenale militare e del cantiere navale del Muggiano. La mostra "La città in divenire: il territorio spezzino dal XIX secolo, immagini e carte"è stata organizzata dall'Oto, in collaborazione con l'associazione Museo della Melara, l'Istituto geografico militare e l'Istituzione culturale del Comune, proprio per sottolineare questo antico e profondo rapporto. A dare il via alle celebrazioni del centenario è stato l'amministratore delegato di Finmeccanica. già numero uno della fabbrica spezzina (più di dieci anni fa), Pierfrancesco Guarguaglini, che, all'inizio del mese, ha visitato lo stabilimento guidato da Carlo Alberto Iardella. Dopo il periodo difficile, seguito al crac Efim, che risale ai primi anni Novanta, Oto Melara ha riguadagnato prestigio e autorevolezza sui mercati internazionali, confermandosi leader nella produzione di cannoni navali di piccolo e di medio calibro, con struttura di ricerca e di sviluppo dalle munizioni navali ai sistemi antiaerei. I prodotti, di alta tecnologia, sono stati venduti in oltre cinquanta Paesi di tutto il mondo. Oggi lo stabilimento è impegnato nella realizzazione di diversi progetti che spaziano dalla costruzione del cannone navale da 76/62 millimetri, alla sviluppo del nuovo munizionamento intelligente "Davide", in campo navale, e "Vulcano", nel settore terrestre. In particolare, il "Davide"è un cannone da 76 millimetri per la difesa anti missile delle navi, capace di sparare una munizione guidata e quindi di correggerne la rotta anche in volo indirizzandola sull'obiettivo. La tecnologia targata Oto sarà montata per la prima volta sulle fregate multimissione italiane del programma italo-francese Fremm, a partire dal 2008. Sempre alle Fremm saranno destinati 6 cannoni navali da 127 millimetri, almeno 20 mitragliere da 25 millimetri, 10 sistemi anti-missile e 32 cannoni da 76 millimetri. L'altro programma, il "Vulcano", è un munizionamento intelligente, guidato e autoguidato, che permette interventi di precisione a distanze nell'ordine dei cento chilometri. Continua, inoltre, la produzione del veicolo corazzato Dardo, in fornitura all'esercito italiano, e quella delle torri Hitfist da 30 millimetri per le forze armate polacche. Tecnologie d'avanguardia "made in La Spezia" saliranno anche a bordo della Cavour, la prima portaerei italiana varata a Riva Trigoso il 20 luglio scorso. L'acronimo Oto riprende le iniziali delle tre aziende - Odero, Terni, Orlando - che si consorziarono nel 1905 per dare origine al nuovo insediamento industriale nella piana di Melara, nel versante orientale della città. L'iniziativa venne assunta dalla Terni, in collaborazione con l'inglese Vickers Sons & Maxim. Insieme diedero vita alla Vickers-Terni, "Società italiana di artiglierie e armamenti". Lo stabilimento venne realizzato tra il 1906 e il 1908. Alla fine del 1917, il gruppo Terni si impose come l'unica azienda nazionale in grado di produrre artiglierie pronte all'impiego partendo dall'acciaio fuso. Nel 1935 l'Iri, creato dal governo per risollevare le sorti di numerose aziende a seguito della crisi mondiale del 1929, rilevò gran parte delle azioni Oto. Dopo la Seconda guerra mondiale venne avviata la fase della ricostruzione, che culminò negli anni d'oro, a cavallo tra i Settanta e gli Ottanta, quando la società entrò in Efim conquistando autonomia, economica e politica, sotto la guida dell'ingegnere Gustavo Stefanini. All'indomani del crollo Efim, passò in affitto al gruppo Iri-Finmeccanica come Otobreda, fino al controllo intero da parte di Finmeccanica, diventando punta di diamante, insieme a Mbda e a Wass, del settore Difesa del gruppo. Amerigo Lualdi 03/06/2005 ------------------------------- "Eppure il vento soffia ancora...." ----------------------- antonio bruno FORUM AMBIENTALISTA MOVIMENTO ROSSO VERDE 339 3442011 ----------------- sito Comitato Verità e Giustizia per Genova www.veritagiustizia.it, con aggiornata rassegna stampa. Vogliamo aiutare le vittime della violenza delle forze dell'ordine a Genova (luglio 2001). ccp 34566992 ABI 07061 CAB 01400 intestato Comitato Verità e Giustizia per Genova per aderire alla mailing list del Comitato inviare messaggio vuoto a veritagiustiziagenova-subscribe at yahoogorups.com --------------------- aderite alla mailing list AMBIENTE LIGURIA mandando un messaggio vuoto a ambiente_liguria-subscribe at yahoogroups.com
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