RE: aiuto



Il documento è molto importante ed è giusto che vada letto di fronte al
Forum di Firenze, in quanto il movimento nonviolento contro le basi in Sardegna,
ha bisogno di chiarezza, e di azioni concrete, come quella di aderire alla
richiesta proposta dal movimento contro la guerra americano del 19-20 marzo
di manifestare in accordo del Forum di Porto Alegre, contro gli eserciti
stranieri e le armi nucleari, in quanto proseguimento della politica del
Terrore, pepretrata dai grandi blocchi ecomico-militari per oltre cinquantanni.
Per questo motivo il movimento sardo, indica tra le sue priorità di sviluppare
una campagna di sensibilizzazione per la chiusura della base nucleare di
Santo Stefano e impedire che prosegua l'allargamento della base USA alla
Maddalena, contemporaneamente deve indirizzare il suo intervento verso le
comunità che ancora in Sardegna accettano il persistere dei poligoni di
addestramento alle "guerre preventive" . A si biri in paris e in paxi Giancarlo
Nonis
>-- Messaggio originale --
>From: "Maja Maiore" <majamaiore at tiscali.it>
>To: <disarmo at peacelink.it>, <vialebasi at liste.comodino.org>,
>        <forumguerra252627 at firenzesocialforum.net>
>Subject: aiuto
>Date: Thu, 17 Feb 2005 18:46:31 +0100
>Reply-To: disarmo at peacelink.it
>
>
>Poiché non possiamo garantire la nostra presenza fisica al social forum
di
>Firenze, c'è qualcuno che se la sente di leggere questo comunicato per
noi
>alla riunione del 26 della rete vialebasi?
>
>grazie
>
>Maja Maiore
>
>MANIFESTO DEL CO.CI.S.
>
>
>Il Co.Ci.S., Comitato Cittadino Spontaneo di La Maddalena, è stato costituito
>il 5 ottobre 2003 con i seguenti obiettivi prioritari:
>
>1) Contrastare il progetto di ampliamento della base militare per sottomarini
>a propulsione nucleare U.S.A. a S. Stefano e quello di consolidamento del
>reparto di supporto logistico a La Maddalena autorizzati dal Ministro della
>Difesa, Martino, il 30 settembre 2003
>
>2) Chiedere l'allontanamento dei sottomarini a propulsione nucleare, senza
>i quali la base non avrebbe più ragione di esistere. 
>
>I membri del Co.Ci.S riconoscono e promuovono i Principi Fondamentali della
>Costituzione Italiana e si riconoscono in particolare nell'articolo 11
che
>sancisce il ripudio della guerra come strumento per risolvere i contrasti
>fra i popoli.
>
>Nello svolgere la sua attività il Co.Ci.S ha maturato le seguenti convinzioni:
>
>1) Il trattato segreto con cui, nel 1972, è stata istituita la base militare
>U.S.A di La Maddalena costituisce un'anomalia inammissibile per il diritto
>costituzionale italiano e per il diritto internazionale ed è un'offesa
alla
>libertà di informazione di ogni singolo individuo
>
>2) L'extraterritorialità di cui gode la base militare U.S.A di La Maddalena
>costituisce un'offesa al principio della sovranità territoriale, che è
l'elemento
>fondante dell'esistenza di ogni stato libero
>
>3) La presenza della base fa sì che La Maddalena sia una città militarizzata,
>il ché comporta un ostacolo al suo sviluppo economico, sociale e culturale
>
>4) La presenza di sottomarini a propulsione nucleare a La Maddalena, che
>circolano nel Mediterraneo, costituisce una minaccia per la salute e l'ambiente
>della comunità maddalenina, quindi dei sardi, quindi degli italiani e di
>tutti i popoli del Mediterraneo
>
>5) Per la sua funzione di offensiva bellica al Medioriente, la base militare
>U.S.A. di La Maddalena reca inoltre danno a tutti i popoli del Medioriente.
