Taranto - La nuova base Nato



Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno
http://www.gdmland.it/gnotizia.asp?ID_NOTIZIA=116252

Taranto - La nuova base Nato
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La nuova base navale di Chiapparo, che verrà inaugurata il 10 giugno prossimo, festa della Marina Militare, alla presenza del Capo dello Stato, Carlo Azeglio Ciampi, può divenire base NATO nell’immediato futuro
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TARANTO - La nuova base navale di Chiapparo, che si conta di inaugurarla il 10 giugno prossimo, festa della Marina Militare, alla presenza del Capo dello Stato, Carlo Azeglio Ciampi, può divenire base NATO nell’immediato futuro. L’allarme (o l’infondata preoccupazione, la terminologia è a libera scelta delle diverse scuole di pensiero intervenute sull’argomento) è stato lanciato dall’associazione pacifista telematica tarantina di Peacelink (presente in rete all’indirizzo www.tarantosociale.org), attraverso il suo portavoce Sandro Marescotti ed impegnata da anni a monitorare l’attività nucleare a Taranto. PeaceLink, infatti, con un dossier intitolato "Quello che gli americani sanno e che gli italiani non devono sapere" ha documentato che Taranto si ritrova ad essere la candidata unica ad ospitare la più grande base dell'Alleanza atlantica una volta che essa sarà dislocata da Gaeta, in Campania, nel cui porto oggi sono attraccate le navi americane e che non avrebbe più i requisiti necessari alle forze militari in funzione del Medio Oriente La nuova base navale tarantina, invece, strategicamente è già divenuta la struttura militare più importante del Mediterraneo e per questo i pacifisti hanno inteso illuminare a giorno questa probabilità. Tutto “trova fondamento, sfociando nella logica deduzione”, secondo l'associazione pacifista, dal fatto che la base navale di Taranto ha acquisito il nuovo status di "Headquarters" (Quartier generale) più grande del Mediterraneo e l'unico Comando che gode dei requisiti Nato necessari per ospitare la flotta Usa. Con ciò, inoltre, si ridisegnerebbe la mappa della presenza delle forze americane in Italia, in quanto si realizzerebbero due grossi poli logistici in Italia, quello navale a Taranto e quello per le truppe di terra a Solbiate, vicino Milano. Marescotti, al proposito, mostra lo studio di documenti che illustra la mappa integrale di come sarà organizzata la struttura della in Europa. Tutto – come affermano a Peacelink – trova, inoltre, fondatezza nei documenti ufficiali del Pentagono (non secretati e disponibili sul sito ufficiale della Difesa americana) e dimostrano che Taranto è stata certificata dai vertici militari strategici alleati con una "High Readiness Force" (HRF), comandi navali ad alta prontezza. Questa particolarissima (e segretissima) certificazione, quindi, smentirebbe l’ipotesi che vorrebbe quale destinazione della Sesta flotta di Zio Sam in Turchia, che non può ricevere a breve l’HRF per condizioni strutturali delle sue basi navali militari più importanti e, di conseguenza, non renderebbe verosimile l’ipotesi di trasloco della flotta in questa nazione. «L'unica e sola sede candidata resta Taranto – è convinzione di Marescotti e degli attivisti pacifisti tarantini – che già dal 2005 potrebbe accogliere la Sesta Flotta Usa, che detiene il comando Nato e denominato COMSTRIKFORSOUTH. Allo stato attuale è come se in un concorso ci fosse un solo candidato».
Teorema o ipotesi realistica, quelli di Marescotti?
Al momento, però, di certezze sull’argomento non ve n’è nemmeno una e sul tutto, comunque, sono già pervenute smentite dal Governo Italiano e dal comandante Shelanski, in questi ultimi giorni in visita a Taranto con la nave comando Usa «La Salle». «Peacelink può dire con certezza – ribadisce Marescotti al proposito - che eventuali smentite non metterebbero in dubbio le nostre informazioni, ma i documenti ufficiali che il Pentagono mette a disposizione sul proprio sito». Allora non rimane che leggere, in filigrana, l’ipotesi che riguarda Taranto nel programma di ristrutturazione delle forze NATO presentato dal governo americano e da Donald Rumsfeld, suo segretario di Stato alla Difesa. Questo piano investe anche l’Italia e, quindi, Taranto, che è considerata una delle località più strategicamente interessanti, in funzione del non solo bollente Medio Oriente.
Paolo Lerario


(12/02/04)