«Necessario un osservatorio ambientale»



  la nuova sardegna del 14\3\2004

DAL SINDACO DI TEULADA


«La notizia, pubblicata con grande risalto sulla stampa, sulla triste
vicenda di un militare che sostiene di aver contratto una grave malattia, in
conseguenza della sua attività nei poligoni di Teulada e di Perdasdefogu,
riporta all'attenzione l'esigenza di porre una parola chiara e definitiva
sulla "salute" delle aree addestrative utilizzate dalla Difesa nazionale ed
internazionale.
 A più riprese assistiamo a denunce di malattie per cause di servizio,
apprendiamo risultati d'analisi sulla radioattività, ma mai da fonti "super
partes" che, in modo scientifico, con l'uso costante d'attrezzature
adeguate, esprima valutazioni trasparenti ed inconfutabili. Le autorità
della Difesa, ai più alti livelli, dicono che nei poligoni sardi non viene
fatto uso d'armamenti con uranio impoverito e che non esiste alcun nesso fra
le attività svolte dai militari in servizio con le patologie denunciate; di
contro ci sono testimonianze dei militari colpiti da queste malattie che
sostengono il contrario. Fra questi due estremi, che probabilmente non s'
incontreranno mai, a subire pesantemente le conseguenze sono le comunità
locali, sulle quali si ripercuote negativamente la valutazione dell'opinione
pubblica. Nel dubbio, infatti, fatte le dovute eccezioni, si è portati a
propendere per la peggiore delle ipotesi. Se non bastasse l'esigenza d'avere
certezze sulla salute dei cittadini, pensiamo a quale danno d'immagine
subiscono le comunità locali da questa situazione: quale visitatore
programmerà le sue vacanze in coste bellissime, ma a due passi da quelle
zone dove non si sa per certo se siano contaminate da uranio impoverito,
torio e chissà cos'altro? Per quanto ci riguarda crediamo non sia più
rimandabile l'istituzione di un Osservatorio ambientale permanente. Lo
stiamo chiedendo dal 1995, quando in occasione della Prima conferenza
regionale sulle servitù e demani militari, avvertivamo l'esigenza di una
voce scientifica che, libera da condizionamenti potesse valutare gli effetti
delle attività addestrative sui nostri territori. Nel giugno 2000 abbiamo
rivolto una richiesta ufficiale al presidente della Giunta Regionale,
proponendo che l'istituzione dell'osservatorio ambientale fosse inserito nel
disciplinare d'uso del poligono di Capo Teulada, che la Regione doveva
firmare con il comando militare della Sardegna. Nonostante le nostre
sollecitazioni, la richiesta, a causa del veto dei militari, non fu accolta.
Eppure eravamo pronti anche ad accollarci l'onere finanziario dell'
istituzione. Di questo però non s'è più parlato e non credo si sia trattato
di una questione finanziaria. Il dibattito però si riapre di fronte agli
ultimi avvenimenti di cronaca. Riteniamo d'estrema urgenza porre mano ad un
serio monitoraggio che riguardi tutte le aree addestrative della Sardegna,
per attivare uno strumento d'analisi che conduca alla verità, perché
preferibile, qualunque essa sia, alle pietose bugie o agli indecifrabili
silenzi».
Salvatore Mocci sindaco di Teulada