[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
news dalla base delal maddalena
- Subject: news dalla base delal maddalena
- From: "giuseppe scano" <useppescano at virgilio.it>
- Date: Thu, 15 Apr 2004 14:46:40 +0200
dala nuova sardegna cronaca gallura del 15\4\12004 «Il Wwf pensi ai danni di Santa Teresa» Tirotto difende la "salute" della Maddalena e accusa il Parco: basta vincoli Il consigliere di destra contro la Giudice: "Cualbu la offende" LA MADDALENA. Consiglio comunale, domani. E ci sono già polemiche. Chicco Tirotto, dell'opposizione di centrodestra al centrodestra al governo, accusa il Comune per il comportamento tenuto con il Parco. A cominciare dalla nomine e dal forte di Zavagli. E non mancano, infine, le critiche più dure al Wwf della Gallura: «Controlli le colate di cemento sulle coste del suo Comune». Tirotto, che rompe un lungo silenzio, parte dalla querelle tra il sindaco Rosanna Giudice e il presidente del consiglio comunale Antonio Satta sulle nomine: «Satta aveva cercato d'imporre al sindaco la nomina di persone di sua fiducia al Parco, una cosa già gravissima. Poi, però, non c'è riusciuto per il suo scarso peso politico: del resto l'unico effetto sortito è stata la sua defenestrazione dalla giunta comunale». Altro capitolo: la guerra tra Comune e Parco sulla destinazione di Zavagli. Ironica la considerazione di Tirotto: «Mi sembra il ringraziamento, sia pure a distanza di due anni, che il presidente Cualbu fa al sindaco che aveva ritirato il ricorso al Tar contro la sua nomina, consentendogli di rimanere tranquillo alla guida del Parco, di amministrarlo in perfetta solitudine e di mortificare in più occasioni il ruolo dell'amministrazione comunale». Fra poco, poi, si ripresenterà la querelle del regolamento del Parco: «Speriamo che la dirigenza del Parco coinvolga nella stesura del regolamento tutte le amministrazioni comunali, compresa quella di Palau, che costituisce principale ingresso al Parco, evitando così che si ricrei quel clima di tensione che aveva portato il nostro consiglio comunale a sfiduciare la politica del presidente Cualbu. Per quanto mi riguarda auspico che quanto prima si possa raggiungere un accordo sulla riperimetrazone che porti all' uscita dell'isola madre dal Parco con la conseguente liberazione da vincoli opprimenti e dal giogo di amministratori venuti da lontano. A proposito di Palau voglio poi ricordare quanto sia importante attuare una stretta collaborazione intercomunale, nel rispetto delle rispettive prerogative, al fine di raggiungere obiettivi di interesse comune a entrambe le comunità, altrimenti inattuabili; mi riferisco al mantenimento di importanti strutture quali ospedale e tribunale, ma anche all'apertura di nuovi uffici o strutture sanitarie e sociali che i due Comuni potrebbero realizzare coordinando i rispettivi bacini d'utenza». Ma le accuse a Satta non finiscono, e si alimentano di un altro fatto: gli appalti degli Usa. Dice Tirotto: «So che Satta voleva convocare un consiglio comunale urgente, dopo alcuni fatti imprenditoriali che hanno toccato interessi. Era inopportuno; non mi pare infatti che sia mai stato convocato un consiglio comunale per casi simili, a meno che non si voglia affermare un nuovo principio, quello per cui le gare le possono perdere tutti fuorché gli amministratori». Altrom caso, altre critiche. La sezione gallurese del WWF ha portato "Striscia la notizia" nell'arcipelago, con coda di polemiche: «Il Wwf si occupi dei problemi ambientali di Santa Teresa, e mi riferisco alle migliaia di metri cubi di cemento sulle coste, anziché abusare dell'ospitalità dei maddalenini. Le analisi francesi hanno escluso che ci siano stati incidenti nucleari, le analisi italiane escludono che ci sia inquinamento radioattivo causato dai sommergibili e lui continua a combattere la sua guerra contro la base americana con le armi sporche della cattiva informazione mediatica, offendendo a morte l'immagine di un territorio che ha sempre fatto della salvaguardia dell'ambiente un imperativo categorico. Sono state date alla stampa informazioni sbagliate sulla radioattività, addirittura postulando una relazione con l'aumento di malformazioni neonatali: un falso». Andrea Nieddu ----- Processo a Filigheddu, rinvio per sentire i testimoni novembre l'altra udienza della causa voluta dal sindaco Giudice contro l' esponente Ds per l'allarme sulla base Usa LA MADDALENA. E' stata rinviata al 10 novembre la causa contro il consigliere Stefano Filigheddu, Ds, denunciato dal sindaco Rosanna Giudice, An, per procurato allarme in occasione del boato del 20 ottobre 2003. Filigheddu in quella occasione disse che si era verificato uno scoppio all' interno delle gallerie della base Usa di Santo Stefano. La notizia rimbalzò in tutto il territorio nazionale, a seguito anche delle interrogazioni parlamentari e con la nomina di una commissione parlamentare d'inchiesta. A giudizio del sindaco, quella notizia avrebbe provocato grande preoccupazione. Per questo, la Giudice ha denunciato Filigheddu, sostenendo che la verità su quei fatti è una, ossia il terremoto, dopo che in un primo momento aveva parlato di un aereo supersonico a bassa quota. L'ultima versione era arrivata dopo diversi giorni dal boato, che in molti hanno avvertito nei punti più disparati dell'isola, con vibrazioni di vetri, spostamenti di letti e suppellettili (addirittura al cinema Longobardo qualcuno è stato schiacciato nella spalliera). Per quella denuncia, Filigheddu fu rinviato a giudizio. Ieri, davanti al giudice Cosentino, la prima udienza, con il consigliere difeso dall'avvocato Guido Da Tome. Il processo è stato aggiornato al 10 novembre per sentire i testimoni delle due parti. Filigheddu si dice tranquillo, ma anche infastidito: «Un sindaco che oggi non riconosce il diritto dei maddalenini a conoscere quello che è successo nel proprio territorio. Riconosce, invece, solo ed esclusivamente, la verità data dalle autorità. Non posso dimenticare le parole che il sindaco pronunciò dopo l'incidente avvenuto al sommergibile americano Hartford il 25 ottobre nelle acque dell'arcipelago, quando disse che se il prefetto non gli comunicava nulla, nulla era successo. Quesato dà il senso di quale cultura è portatrice il nostro sindaco, convinta di essere solo un ufficiale di governo e non un'eletta dal popolo. E' sempre di più un "governatore" e sempre di meno il sindaco dei maddalenini. Non c'è stato un atto che io ricordi, in due anni, che questo sindaco abbia fatto, schierandosi con la popolazione locale, ma si è sempre fatto scudo di tutti quei poteri dello Stato che limitano di fatto la nostra sovranità sulla Maddalena. Credo - termina Filigheddu - che questa figura sia ingombrante anche per la stessa maggioranza». (a.n.)
- Prev by Date: ExPa
- Next by Date: c'è da crederci ?
- Previous by thread: ExPa
- Next by thread: c'è da crederci ?
- Indice: