La maddalena Radioattività, dati a giugno



  unione  sarda cronaca  gallura del  2\5\2004
SANTA TERESA. 
Niente pubblicazione di dati sull?eventuale presenza di sostanze inquinanti
derivante dallo stanziamento di sommergibili atomici nell?arcipelago di
La Maddalena. Niente pubblicazione finché non sarà trascorso il momento
elettorale. Lo ha deciso il Wwf Sardo tramite la sua sezione gallurese,
che da qualche tempo su questo fronte si avvale della preziosa consulenza
del dottor Vincenzo Migaleddu.
 «Politica e scienza corrono purtroppo su binari diversi mentre la discussione
sulla questione dev?esser pacata e civile ed esente da strumentalizzazioni
di parte» affermano i dirigenti dell?associazione ambientalista di Santa
Teresa. Il Wwf infatti e l?Abcde, l?associazione per la difesa dell?ambiente
del Sud della Corsica, annunciano di esser già da qualche tempo in possesso
dei nuovi dati forniti dal Criirad, il centro francese di ricerche, coadiuvato
nell?approfondimento delle analisi da un laboratorio belga specializzato.
A questi istituti privati e indipendenti il Wwf sardo e l?associazione ambientalista
còrsa si erano rivolti per avere dati ancora più attendibili riguardo alla
situazione delle acque nell?arcipelago maddalenino e nelle Bocche di Bonifacio.
Ed eccolo il breve comunicato del Wwf Gallura: «In merito alle annose vicende
legate alla presenza di sommergibili nucleari nell?arciperlago della Maddalena,
avendo più volte rilevato come gli avvenimenti dell?ultimo periodo (vedi
campagna per le elezioni regionali) determinano inevitalbilmente strumentalizzazioni
che danneggiano la corretta informazione, certi del fatto che scienza e
politica corrono purtroppo si binari diversi, il Wwf Gallura non interverrà
più pubblicamente rimandando la sua pacata e civile discussione ai giorni
di lettura dei dati prevista per la fine di giugno. Il Wwf sardo e Abcde
còrsa sono già da qualche tempo in possesso dei dati forniti dal Criirad,
coadiuvato da un laboratorio belga specializzato. Petrtanto si rimanda ogni
discussione a fine giugno, a elezioni terminate e tensioni esaurite».
Tonio Biosa