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- From: useppescano at virgilio.it
- Date: Wed, 15 Sep 2004 14:28:33 +0200
il progetto sei palazzine a santo stefano Secondo gli americani si tratta di riqualificazione e non ampliamento. Saranno realizzate nell'isola in totale sei palazzine logistiche e strutture coperte, conformi al dettato delle norme urbanistiche e del Parco che ingloberanno tutto il materiale disseminato nell?area di Santo Stefano ripulendola da baracche e prefabbricati realizzati nel corso degli anni. La Maddalena. Iniziano oggi i contestati lavori Al via l?ampliamento della base americana I lavori di riqualificazione del punto d?appoggio di Santo Stefano inizieranno puntualmente oggi. Se non si fosse in quella sorta di limbo politico che è l?attesa della data del 23 settembre, quando sarà la legge a decidere del destino della giunta Giudice, l?avvio dei lavori a Santo Stefano sarebbe il ?leit motiv? più gettonato del commento politico. Invece silenzio, o solo sussurri. Il progetto era stato presentato pubblicamente dal comandante del Naval Support Activities, oggi trasferito negli Stati Uniti, Edward Gardiner, il 24 gennaio scorso. Aveva invitato i giornalisti a ?fare un giro a Santo Stefano? per rendersi conto della qualità delle strutture del punto d?appoggio navale. Lo aveva fatto perché il progetto per la riqualificazione del sito, ovvero miglioramento logistico, articolato su 48.832 mq di volume su un totale di 57.710, stava facendo arroventare il mondo politico isolano. Aspramente negato dal Co.Mi.Pa., prudentemente ignorato dalla giunta regionale, e giustificato da quella comunale come un?opera «necessaria per la riqualificazione della vita del personale americano addetto al punto d?appoggio, senza l?aggiunta di un solo metro cubo a quanto già esistente». Secondo il parere dei tecnici americani estensori del progetto di riqualificazione, anzi, esiste una diminuzione del 15% della massa volumetrica derivante dall?accorpamento di tutti i volumi sparsi nella zona concessa alla marina Usa (container, vecchie baracche, pontoni galleggianti e quant?altro). Nemmeno l?assessore regionale all?urbanistica ed agli enti locali Gian Valerio Sanna, invitato a parlare di dismissioni demaniali ha voluto affrontare lo spinoso problema. Troppo breve ancora la sua permanenza a palazzo per poter esprimere un giudizio corretto sul tema. E poi è il presidente Soru ad essersi esposto in prima persona. Ci badi lui.A sentire Sanna c?era anche Agostino Bifulco (Prc) ex membro del Co.Mi.Pa. l?organismo interministeriale di controllo delle servitù militari. Ha ricordato brevemente all?assessore le vicende del sito, pregandolo di «informarsi su un comportamento, quello della precedente giunta di centro destra, che ha lasciato impregiudicato ogni elemento presentato dalla riunione del Comitato Paritetico per dire di no all?ampliamento, perché di ampliamento si tratta, della zona adibita a base di appoggio. Hanno lasciato mano libera al governo». Il segretario de ?La Margherita? Gian Luca Lioni parla di «evidente trasformazione di fatto del punto d?appoggio in base navale. Alla trasformazione, però, non corrisponde una trasformazione dell?opinione pubblica sul problema. Occorre rinegoziare tutto, magari parlare finalmente dei problemi sindacali dei dipendenti italiani, del problema degli extracomunitari. Si sta perdendo l?ennesima occasione per tentare un approccio più valido con i nostri ospiti, facendo valere i nostri diritti». Per Stefano Filigheddu (?Buon Vento?) «sta per iniziare qualcosa di nuovo sull?isola, si cambia scenario: sta nascendo la più grande base navale americana del Mediterraneo. Di fronte a questo evento epocale, c?è il vuoto, il disinteresse più assoluto dei poteri. Per parte nostra fra qualche giorno, quando verrà qui il segretario Renato Cugini, ci faremo portatori di una richiesta di interrogazione direttamente al presidente Soru. Vogliamo delle risposte. Fra quelle risposte ci dovrà essere anche il trattamento sindacale dei dipendenti, ci dovrà essere la vertenza sulla mobilità interna. Su circa 310 dipendenti solo 130 sono italiani e ben 180 sono americani, pensionati o parenti dei dipendenti, in violazione della legge sull?immigrazione. E naturalmente una risposta sul fatto che i sommergibili a propulsione nucleare ora aumenteranno di numero». Francesco Nardini
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