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LA MADDALENA Radioattività, ancora polemiche
- Subject: LA MADDALENA Radioattività, ancora polemiche
- From: useppescano at virgilio.it
- Date: Tue, 9 Mar 2004 15:12:10 +0100
dalla cronaca della Gallura la nuova del 9\3\2004 «Quelli dei còrsi sono dati falsi» Parla la Boe, coordinatrice del Parco: gli Usa non ci interessano LA MADDALENA Radioattività, ancora polemiche LA MADDALENA. Dopo la lettera inviata dal presidente del Parco Gian Franco Cualbu al Wwf Gallura di Santa Teresa con la quale lo invitava a comunicare con urgenza la data e i luoghi dove sono avvenuti i prelievi e quali materiali sono stati asportati dalle acque del Parco, e chi li ha fatti, diffidando dal compiere alcuna attività in assenza del nulla-osta del Parco, ecco la versione di Giovanna Boe, la direttrice dell?ente: «La lettera cha abbiamo inviato al Wwf Gallura richiama alle responsabilità e ai doveri l?associazione - dice -. Avendo noi appreso la notizia dalla stampa - secondo la quale quelli del Wwf avrebbero accompagnato i responsabili del laboratorio francese del Criiad per effettuare dei prelevamenti nelle zone dell?arcipelago dove sarebbero stati riscontrati presunti inquinamenti di tipo radioattività - il presidente Cualbu ha inviato una lettera al responsabile, rammentando loro che il prelievo di qualunque tipo di materia, come del resto le immersioni, devono essere autorizzate preventivamente dal Parco. In caso contrario si va incontro a delle sanzioni previste dalla legge e comunque dal nostro regolamento. Tutto qui». Mentre per quanto riguarda i prelievi e le rispettive analisi riferendosi alla radioattività, la coordinatrice afferma «ci siamo subito mossi e ho dato incarico al professor Andrea Cossu, un esperto, che fra l?altro fa parte del direttivo, di occuparsi della vicenda. Con il professore sono intercorsi comunicazioni e accordi anche con il presidio multizonale di Sassari della Asl, e insieme ai nostri rappresentanti dell?ufficio ambiente sono state effettuate delle immersioni e dei prelevamenti per verificare la presenza del Torio 234, elemento incriminato nelle alghe rosse». C?è di più, prosegue Giovanna Boe: «E? arrivata anche una prima relazione in cui vengono messi in discussione le notizie avanzate dal Criiad. Tanto è vero che è stata l?università di Sassari che ha fatto sapere che i dati attendibili di ricerche di questo genere si hanno solo dopo aver effettuato più di un prelievo con cadenze precise e non solo riferendosi a un unico prelievo e dato. Abbiamo ricevuto da parte dei còrsi i dati da loro acquisiti a seguito dei loro prelievi ed analisi, i cui risultati, fortunatamente, dicono che tutto sia negativo». E le ultime analisi sulle alghe rosse? «Siamo in attesa di questi dati, ma sappiamo anche che il ministro ha dato l?incarico a due importanti istituti a livello nazionale perché facessero gli accertamenti e i prelievi del caso, essendo la materia all?ordine del giorno non solo da parte delle autorità locali, ma a livello nazionale. La cosa non è stata lasciata nel dimenticatoio, anche perché si è interessato il consiglio direttivo e la giunta dove tutti sono d?accordo di fare parallelamente tutte le analisi e le ricerche in modo da avere dati più precisi e confortanti». E sull? ampliamento della Base di Santo Stefano, cosa dice la Boe? «E? una una vicenda dalla quale il Parco è esonerato completamente, non avendo voce in capitolo e non rientrando nei compiti istituzionali del Parco di verificare gli accordi di tipo internazionale e sopratutto di carattere militare». Andrea Nieddu SANTA TERESA Il Wwf: firmate contro il nucleare SANTA TERESA. Ultimi giorni per raccogliere, qui e in tutta l?isola, le firme per la richiesta del referendum contro la presenza o l?eventuale arrivo in Sardegna di rifiuti tossici. L?invito a recarsi a firmare è lanciato dal Comitato ?No Scorie?, dal Wwf Gallura e da numerosissime associazioni ambientaliste. Si firma fino al 15 marzo nei Comuni di residenza e tutti sono chiamati a farlo. Col referendum si vuole l?abolizione della legge regionale 19 giugno 2001, numero 8 in relazione alle disposizioni sui rifiuti di origine extraregionale da utilizzarsi quali materie prime nei processi produttivi ubicati in Sardegna. Originata dalla ventilata possibilità di trasferire nell?isola le scorie delle centrali atomiche un tempo operative in Italia, la battaglia è stata sostenuta da centinaia di migliaia di sardi che hanno firmato contro le scorie. La battaglia si è però inteso continuarla anche dopo le assicurazioni pervenute a seguito dell?individuazione di nuove cause di preoccupazione. Come dire che, scorie in arrivo o bloccate, la Sardegna accoglie già, nelle sue discariche più o meno abusive, materiali nocivi per l?ambiente. L?intera materia dovrebbe esser regolata da una legge regionale che risulta però concepita in modo tale da non offrire graranzie in termini di inquinamento. Di qui appunto l?indizione del referendum per cercare di abrogare quella legge che avrebbe maglie troppo larghe per impedire l?arrivo nell?isola di materiale dichiarato da una parte utile alla nostra produzione industriale ma dall?altra tale da risultare nocivo e pericoloso. Ed ecco allora la mobilitazione dei sardi. Ecco l?invito del comitato ?No Scorie? e del Wwf a firmare per il referendum. Per farlo resta l?intera settimana. (t.b.)
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