news dalla base delal maddalena



 dala nuova sardegna  cronaca  gallura del  15\4\12004

«Il Wwf pensi ai danni di Santa Teresa»
Tirotto difende la "salute" della Maddalena e accusa il Parco: basta vincoli

Il consigliere di destra contro la Giudice: "Cualbu la offende"



 LA MADDALENA. Consiglio comunale, domani. E ci sono già polemiche. Chicco
Tirotto, dell'opposizione di centrodestra al centrodestra al governo, accusa
il Comune per il comportamento tenuto con il Parco. A cominciare dalla
nomine e dal forte di Zavagli. E non mancano, infine, le critiche più dure
al Wwf della Gallura: «Controlli le colate di cemento sulle coste del suo
Comune».
 Tirotto, che rompe un lungo silenzio, parte dalla querelle tra il sindaco
Rosanna Giudice e il presidente del consiglio comunale Antonio Satta sulle
nomine: «Satta aveva cercato d'imporre al sindaco la nomina di persone di
sua fiducia al Parco, una cosa già gravissima. Poi, però, non c'è riusciuto
per il suo scarso peso politico: del resto l'unico effetto sortito è stata
la sua defenestrazione dalla giunta comunale».
 Altro capitolo: la guerra tra Comune e Parco sulla destinazione di Zavagli.
Ironica la considerazione di Tirotto: «Mi sembra il ringraziamento, sia pure
a distanza di due anni, che il presidente Cualbu fa al sindaco che aveva
ritirato il ricorso al Tar contro la sua nomina, consentendogli di rimanere
tranquillo alla guida del Parco, di amministrarlo in perfetta solitudine e
di mortificare in più occasioni il ruolo dell'amministrazione comunale». Fra
poco, poi, si ripresenterà la querelle del regolamento del Parco: «Speriamo
che la dirigenza del Parco coinvolga nella stesura del regolamento tutte le
amministrazioni comunali, compresa quella di Palau, che costituisce
principale ingresso al Parco, evitando così che si ricrei quel clima di
tensione che aveva portato il nostro consiglio comunale a sfiduciare la
politica del presidente Cualbu. Per quanto mi riguarda auspico che quanto
prima si possa raggiungere un accordo sulla riperimetrazone che porti all'
uscita dell'isola madre dal Parco con la conseguente liberazione da vincoli
opprimenti e dal giogo di amministratori venuti da lontano. A proposito di
Palau voglio poi ricordare quanto sia importante attuare una stretta
collaborazione intercomunale, nel rispetto delle rispettive prerogative, al
fine di raggiungere obiettivi di interesse comune a entrambe le comunità,
altrimenti inattuabili; mi riferisco al mantenimento di importanti strutture
quali ospedale e tribunale, ma anche all'apertura di nuovi uffici o
strutture sanitarie e sociali che i due Comuni potrebbero realizzare
coordinando i rispettivi bacini d'utenza».
 Ma le accuse a Satta non finiscono, e si alimentano di un altro fatto: gli
appalti degli Usa. Dice Tirotto: «So che Satta voleva convocare un consiglio
comunale urgente, dopo alcuni fatti imprenditoriali che hanno toccato
interessi. Era inopportuno; non mi pare infatti che sia mai stato convocato
un consiglio comunale per casi simili, a meno che non si voglia affermare un
nuovo principio, quello per cui le gare le possono perdere tutti fuorché gli
amministratori».
 Altrom caso, altre critiche. La sezione gallurese del WWF ha portato
"Striscia la notizia" nell'arcipelago, con coda di polemiche: «Il Wwf si
occupi dei problemi ambientali di Santa Teresa, e mi riferisco alle migliaia
di metri cubi di cemento sulle coste, anziché abusare dell'ospitalità dei
maddalenini. Le analisi francesi hanno escluso che ci siano stati incidenti
nucleari, le analisi italiane escludono che ci sia inquinamento radioattivo
causato dai sommergibili e lui continua a combattere la sua guerra contro la
base americana con le armi sporche della cattiva informazione mediatica,
offendendo a morte l'immagine di un territorio che ha sempre fatto della
salvaguardia dell'ambiente un imperativo categorico. Sono state date alla
stampa informazioni sbagliate sulla radioattività, addirittura postulando
una relazione con l'aumento di malformazioni neonatali: un falso».
Andrea Nieddu
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Processo a Filigheddu, rinvio per sentire i testimoni
novembre l'altra udienza della causa voluta dal sindaco Giudice contro l'
esponente Ds per l'allarme sulla base Usa




 LA MADDALENA. E' stata rinviata al 10 novembre la causa contro il
consigliere Stefano Filigheddu, Ds, denunciato dal sindaco Rosanna Giudice,
An, per procurato allarme in occasione del boato del 20 ottobre 2003.
Filigheddu in quella occasione disse che si era verificato uno scoppio all'
interno delle gallerie della base Usa di Santo Stefano. La notizia rimbalzò
in tutto il territorio nazionale, a seguito anche delle interrogazioni
parlamentari e con la nomina di una commissione parlamentare d'inchiesta. A
giudizio del sindaco, quella notizia avrebbe provocato grande
preoccupazione. Per questo, la Giudice ha denunciato Filigheddu, sostenendo
che la verità su quei fatti è una, ossia il terremoto, dopo che in un primo
momento aveva parlato di un aereo supersonico a bassa quota. L'ultima
versione era arrivata dopo diversi giorni dal boato, che in molti hanno
avvertito nei punti più disparati dell'isola, con vibrazioni di vetri,
spostamenti di letti e suppellettili (addirittura al cinema Longobardo
qualcuno è stato schiacciato nella spalliera).
 Per quella denuncia, Filigheddu fu rinviato a giudizio. Ieri, davanti al
giudice Cosentino, la prima udienza, con il consigliere difeso dall'avvocato
Guido Da Tome. Il processo è stato aggiornato al 10 novembre per sentire i
testimoni delle due parti. Filigheddu si dice tranquillo, ma anche
infastidito: «Un sindaco che oggi non riconosce il diritto dei maddalenini a
conoscere quello che è successo nel proprio territorio. Riconosce, invece,
solo ed esclusivamente, la verità data dalle autorità. Non posso dimenticare
le parole che il sindaco pronunciò dopo l'incidente avvenuto al sommergibile
americano Hartford il 25 ottobre nelle acque dell'arcipelago, quando disse
che se il prefetto non gli comunicava nulla, nulla era successo. Quesato dà
il senso di quale cultura è portatrice il nostro sindaco, convinta di essere
solo un ufficiale di governo e non un'eletta dal popolo. E' sempre di più un
"governatore" e sempre di meno il sindaco dei maddalenini. Non c'è stato un
atto che io ricordi, in due anni, che questo sindaco abbia fatto,
schierandosi con la popolazione locale, ma si è sempre fatto scudo di tutti
quei poteri dello Stato che limitano di fatto la nostra sovranità sulla
Maddalena. Credo - termina Filigheddu - che questa figura sia ingombrante
anche per la stessa maggioranza». (a.n.)