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Sottomarini nucleari infestano il mare della Sardegna
- Subject: Sottomarini nucleari infestano il mare della Sardegna
- From: "giuseppe scano" <useppescano at virgilio.it>
- Date: Wed, 24 Mar 2004 14:28:20 +0100
nuova sardegna del 24\3\2004 ALLARME DI LEGAMBIENTE «Sottomarini nucleari infestano il mare della Sardegna» ROMA. «Ogni anno sono tantissimi i sottomarini nucleari che incrociano il Mediterraneo» di diverse nazionalità ma soprattutto americani. In particolare, nell'ultimo decennio sono stati circa 80 i viaggi verso l' Italia o Paesi limitrofi. L'Adriatico è il mare più frequentato; i porti di La Spezia, Taranto e Napoli i più interessati mentre le esercitazioni si svolgono soprattutto nelle acque di Sardegna e Sicilia. E' quanto afferma uno studio di Legambiente. L'associazione, spiega, ha monitorato attraverso informazioni raccolte presso le capitanerie, articoli di giornale, documentazioni sulla movimentazione nei porti, i passaggi di sommergibili lungo le nostre coste. «Si tratta sicuramente - sostiene l'associaizone ambientalista - di un dato sottostimato (non si dimentichi che c'è il segreto militare sulle rotte di navigazione) ma che comunque fa riflettere». L'Adriatico, prosegue Legambiente, «è sicuramente il mare più frequentato ma i sottomarini percorrono spesso anche il Tirreno e lo Jonio. La Spezia, Taranto e Napoli sono i porti prediletti per i passaggi e le soste dei sottomarini americani. I luoghi dove si concentrano maggiormente sono però La Maddalena, in Sardegna, e le acque della Sicilia che ospita le due basi militari di Sigonella e Augusta. Intorno a queste, ma anche ad altre isole, si svolgono infatti le esercitazioni vere e proprie». Negli ultimi anni, prosegue Legambiente, «hanno solcato il mare nostrum sommergibili nucleari di varie nazionalità: inglesi, francesi, russi e americani. Questi ultimi rappresentano però oltre il 90% dei sottomarini nucleari transitati nelle acque del bacino». Legambiente ricorda che proprio alla Maddalena si è verificato nel mese di ottobre 2003, l'incidente del sommergibile nucleare Hartford. In base all' accaduto, aggiunge, Legambiente ha chiesto di accertare i valori di radioattività nelle acque dell'arcipelago, «valori risultati oltre la norma ad un'analisi francese». Secondo Legambiente, è poi necessario «valutare l' adeguatezza del piano ufficiale di evacuazione dell'area in caso di incidente nucleare». Piano che andrebbe «integrato con principi più rigidi», aggiunge Legambiente, sostenendo che «il progetto di ampliamento della base statunitense della Maddalena è una decisione insulsa», visto che «il Parco nazionale rappresenta una risorsa e un patrimonio preziosissimo in uno dei tratti di mare più belli e frequentati del Tirreno».
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