[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
Successo Nato (promosso e sponsorizzato dai riformisti nostrani)
- Subject: Successo Nato (promosso e sponsorizzato dai riformisti nostrani)
- From: "giuseppe scano" <useppescano at virgilio.it>
- Date: Sat, 20 Mar 2004 10:15:04 +0100
Da: it.cultura.antagonista del 18 marzo 2004 20.21 Nella notte nuove uccisioni per gli scontri tra serbi e albanesi In fiamme chiese e monasteri, la Kfor in massima allerta Nel Kosovo ancora violenze Sale a 22 il numero dei morti Scontri anche a Belgrado, incendiate due moschee La Nato manda truppe dalla Bosnia, anche 70 carabinieri Una moschea danneggiata dalle fiamme a Nis BELGRADO - Il bilancio dei morti - finora sono 22 - che si allunga di ora in ora. Mentre chiese, monasteri e moschee sono in fiamme. Nel Kosovo, e anche nella capitale serba Belgrado, tornano le tristi scene della violenza, e i Balcani ripiombano in un clima da guerra civile. Tanto che la Nato ha deciso di mandare truppe dalla Bosnia. E' stata la morte di tre bambini albanesi di Mitrovica, che per sfuggire a tre coetanei serbi che aizzavano contro di loro un cane si sono gettati nel fiume Iber, a scatenare l'odio tra l'etnia albanese e quella serba, da ore opposte nei più gravi scontri etnici dalla fine della guerra nel 1999. In mezzo, i militari della Kfor, che sono stati messi in stato di massima allerta e da ieri sera cercano di interporsi ai contendenti. Manifestanti albanesi e serbi si scagliano gli uni contro gli altri dalle prime ore di stamattina nella cittadina di Obiliq, non distante da Pristina. Dove, nella notte, gli albanesi hanno assediato un quartiere abitato da serbi, e poi hanno bruciato numerosi mezzi della polizia Onu. E dove, per motivi di sicurezza, l'aeroporto internazionale del Kosovo è stato chiuso al traffico aereo in partenza. Da ieri gli scontri e le uccisioni non si sono praticamente interrotti. Tre serbi - è l'agenzia Beta a dare la notizia - sono stati uccisi a Gnjilane, nel Kosovo orientale, portando a 18 morti il numero delle vittime. Nelle stesse ore diversi poliziotti sono stati feriti a Belgrado, dove manifestazioni di protesta contro gli albanesi e la violenza nei confronti dei serbi in Kosovo sono sfociate in pesanti scontri, con almeno due moschee incendiate. I circa 10.000 manifestanti, riunitisi davanti all'edificio del governo serbo, hanno scandito slogan come "Noi andiamo in Kosovo!" e "Alzati, o Serbia!". Un'altra moschea è stata data alle fiamme a Nis, nel sudest della Serbia, da circa 2.000 persone. Tutto ciò mentre chiese e monasteri ortodossi serbi, per lo più gioielli dell'architettura medioevale, venivano incendiati in Kosovo. Sono andati in fiamme tutti gli edifici religiosi serbi di Prizren (sudovest), fra cui l'antico monastero di sant'Arcangelo, e bombe a mano sono state lanciate contro il monastero di Vikosi Decani (ovest). Sono stati distrutti anche una decina di luoghi sacri ortodossi nel Kosovo centrale. Ad accrescere ulteriormente il senso della gravità dell'ondata di violenza, il personale dell'Onu ha lasciato ieri sera, per motivi di sicurezza, il quartier generale della missione Unmik a Pristina, ed è stato accompagnato sotto scorta alle rispettive abitazioni. E' stamattina la Nato ha fatto sapere che manderà rinforzi dalla Bosnia in Kosovo per aiutare a sedare le violenze etniche: si preparano a partire 70 carabinieri ed è già in viaggio un contingente di circa 100-150 militari statunitensi appartenenti allo SFOR (la forza di stabilizzazione in Bosnia). (18 marzo 2004) http://www.repubblica.it/2004/c/sezioni/esteri/mitrovica/scontri/scontri.html
- Prev by Date: «No alla guerra e alle basi»: carovana della pace oggi in città
- Next by Date: Scorie Nucleari e Basi Militari - Comunicato stampa
- Previous by thread: «No alla guerra e alle basi»: carovana della pace oggi in città
- Next by thread: Scorie Nucleari e Basi Militari - Comunicato stampa
- Indice: