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La nave appoggio Emory Land lascia Santo Stefano e torna in Usa
- Subject: La nave appoggio Emory Land lascia Santo Stefano e torna in Usa
- From: "Giuseppe Scano" <useppescano at virgilio.it>
- Date: Fri, 22 Apr 2005 14:20:30 +0200
unione della gallura del 2w\4\2005 La Maddalena Sarà sostituita in estate La nave appoggio "Emory's Land" dovrebbe lasciare prima dell'estate prossima la banchina del punto d'appoggio di Santo Stefano per tornare definitivamente negli Stati Uniti dopo circa otto anni di permanenza nell'arcipelago. Dovrebbe essere sostituita, secondo notizie non ufficiali, da una nave appoggio più moderna e certamente più modesta nel numero del personale tecnico di bordo. Sempre secondo alcune indiscrezioni, al posto degli attuali 1300 uomini di equipaggio ne dovrebbero arrivare solo settecento. Non sembrerebbe tuttavia che tale diminuzione di personale significhi un ridotto impegno della Marina statunitense nel Mediterraneo ed in particolare a La Maddalena. Deriverebbe piuttosto da una diversa impostazione tecnica della funzione delegata alla nave appoggio che, a partire dal 1972, ha costantemente ? a parte le uscite decise per impegni di routine o di addestramento, ovvero per impegni bellici come avvenne nelle due guerre del Golfo ? stazionato nelle acque di Santo Stefano come unità di appoggio ai sommergibili a propulsione nucleare della Sesta Flotta. È evidente che una diminuzione della presenza di militari americani sull'isola potrebbe coincidere con una diminuzione percentuale della fetta di reddito che costoro investono normalmente in città. Per ora non si hanno reazioni da parte dei maddalenini a quello che appare come un altro dato negativo nella situazione economica locale. D'altronde però, il grande striscione "USS Emory's Land Welcome Back" fatto affiggere a Punta Nera qualche tempo fa da alcuni imprenditori isolani, al ritorno della nave da operazioni di addestramento nel Golfo di Guinea, tradisce la sensazione che in una parte dei commercianti maddalenini sia costante la preoccupazione di non voler rinunciare anche a quella fonte di reddito che viaggia nella tasche dei "marines". Più di una volta la stessa Confcommercio locale si è schierata a favore della presenza americana nell'Arcipelago guardando a un presunto buon ritorno economico. E in effetti durante le pur brevi assenze della nave e dei suoi 1300 inquilini è noto che gli introiti dei commercianti, specie di alcuni commercianti come bar e caffetterie, locali di ritrovo, diminuiscono in modo sensibile. La prima nave appoggio per sommergibili nucleari, le cosiddette "navi officina" o "navi balia", fu la "Fulton" che raggiunse le acque di La Maddalena, il 2 agosto del 1972. A quella seguì, il 6 aprile del 1973, la "Gilmore", quindi, il 22 giugno 1980, fu la volta della "Oron", poi di nuovo la "Uss Fulton" il 22 gennaio 1985, cui seguì la "Simon Lake" fino al 1997 e da allora l'attuale "Emory's Land". Francesco Nardini
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