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news dalla base Usa alla maddalena-santo stefano
- Subject: news dalla base Usa alla maddalena-santo stefano
- From: "giuseppe scano" <useppescano at virgilio.it>
- Date: Wed, 5 May 2004 14:23:40 +0200
unione sarda cronaca Gallura del 5\5\2004 Martedì arrivano i dati sulla radioattività Saranno illustrati martedì prossimo nell'aula consiliare di La Maddalena i dati della campagna straordinaria di controllo sulla radioattività ambientale promossa dal Comune di La Maddalena. Saranno presenti all'incontro convocato dal sindaco Rosanna Giudice i tecnici Apat, Icram e Arpas. La conferenza stampa era stata già convocata e poi improvvisamente annullata qualche settimana fa. Nel frattempo alcuni dati sono stati già illustrati a Cagliari. la nuova sardegna cronaca gallura «Base Usa, ecco tutti gli interventi» Gli ambientalisti fanno l'inventario dei lavori a Santo Stefano MADDALENA. Bruno Caria, Marta Battaglia, Marco Leoni e Giancarlo Fantoni del Gruppo di intervento giuridico hanno inviato una lettera alla Commissione europea, ai ministero dei Beni culturali e dell'Ambiente, al sindaco e al presidente del Parco per chiedere lumi sulla valutazione di impatto ambientale per il piano Usa di ampliamento della base di Santo Stefano, dopo la precedente richiesta senza risposta. Con la lettera chiedono «la copia fotostatica e di spedizione, entro 30 giorni dal ricevimento, delle informazioni a carattere ambientale relative alle necessarie autorizzazioni eventualmente rilasciate in favore degli interventi Usa». Richiedono, inoltre, «l'adozione dei motivati provvedimenti di diniego e annullamento che si rendessero eventualmente necessari a salvaguardia dei valori ambientali e paesaggistici». Il tutto lo hanno portato a conoscenza della Commissione Europea affinché possa avviare le procedure di verifica sul rispetto del diritto comunitario. I motivi della richiesta sono da ricercarsi dall'autorizzazione che il ministero della Difesa aveva dato all'ampliamento della base, nonostante il parere contrario del comitato misto paritetico nel luglio 2003. «Il progetto - scrivono gli ambientalisti - sembra prevedere il centro benessere, caserma ufficiali, servizi portuali, magazzini generali, magazzini per rifiuti pericolosi, mensa, sala generatori e banchina d' ormeggio per 25 unità leggere, con una lunghezza di centottanta metri di opere sottomarine, con una volumetria complessiva di 52.500 metri cubi per un investimento complessivo di 37 milioni di dollari. Nonché interventi edilizi nella località "Paradiso" con alloggi foresterie, asilo, palestra, chiesa, attività giovanili; in località "Trinità" alloggi, scuole, ufficio legale, bricolage, banca, attività ricreative, centro servizi, clinica dentistica, servizi consulenza, poliambulatorio, magazzini spaccio. Nella zona di "Vena Longa" e "Vigna Grande" nuovi insediamenti per un investimento complessivo di 88 milioni di dollari. A "Moneta" stazioni televisive e spaccio. A palazzo "Mordini" esecutivo amministrativo, genio navale, servizi supporto al personale sull'isola della Maddalena per una volumetria complessiva sconosciuta». Gli ambientalisti in virtù di questi nuovi insediamenti lamentano che l'intero territorio comunale ricade nel parco nazionale dell'arcipelago della Maddalena, proposto come sito di importanza comunitaria sulla salvaguardia degli habitat naturali e semi naturali della fauna e della flora per cui ogni simile intervento deve essere supportato da positiva valutazione di incidenza ambientale. Inoltre è tutelato con specifico vincolo paesaggistico e si ricorda che in seguito al noto annullamento del Piano territoriale paesistico sancito con sentenza del Tar, dietro ricorso inoltrato dall'associazione ecologista Amici della terra, ha ripreso vigenza il decreto assessorato regionale del 23 dicembre 1986 portante vincolo di non modificabilità temporanea del territorio della Maddalena compresa l'isola è di Santo Stefano e buona parte dell'isola della Maddalena». Gli ambientalisti rammentano infine che anche le «installazioni a carattere militare, e a maggior ragione quelle di pertinenza di uno stato estero, non sono in disponibilità delle forze armate italiane in virtù di opinabili accordi di cui non risulta la pubblicità, e sono pienamente soggette alla normativa di tutela paesaggistica e alla normativa sulla valutazione di impatto ambientale». Andrea Nieddu
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