>
>
>Il Co.Ci.S. opera in base al seguente programma, che è frutto di un lungo
>e documentato studio delle possibilità di lotta all'interno della comunità
>in cui opera: 
>
>1) Promuovere l'informazione attraverso la raccolta e la diffusione di
documenti,
>scritti e quant'altro contribuisca a scoprire tutte le verità nascoste
legate
>alla base. A questo fine, il Co.Ci.S. cura il ciclo di convegni "Dialoghi
>per scelte consapevoli" invitando fra i relatori esperti nel campo della
>scienza, dell'economia, del diritto, dell'informazione e di questioni militari
>
>2) Lavorare costantemente con gli esperti conosciuti attraverso i convegni
>per migliorare con il loro contributo l'attività del Co.Ci.S. A questo
proposito,
>favorire la collaborazione con tutte le realtà della società civile che
operano
>nelle stesse modalità del Co.Ci.S
>
>3) Utilizzare tutti i canali di informazione disponibili, dalla stampa,
alla
>radio, alla televisione, a internet per dare voce all'azione.
>
>4) Seguire sistematicamente l'operato delle autorità politiche e sanitarie
>perché non passi più nulla sotto silenzio. Questo comporta anche osservare
>costantemente tutto ciò che avviene sul territorio, seguire gli sviluppi
>del monitoraggio ambientale, dello studio sull'incidenza dei tumori, dell'ampliamento,
>delle condizioni di lavoro degli italiani che lavorano per la base, di
ogni
>nuova questione che si presenta
>
>5) Promuovere la conversione a uso civile della base.
>
>Il Co.Ci.S. ritiene che la lotta alla base U.S.A di La Maddalena debba
essere
>portata avanti localmente ma all'interno di una lotta più ampia che unisca
>tutte le città militarizzate, a livello globale: in Sardegna, in Italia
e
>nel mondo. In questo senso, ha aderito con immenso interesse alla rete
delle
>città militarizzate Vialebasi e alla proposta di coordinamento nazionale
>partita da Venezia il 14 novembre 2004, partecipando a tutte le tappe del
>percorso di riflessione proseguito a Taranto il 20 novembre, a Pisa l'11-12
>dicembre. 
>
>E' con questa prospettiva che aderisce al Social Forum di Firenze e auspica
>che i lavori proseguano fino alla concretizzazione della lotta a livello
>nazionale. 
>
>Ci sono molte città militarizzate in Sardegna dove la lotta alle basi e
alle
>altre servitù militari non è mai iniziata o dove è ancora a un livello
inadeguato
>sia riguardo al lavoro svolto che alla mobilitazione popolare. Questo fatto
>è preoccupante perché il Co.Ci.S. considererebbe una sconfitta che la base
>di La Maddalena venisse smantellata per essere semplicemente trasferita
altrove.
>
>
>Il Co.Ci.S è fortemente convinto del fatto che la base militare U.S.A.
di
>La Maddalena è stata imposta alla società civile maddalenina e italiana,
>in contrasto con tutti i principi della democrazia, e che è riuscita a
sopravvivere
>per 32 anni grazie al silenzio colpevole di tutte le istituzioni politiche,
>a livello locale, nazionale e internazionale. Ecco perché il Co.Ci.S. vede
>nelle istituzioni politiche l'unico referente della sua attività. Solo
loro,
>infatti, possono e devono riparare al danno che hanno fatto a tutti i livelli.
>
>
>Il loro silenzio ha contribuito enormemente alla diffusione della scarsa
>consapevolezza nei maddalenini di tutto il male che contraddistingue la
base
>militare U.S.A che ospitano. Ecco perché il Co.Ci.S. opera nel pieno rispetto
>della sensibilità della comunità maddalenina e ritiene che essa vada aiutata
>a capire che un altro modo di vivere è possibile. 
>
>Quando il Co.Ci.S riterrà che i tempi sono maturi e che i piccoli passi
che
>ha già fatto saranno diventati grandi passi avanti, promuoverà una manifestazione
>nazionale che vedrà la massiccia presenza dei maddalenini in corteo, con
>in testa il loro sindaco. Quel giorno inviterà tutti coloro che si battono
>contro le basi militari e contro la guerra.
>
>
>Il Co.Ci.S. non adotta, nel suo operare, comportamenti impositivi delle
proprie
>idee né li favorisce in alcun modo poiché intende distinguersi dai signori
>della guerra che impongono la democrazia a colpi di bombe.
>
>CONTRO LA GUERRA VIA LE BASI
>
>La Maddalena, 17 febbraio 2005
>