presunto accordo nucleare Usa-Italia



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Da: majamaiore at tiscali.it
Risposta: vialebasi at liste.comodino.org
Data: Tue, 25 Jan 2005 16:02:36 +0100
A: vialebasi at liste.comodino.org
Oggetto: [vialebasi] presunto accordo nucleare Usa-Italia

estrapolo da "Il Manifesto" del 25/1/05:

Stone Ax, il governo sapeva? - Centrosinistra all'attacco sul presunto
accordo nucleare Usa-Italia: di Michelangelo Cocco

- Tremila nomi in codice, tremila operazioni segretissime del Pentagono tra
le quali una, Stone Ax, ascia di pietra, coinvolgerebbe l'Italia in uno
scenario da Guerra Fredda, con lo spiegamento sulla Penisola di armi
nucleari
dirette contro paesi terzi. Esce oggi nelle librerie americane Code names,
il libro di William Arkin, ex analista d'intelligence per l'esercito
americano
per il quale svelare queste operazioni è stata una questione di democrazia.
Secondo Arkin non c'è dubbio che il problema fondamentale che ha portato
agli attacchi terroristici dell'11 settembre 2005 sia stata la divisione
in compartimenti e la segretezza, ovvero le agenzie federali che tengono
nascoste per sé le informazioni raccolte per una questione di potere. Stone
ax rivelerebbe un accordo tecnico segreto tra il governo italiano e quello
statunitense per l'eventuale spiegamento di armi nucleari. Un'ipotesi
rispetto
alla quale il centrosinistra è allarmato e per questo ha rivolto ieri una
serie di interrogazioni parlamentari al presidente del consiglio, Silvio
Berlusconi, per cercare di ottenere chiarezza. (...)Alcuni dei nomi in
codice
rivelati da Arkin sono ancora coperti da segreto di stato. Altri riportano
all'attualità: ad esempio Power Geyser - rivela l'autore di Code names
- sarebbe un programma supersegreto per cui le teste di cuoio vengono
utilizzate
per missioni interne. Giovedì scorso, durante l'insediamento di George W.
Bush, un commando composto da Delta force e Navy seals era pronto, munito
delle armi più sofisticate, ad intervenire per proteggere il presidente da
qualsiasi minaccia. -

Noi che abitiamo e militiamo nei porti nucleari italiani dovremmo tenere
gli occhi aperti e magari, perché no, potremmo coordinare azioni pacifiche
congiunte.
Maja

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