[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
Re: per conoscenza: basi USA in Italia
- Subject: Re: per conoscenza: basi USA in Italia
- From: "giancarlo nonis" <gianonis at tin.it>
- Date: Sun, 29 Feb 2004 21:00:39 +0100
Il signor Martinotti, è MOLTO INFORMATO, infatti è l'unico a parte il governo di Bush e suoi predecessori a conoscere le scadenze dei trattati italo-americani, peccato perchè noi poveri Sardi non ne sappiamo assolutamente nulla, e poi così voglio informarlo che S.Stefano non è un luogo ameno come Gaeta e Taranto dato che si fa la manutenzione ai sommergibili nucleari e con missili da 200 chilotoni e uranio impoverito, ed è sicuramente l'unica base per questo SPORCO LAVORO in tutto il Mediterraneo e Oceano Atlantico e da S.Stefano sono partiti carichi di morte per essere lanciati dalla somalia in poi la morte radioattiva, comunque che il signore così informato perchè non pubblica le fonti delle scadenze passate e perchè no future dei trattati italo-americani ? a si biri no in paris con costui ----- Original Message ----- From: "Claudio Martinotti (by way of Carlo Gubitosa <c.gubitosa at peacelink.it>)" <claudio.martinotti at farm.it> To: <disarmo at peacelink.it> Sent: Thursday, February 26, 2004 3:53 PM Subject: per conoscenza: basi USA in Italia > Martino- Bertinotti - Cossutta > già d'accordo per nascondere > le nuove basi Usa in Italia > Roma 26 febbraio - (La Velina Azzurra) - Il ministro della difesa Antonio > Martino ha ammesso ieri alla Camera nel corso del question time che gli > americani stanno rinnovando le loro basi in Italia ("non si può escludere > una diversa dislocazione della presenza militare americana sul territorio > nazionale"), ha detto dando di gomito al vicino con aria furba. Ma che la > materia è segreta e lui, purtroppo, non può dire nulla al Parlamento. E se > ne è andato trattenendo a stento le risate. L'interrogante Elettra Deiana di > Rifondazione comunista si è mostrata delusa e tutto è finito lì. Anche > perché la sua interrogazione era stranamente generica e non documentata e > perché, essendo sarda, la Deiana era interessata solo alla base della > Maddalena, per la quale in Sardegna si parla e si manifesta nelle piazze da > alcune settimane. E dunque la deputata di Rifondazione non poteva proprio > tacere. Altrettanto stranamente la Deiana, attirando l'attenzione sulla > Maddalena, ha invece taciuto sulla nuova base navale Usa da realizzare a > Taranto, che sarà la nuova grande base-comando degli Usa nel Mediterraneo, > come a Taranto si sa già da almeno due anni. > Si ripete la sceneggiata del Governo > "amerikano" D'Alema-Cossiga-Cossutta > Quella che si è recitata alla Camera è solo la sceneggiata di sempre. La > regola di ferro, l'unica regola che conta ancora in Italia, è che le basi > Usa sono intoccabili e impronunciabili. Gli ingenui credono che il governo > "amerikano" D'Alema-Cossiga-Cossutta nacque per fare la guerra del Kosovo. > Mentre il vero obiettivo era l'approvazione camuffata in Parlamento del > rinnovo dei trattati per le basi Usa e Nato, che erano tutte insieme in > scadenza in quei mesi. Bertinotti e lo stesso Cossutta avevano minacciato > fuoco e fiamme se fossero stati rinnovati. In realtà bastò un vago ordine > del giorno letto nell'aula e tutti fecero finta di non capire. Infatti da > allora non si parlò mai più del rinnovo delle basi americane. > Così accadrà esattamente anche nei prossimi mesi, con una storica > trasformazione dell'insediamento Usa in Italia e l'allestimento già iniziato > delle nuove basi comando, Bertinotti e Cossutta conniventi. Il futuro > dispositivio americano verrà bilanciato su due poli essenziali, la grossa > base navale sullo Jonio e la struttura di comando di terra a Solbiate Olona > in Lombardia. La base di Taranto, secondo le indiscrezioni accumulatesi > negli ultimi mesi, verrà affiancata alle due basi italiane già esistenti. Si > tratta della vecchia storica base di Mar Piccolo e della nuova base di Mar > Grande, costata 150 milioni di euro (per un terzo finanziati dalla Nato) e > tuttora da completare. Anche la seconda base è sotto comando italiano. Ma è > dotata di alcune infrastrutture Nato (ad esempio per il rifornimento) che > verranno condivise con le unità navali alleate di altri Paesi. Questa > seconda base è integrata con la base aerea della Marina Militare di > Grottaglie, che si trova a 20 chilometri. > L'ambasciata USA sta acquistando > aree e spazi logistici a Taranto > Quella americana sarà quindi la terza base navale a Taranto. Anche nelle > scorse settimane i giornali italiani locali e alcuni siti pacifisti hanno > fornito indiscrezioni su questa futura mega struttura comando da 600 milioni > di dollari. Gli americani, che si stanno sganciando da Napoli e Gaeta, > intendono concentrarvi forze imponenti che la base della Maddalena in > Sardegna non è in grado di accogliere. Già da mesi molte fonti italiane ed > estere in dicano Taranto come futura sede di un "interporto" militare Usa. > Nel maggio 2003 l'ambasciatore americano Selmer ha incontrato il presidente > dell'autorità portuale di Taranto, Petriccione. Mentre il 27 dicembre > scorso, l'emittente "Radio France International" ha annunciato che > "l'America è alla ricerca di un ponte sul Mediterraneo dove sfrutterebbe una > presenza già consolidata". > Il Corriere del Giorno dell'11 gennaio 2004 ha pubblicato il prima pagina un > articolo ("Un porto a stelle e strisce") in cui si annuncia un sopralluogo > per l'eventuale costruzione di un molo a scopo commerciale a Taranto. Il 12 > gennaio scorso la funzionaria dell'ambasciata Usaa Roma Barbara Lief è > giunta a Taranto alla guida di una missione ufficialmente commerciale, con > uomini della Westland Securities, una società americana di analisi > finanziaria e studi di fattibilità. L'operazione era ovviamente segreta. Il > 2 febbraio scorso un sopralluogo a Taranto è stato fatto dalla "Uss La > Salle", nave-comando della Sesta Flotta. > Ma a Taranto tutti sanno della nuova base Usa > A dispetto delle smentite ufficiali Usa, la conferma dei piani Usa per > Taranto è venuta anche dal deputato locale Massimo Ostillio dell'Udeur > (centrosinistra), vicepresidente della Commissione Difesa della Camera. > Ostilio ha dichiarato al Corriere del Mezzogiorno che i vertici militari Usa > puntano a "realizzare due grossi poli logistici in Italia, uno per le truppe > di terra a Solbiate, vicino Milano, e uno navale in Puglia, a Taranto". > L'on. Ostillio ha detto che la scelta del Pentagono ricadrà su Taranto. I > piani militari Usa sono camuffati da missioni esplorative di tipo > commerciale in cui viene sondata la possibilità di ottenere spazi e aree > lasciate libere da industrie in fase di chiusura.. > Nel frattempo, dopo una serie di procedure e di test, la Nato di Bruxelles > ha dato il nulla-osta validità al comando di corpo d'armata di Solbiate > Olona in Lombardia. E' uno dei nuovi sei comandi di schieramento rapido con > i quali la Nato sarà presente in Europa. Gli altri sono ARRC (Allied Command > Europe Rapid Reaction Corps) a Rheindalen in Germania; l'Eurocorps a > Strasburgo in Francia; il corpo turco a Istanbul; il corpo tedesco-olandese > a Munster in Germania; il corpo spagnolo a Valencia. Il comando italiano di > Solbiate Olona, pochissimo conosciuto dalla nostra opinione pubblica, è a un > passo dalla superstrada che porta al nuovo aeroporto civile di Malpensa. > Esso assolverà il ruolo previsto dalla nuova dottrina americana e Nato di > schierare rapidamente e assumere l'autonomo controllo tattico di consistenti > forze alleate nelle aree di crisi a Est e a Sud. Per ottenere la > certificazione, ognuno di questi sei corpi d'armata ha dovuto dimostrare di > essere capace di operare in 50 aree diverse. > Taranto sede anche del "Grande orecchio" > A tutto questo c'è da aggiungere che, secondo fonti del movimento pacifista > (Associazione Peace-Link), il progetto della nuova base navale Usa sullo > Jonio conferma quanto già apparso sul sito Internet del Pentagono e cioè che > Taranto è diventata il nodo telematico del sofisticatissimo sistema C4i > americano, una rete di coordinamento e spionaggio militare che collegherà la > nuova base navale jonica direttamente al "Navy Center for Tactical System > Interoperability" di San Diego in California, scavalcando la catena di > comando Nato. Si è poi appreso dalla stampa specializzata che il sistema C4i > coinvolge anche la portaerei italiana Garibaldi. A Taranto dal 2003 è > infatti in funzione un sistema telematico velocissimo in fibra ottica - > dieci volte più veloce dell'Adsl - che serve tutte le strutture della Marina > Militare italiana. > > Fonte: La Velina Azzurra N. 10 del 26.2.2004 > Supplemento di Italian Outlook - Facts and analysis > Reg. Tribunale di Roma N. 514/92 del 17/9/92 > Via della Mendola 190 Roma 00135 > Tel/Fax 06.3550.1661 > > > -- > Mailing list Disarmo dell'associazione PeaceLink. > Per ISCRIZIONI/CANCELLAZIONI: http://www.peacelink.it/mailing_admin.html > Archivio messaggi: http://www.peacelink.it/webgate/disarmo/maillist.html > Area tematica collegata: http://italy.peacelink.org/disarmo/index.html > Si sottintende l'accettazione della Policy Generale: > http://www.peacelink.it/associazione/html/policy_generale.html > >
- References:
- per conoscenza: basi USA in Italia
- From: "Claudio Martinotti" <claudio.martinotti at farm.it>(by way of Carlo Gubitosa <c.gubitosa at peacelink.it>)
- per conoscenza: basi USA in Italia
- Prev by Date: Fwd: Newsletter Disarmo
- Next by Date: chiediamo le dimissioni di Martino
- Previous by thread: per conoscenza: basi USA in Italia
- Next by thread: RESOCONTO RIUNIONE "RETE REGIONALE"
- Indice: