[ radioattività alla maddalena ] chi dice il vero l'istituto francese o l'istituo italiano ?



  dall'unione sarda   cronaca  gallura del  12\5\2004

La Maddalena.

I dati spiegati dal fisico nucleare dell'Apat Lamberto MatteocciNon c'è
inquinamento nucleare «Il torio 234 non proviene dai sommergibili»


È toccato, ieri mattina, al fisico nucleare Lamberto Matteocci dell'agenzia
Apat sciorinare in una lavagna luminosa metodi, tempi, azioni usati dai
tecnici incaricati per mettere a punto la serie dei dati che devono dire la
parola definitiva sull'assenza di radionuclidi indotti nell'ambiente
circostante il punto d'appoggio Usa di Santo Stefano. Lo ha fatto cercando
di far capire all'uditorio, presenti i sindaci di Palau, Santa Teresa,
Arzachena ed Olbia, termini e concetti di fisica nucleare che parecchi non
hanno compreso. La dichiarazione finale del fisico, «dai risultati non si
evidenziano valori anormali di attività radionucleare indotta
artificialmente né che vi siano stati nel tempo rilasci di questo genere» ha
rasserenato anche i più sospettosi. Le sue parole hanno confermato quanto
ormai era trapelato circa le risultanze dei prelievi straordinari effettuati
fra il 24 febbraio e metà marzo scorso nelle acque dell'arcipelago e della
Sardegna dagli enti incaricati dalla Asl Sassari, presidio multizonale di
salute pubblica, l'Apat, l'Iccram e l'Apas, su campioni di acqua marina,
posidonia oceanica, alga rossa e verde, ricci di mare, sedimenti e parti di
roccia. Lo stesso Matteocci ha specificato che le analisi e i monitoraggi
«continueranno sino alla fine programmata della campagna» (fine
maggio/inizio giugno) ma già da adesso i risultati «che abbiamo confermano
che i valori ritrovati nei campioni sono in sostanza quelli esistenti allo
stato naturale».
La presenza di Torio 234 nelle alghe rosse è stata confermata nei livelli
elevati a suo tempo esposti dall'agenzia francese Criirad ma spiegata come
accumulo naturale, derivante da una specie di assorbimento biologico che
questi organismi subiscono da rocce e ambienti particolari come quelli
granitici. «È vero - ha affermato Matteocci - che il Torio 234 fa parte
della catena di degradamento dell'Uranio 238, componente principe dei motori
a combustione nucleare, ma se questa radioattività fosse stata indotta da
perdite si sarebbero dovuti rinvenire in associazione gli altri elementi».
Una dimostrazione ad excludendum visto che un'alta concentrazione di solo
Torio 234 si trova normalmente in altre zone. All'Asinara, ad esempio, sono
state rilevate concentrazioni di 7000 becquerel/kg di fronte ad una media
che va da 2200 a 5000 becquerel/kg (a La Maddalena si è sulle 4700) «ma
siamo sempre in un ambito di condizioni naturali, seppure eccezionali».
Il fisico, su richiesta se l'alga rossa possa essere pericolosa per la
salute pubblica, ha specificato che «non risulta che rientrino nella catena
alimentare umana né direttamente, né attraverso pesci o altri organismi
commestibili».

Francesco Nardini

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IL SINDACO
Gravissimo
il danno
d'immagine
Duro il commento del
sindaco al termine della
conferenza: «Chi ci risarcirà
del danno economico che il
territorio ha patito? Come
andrà la stagione estiva alle
porte per un paese che vive
essenzialmente di turismo?»
Un attacco è riservato alla
stampa: «Quale delle testate
giornalistiche che ci hanno
attaccato in tutti i modi definendoci
'inquinati, radioattivi,
contaminati', avrà la
dignità e il coraggio di
ammettere 'abbiamo sbagliato,
la notizia che
abbiamo diffuso era falsa'?
Ebbene, credo che nessuno
lo farà». Infine ha affermato
che «ogni riga scritta
sulla questione nucleare a
La Maddalena sarà esaminata
con attenzione da uno
staff legale per convenire
davanti alle giuste sedi giudiziarie
tutti coloro che
hanno giocato al massacro
sulla nostra terra».(f.n.)