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news dala base di teulada la nuova cronaca del sulcis del 11\5\2004
- Subject: news dala base di teulada la nuova cronaca del sulcis del 11\5\2004
- From: "giuseppe scano" <useppescano at virgilio.it>
- Date: Tue, 11 May 2004 14:26:40 +0200
Teulada, i pescatori all'arrembaggio Con le imbarcazioni bloccano le attività del poligono «Dal ministero della Difesa solo parole» TEULADA. I pescatori delle marinerie di Teulada e Sant'Anna Arresi hanno le esercitazioni nell'area davanti al poligono militare di Teulada. Altri colleghi sono riuniti nel porto in assemblea permanente, per una protesta che non si preannuncia né rapida né indolore, visto che ulteriori iniziative sono previste nei prossimi giorni; se ci sarà brutto tempo o mare mosso, infatti, i pescatori hanno già annunciato che bloccheranno l'accesso alla base, per non ridurre la pressione sui militari. I pescatori manifestano contro le restrizioni all'attività, decise per motivi di sicurezza, durante le esercitazioni militari. Chiedono di poter lavorare nei giorni in cui non vi sono operazioni militari e sollecitano la bonifica dei fondali nei quali giacciono bombe e altro materiale bellico in quantità così significativa da rendere interdetta perennemente la navigazione. «Fino a tre anni fa - spiega il presidente della cooperativa "San Giuseppe" Pietro Paolo Di Giovanni - era possibile pescare nei giorni in cui non erano previste le esercitazioni, mentre per i restanti 120 ci veniva corrisposto un indennizzo di 45 euro a persona per ciascun giorno di blocco. Ora l' attività è stata interdetta per tutto l'anno per cui chiediamo adeguati risarcimenti oppure la possibilità di riprendere a lavorare. Se non ci verranno date risposte soddisfacenti bloccheremo l'attività del poligono fino al 20 giugno, quando è prevista la sospensione estiva delle esercitazioni. Non è possibile vivere con 4500 euro l'anno di indennizzo, con le tasse e le spese correnti che invece di diminuire crescono vertiginosamente». La protesta dei pescatori va avanti da circa sette mesi durante i quali sono stati effettuati 16 blocchi simili a quello di ieri. Nelle scorse settimane c'erano state diverse riunioni, sia a Cagliari che allo Stato Maggiore della Difesa, alla presenza anche del sottosegretario alla Difesa Salvatore Cicu, nelle quali sembravano essere stati raggiunti alcuni risultati positivi, come l'eliminazione dell'interdizione alla pesca nelle acque limitrofe alla base. Ma, come i pescatori avevano capito sin dal primo momento, quegli incontri non hanno poi prodotto alcunché di positivo, perché la "verifica tecnica" non si è ancora vista. I successivi vertici tecnici con i militari avevano fatto riemergere le solite difficoltà, tutte centrate alla messa in sicurezza delle acque davanti al poligono interforze. A Roma il sottosegretario Salvatore Cicu, aveva comunicato l'esistenza di un assenso di massima da parte dei tecnici militari per il via libera alla pesca anche nelle acque "off limits". La risposta definitiva sarebbe però legata ad una relazione affidata alla Capitaneria di Porto. «Erano solo promesse - afferma Sandro Uccheddu di Sant'Antioco - a cui non è seguita la firma di alcun disciplinare». Già la scorsa settimana i pescatori avevano cercato di bloccare l'attività del poligono, ma solo il forte vento di scirocco aveva impedito lo svolgimento della protesta, che, nata ieri dovrebbe continuare per diversi giorni, almeno sino alla prossima convocazione del ministero della Difesa. Carlo Floris
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