Re: "Lavoro per la DynCorp". Gli agenti Cia licenziati da Carter ora mercenari in Iraq



a proposito della DynCorp: ebbene ce l'abbiamo anche qui in Italia per altre questioni. Dopo quanto si dice sull'ATM si scopre che è stata acquistata dalla CSC:

A.T.M. Azienda Trasporti Milanesi
Il cliente
L'Azienda Trasporti Milanesi (ATM) opera nel settore del Trasporto Pubblico Locale (Tpl) nell'area metropolitana, offrendo ai cittadini della Grande Milano una rete di trasporto pubblico costituita da tre linee metropolitane e centoventi linee tranviarie, filoviarie e automobilistiche.
Complessivamente la rete si sviluppa per quasi 1400 chilometri e raggiunge Milano e altri 85 comuni.
Oltre al trasporto pubblico ATM gestisce i parcheggi di interscambio e la sosta sulle strade del centro storico e delle zone commerciali con il sistema SostaMilano.
Come già avvenuto per altri settori dei servizi pubblici (telecomunicazioni, energia, gas), il business del Tpl si trova in una fase di forte evoluzione e cambiamento a seguito della definizione di un nuovo quadro normativo teso a introdurre elementi di concorrenzialità e liberalizzazione.
Il progetto
Il progetto ha interessato l’implementazione di SAP R/3 (moduli coinvolti: PM ­ PS - PP).
In seguito dell’aggiudicazione di un bando di gara, CSC è occupata della configurazione del sistema SAP R/3 nelle aree riguardanti la manutenzione dei mezzi (superficie e metropolitana) e delle infrastrutture (patrimonio) dell’Azienda Trasporti Milanesi.
Il ruolo di CSC
CSC ha realizzato l’implementazione per tutti i depositi , officine, impianti gestiti da ATM.
CSC ha inoltre progettato gli sviluppi delle personalizzazioni necessarie a tenere conto delle peculiarità di gestione e definito le regole di caricamento dati.
Il progetto nel suo complesso ha visto il coinvolgimento di altri partner nella fase di progettazione e di formazione utenti.
Benefici per il cliente
Curare la qualità del servizio offerto è uno dei cardini su cui poggiano le attività di ATM; ed una maggiore qualità la si può esprimere principalmente attraverso un controllo diretto della manutenzione e degli investimenti, in modo da ridurre gli sprechi, e di conseguenza i costi, indirizzando in questo modo gli investimenti al miglioramento del servizio.
Questo progetto ha avuto come obiettivo l’introduzione di strumenti in grado di dare un valido supporto alle attività di manutenzione: maggior controllo delle scorte, analisi tecniche puntuali delle singole componenti di veicoli e impianti, valutazione dei fornitori e, soprattutto, una più precisa quantificazione economica degli interventi manutentivi, in modo da permettere un’oculata valutazione, da parte del personale competente, sull'effettiva convenienza di realizzare l’intervento di manutenzione.
Questo progetto ha introdotto un vero e proprio sistema di controllo nell’ambito delle attività di manutenzione effettuate in ATM. In pratica è stato realizzato un servizio che misura la propria efficienza in termini di qualità, costi e prestazioni temporali e che permetterà di introdurre sempre di più dei nuovi fattori correttivi.
Con questo progetto si genererà un nuovo propellente la cui miscela è costituita dal miglioramento dell’efficienza.
Vantaggi che, uniti al cambiamento organizzativo, incrementeranno la cultura aziendale e aiuteranno il management ad avere un maggior controllo dei costi migliorando contestualmente la qualità. L’omogeneizzazione dei sistemi informativi aziendali ed una loro perfetta integrazione renderanno più semplici ed immediati i processi decisionali.
La manutenzione come elemento fondamentale per ottimizzare sicurezza e affidabilità, ma anche la realizzazione di una banca dati in grado di evidenziare i tassi di guasto di singoli sottosistemi ed infine la certificazione degli interventi effettuati, rappresenta per un’Azienda di servizi, che ha il suo “core business” nelle attività di trasporti dei passeggeri, uno dei principali punti di attenzione.
10 marzo 2003
Computer Sciences Corporation (NYSE: CSC) ha completato l’acquisizione di DynCorp, con l’avvenuta approvazione da parte degli azionisti di maggioranza di DynCorp.
CSC si aspetta che l’acquisizione possa dare i suoi frutti sin dal prossimo anno fiscale (il FY 2004 CSC inizia l’1 aprile 2003), superando i carichi finanziari relativi alla transazione.
“Siamo lieti di aver concluso l’acquisizione, che potenzia notevolmente la nostra leadership nel mercato della pubblica amministrazione e supporta i nostri obiettivi strategici di crescita e incremento del valore delle nostre azioni,” ha affermato il presidente e CEO di CSC, Van B. Honeycutt. “Questa transazione supporta CSC nella crescente richiesta di servizi IT nel settore pubblico e ci aiuterà a incrementare le nostre capacità di delivery. Ora CSC è posizionata in modo ideale ed è ancora più pronta a fornire una vasta gamma di soluzioni end-to-end su basi globali, ivi comprese quelle per il Dipartimento della Difesa”.
DynCorp, posizionata tra le public company americane nel settore tecnologico e dell’outsourcing, in seguito all’acquisizione diventa parte della divisione CSC dedicata agli enti pubblici, la cui sede centrale è a Falls Church (Usa). L’organizzazione Federal Sector CSC si aspetta di arrivare circa a 6 miliardi di dollari di ricavi annuali, derivanti dal governo federale (come stima di entrate relative al FY 2003), con circa 40.000 addetti al servizio del governo statunitense, dislocati in circa 750 postazioni in tutto il mondo.
“Quello di oggi è un momento molto importante nella storia di DynCorp nonchè nella vita professionale delle migliaia di persone che sono, e sono state, parte integrante di questa grande società”, ha dichiarato il CEO di DynCorp, Paul Lombardi. “Con il completamento della fusione, ora possiamo guardare a nuove, stimolanti opportunità di carriera per i nostri professionisti, e disporre di un’offerta di soluzioni vasta e ineguagliabile per i nostri clienti”.
L’offerta di servizi e tecnologia di CSC nei confronti del settore pubblico si è infatti arricchita, ampliando e ottimizzando le già vaste competenze messe a disposizione del nuovo Department of Homeland Security statunitense. L’acquisizione, inoltre, va a rafforzare le competenze e la presenza nelle attività di outsourcing per i settori telecomunicazioni e sanità.
Sono circa 26.000 i professionisti che si aggiungono all'organico CSC, in base a questa acquisizione.
“Tutta CSC è lieta di dare il benvenuto ai professionisti di DynCorp” ha aggiunto Paul Cofoni, presidente della divisione Federal Sector CSC. “Quasi il 50 per cento degli addetti CSC, me compreso, sono in CSC in seguito a fusioni, acquisizioni o accordi di outsourcing. Siamo quindi in grado di assicurare che questa transizione non comporterà contraccolpi negativi ne’ per i clienti sia ne’ per la forza lavoro”.
“La fusione tra CSC e DynCorp” ha sottolineato Cofoni, “crea una organizzazione che si posiziona al terzo posto tra i fornitori IT del mercato governativo statunitense e al vertice di quelli del Dipartimento della Difesa”.
Fondata nel 1959, Computer Sciences Corporation è una delle compagnie leader mondiali nei servizi IT. La sua missione è quella di supportare le aziende dei settori pubblico e privato con soluzioni specifiche per le loro peculiari esigenze, consentendo alle imprese di trarre profitto dall’uso della tecnologia.
Con circa 90.000 addetti (comprendendo gli oltre 26.000 che dal 7 marzo 2003 si sono uniti a CSC in seguito all’acquisizione di DynCorp) CSC fornisce soluzioni innovative per i suoi clienti in tutto il mondo, combinando le migliori tecnologie con le proprie consolidate capacità in molteplici ambiti. Tra questi: progettazione e integrazione di sistemi; outsourcing IT e di processi di business; sviluppo di software applicativo; Web e application hosting; consulenza.
Nell’anno solare 2002, CSC ha conseguito ricavi per 11,3 miliardi di dollari. La sede corporate si trova a El Segundo, California; la sede europea è a Farnborough, in Gran Bretagna.
