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Rc locale chiede la riconversione della Base di santo stefano
- Subject: Rc locale chiede la riconversione della Base di santo stefano
- From: "giuseppe scano" <useppescano at virgilio.it>
- Date: Tue, 30 Mar 2004 15:18:36 +0200
dalla nuova sardegna de cronaca di Olbia -Gallura del 30\3\2004 Via la base Usa, subito un albergo» Rifondazione comunista chiede la riconversione di Santo Stefano «Ora anche il sindaco dà retta alle posizioni contro gli americani » LA MADDALENA. Il direttivo di Rifondazione comunista della Maddalena interviene, con un comunicato, per far conoscere il suo pensiero dopo le notizie sui possibili, probabili, licenziamenti di personale italiano occupato nella base Usa di Santo Stefano che hanno fatto venir meno - dice il partito che si riconosce in Agostino Bifulco - «anche l'ultima arma di ricatto in mano a chi, con futili motivi, sia a livello locale che nazionale, ha difeso negli anni a spada tratta la loro pericolosa presenza». A giudizio dei componenti il direttivo «era sotto gli occhi di tutti, ma proprio tutti, che l' amministrazione militare statunitense non ha mai riservato trattamenti particolarmente benevoli alla comunità locale lasciando in quest'isola solo briciole per quanto riguarda appalti e servizi e arrivando a violare le nonne riguardanti i lavoratori extracomunitari a danno dei disoccupati locali». Questo ridimensionamento all'indomani del via libera all' ampliamento delle strutture militari di Santo Stefano dimostra quindi una volta di più - scrivono gli uomini di Rifondazione - «la considerazione che gli americani e i loro amici hanno per i maddalenini, per la loro sicurezza, per le loro aspettative, per il loro futuro. E di questo forse, e in netto ritardo, si deve essere resa conto anche il nostro sindaco, che ora va a chiedere tutele e garanzie a destra e a manca a coloro che risultavano essere i suoi garanti, ogni qualvolta manifestava ceca fiducia nell'onestà d'intenti dei militari statunitensi. «Ciò che accade da qualche tempo a questa parte ha purtroppo confermato - prosegue la nota - quanto sostenuto dal nostro partito in tempi non sospetti, ma non di meno riteniamo urgente, oltre l' allontanamento della base militare Usa, la garanzia occupazionale per chi attualmente lavora in questa struttura. Per questo valutiamo indispensabile l'acquisizione al patrimonio comunale dell'area di Santo Stefano occupata dalla base militare». La richiesta è senza altro una provocazione vera e propria che però fa capire quali sono le intenzioni di Rifondazione per poter venir fuori da un impasse che davvero frena lo sviluppo locale e pertanto confermano che nell' area di Santo Stefano «riteniamo in tempi contenuti, si potrà far nascere una struttura ricettivo-albergbiera di livello superiore dove si potranno costruire i banchinamenti necessari per l 'attracco delle navi da crociera con relativo servizio di navette gestito localmente. Ciò consentirà finalmente una dilatazione della stagione turistica con benefici per tutta l'economia locale attualmente agonizzante». Ma non solo: «Si potrà utilizzare lo specchio acqueo antistante come campo di regata per manifestazioni velistica e off-shore e inserire in questo contesto anche il recupero produttivo dell'Arsenale Militare che, tra l' indifferenza a livello nazionale e l'impotenza locale, si avvia a diventare un inutile simbolo di archeologia industriale». Che cosa chiede, quindi, Rifondazione Comunista? «L'apertura di una vertenza ai più alti livelli per ottenere la chiusura della base americana, il passaggio al Comune delle aree dismesse e l'avvio della progettazione delle strutture su descritte e di tutte quelle altre iniziative che possano valorizzare le enormi potenzialità turistiche del nostro arcipelago con importanti e durature ricadute economiche ed occupazionali. In questo contesto - chiude la nota di Rc - riteniamo che debba assumere il ruolo di forza trainante anche il Parco nazionale che fino a ora è risultato, insieme alla presenza militare americana, il maggior freno per lo sviluppo di quest' isola e della sua economia». Andrea Nieddu
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