In Italia, CSC è protagonista ai massimi livelli nel mercato ICT, con una offerta specifica e strategica nei settori finance, industria e commercio, pubblica amministrazione, telecomunicazioni, servizi. Opera nel nostro Paese con circa 2.600 addetti e sedi a Milano (direzione generale), Bologna, Firenze, Padova, Ravenna, Roma e Torino
Secondo il settimanale Newsweek, tra i 300 effettivi statunitensi presenti in Colombia, vi sarebbero "almeno un centinaio di agenti della Dea e della Cia"; Nesweek segnala inoltre come gli avieri dell’RC-7 non sarebbero le prime vittime Usa della ‘guerra alla coca’: "A partire dal 1997 sono morti tre piloti della società privata DynCorp (Virginia) contattata dal Pentagono per missioni di intercettazione anti-droga. La DynCorp che conta in Colombia 90 impiegati, in coordinamento con la Polizia nazionale ha lanciato tonnellate di defoglianti chimici sulla selva e ha effettuato incursioni in elicottero contro i laboratori di trasformazione". La DynCorp, che impiega piloti di elicottero veterani della guerra in Vietnam, fornisce inoltre la manutenzione dei velivoli della polizia impegnati in operazioni anti-coca.
L’impatto socio-ambientale della campagna finanziata attraverso l’International Narcotics Control del Dipartimento di stato avrebbe avuto effetti devastanti. Nel solo ‘98 gli aerei T-65 e Ov-10 ‘Bronco’ della DynCorp avrebbero fumigato oltre 65.000 ettari di terra nei dipartimenti meridionali di Guaviare e Caquetà, utilizzando il glisosfato, un’erbicida cancerogeno solubile in acqua. Solo lo scorso anno all’impresa privata il Dipartimento avrebbe versato 68 milioni di dollari, tre volte e mezzo in più dei 19,6 milioni spesi nel ’96 per fumigare la Colombia.
In realtà l’’affaire Colombia’ si tra strasformando in un immenso business per le aziende private statunitensi che operano nel settore militare. I colossi United Technologies e Bell competono per assicurarsi la megacommessa per la componente elicotteristica; accanto alla DynCorp stanno inserendosi in Colombia altre aziende specializzate nel fornire ‘assistenza tecnica’ e ‘consiglieri militari’ alle forze armate colombiane, favorite dal Pentagono che così può eludere le limitazioni degli emendamenti del Congresso che fissano il personale statunitense in Colombia a non oltre i 250 addetti militari e 100 impiegati civili. L’ultima di queste società ‘di servizio’ ad aprire una filiale a Bogotà è stata la Mpri (Military Professional Resources Inc.), anch’essa con sede in Virginia, contattata per il sostegno logistico e l’addestramento ‘supplemenatre’ della polizia e delle forze armate colombiane. La Mpri, il cui manager è il generale in pensione dell’Us Army Ed Soyster, gia diret
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della Dia (la Defense Intelligence Agency), è una delle società più note nelle aree di conflitto internazionali: essa ha fornito supporto logistico per una serie di operazioni militari nei Balcani, in Medio Oriente e in Africa. Fondata appena 12 anni fa nella città di Alexandria conta su un giro d’affari annuo di circa 12 milioni di dollari, con 160 dipendenti full-time, tra cui una serie di ex alti ufficiali delle forze armate statunitensi, come i generali Carl Vuono, che guidò l’esercito durante l’operazione Desert Storm e Crosbie ‘Butch’ Saint, che fu uno dei comandanti delle operazioni Usa in Europa.
La Mpri, in particolare, è stata impegnata nel rifornimento di munizioni e nel sostegno operativo degli eserciti croato e bosniaco durante le loro controffensive contro le unità serbe. Così come in Colombia, le attività della Mpri si sono incrociate con quelle della DynCorp nel teatro di guerra dei Balcani; a quest’ultima società, infatti, gli Stati Uniti hanno affidato nell’autunno ‘98 il compito di verificare il ritiro delle unità serbe dal territorio del Kosovo, in seguito al rifiuto del leader yugoslavo Slobodan Milosevic di ammettere la presenza di monitor ‘militari’. I dati di ‘intelligence’ raccolti dai 150 uomini contrattati dalla DynCorp sono stati determinanti per l’operazione Nato di bombardamento in Kosovo e Serbia la primavera successiva.