[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
Fwd: Uranio impoverito. Osservatorio militare: allarmi ancora inascoltati
- Subject: Fwd: Uranio impoverito. Osservatorio militare: allarmi ancora inascoltati
- From: francesco iannuzzelli <francesco at peacelink.org>
- Date: Mon, 23 Jun 2003 19:42:55 +0200
- Organization: peacelink
---------- Forwarded Message ---------- Uranio impoverito. Osservatorio militare: allarmi ancora inascoltati rainews24.it Roma, 23 giugno 2003 Nuovo appello dell'Osservatorio militare per rompere il muro di silenzio sull'utilizzo dell'uranio impoverito, che è stato usato anche nella guerra in Iraq. Si continua - afferma l'Osservatorio militare - a non dare ascolto agli innumerevoli allarmi lanciati in merito alla devastante ripercussione che si potrà avere sia sulla popolazione civile, sia sui militari attualmente impiegati in Iraq. L'Osservatorio, la Royal Society di Londra, la CRHRAD di Parigi, l'Institute of nuclear Sciences Vinca di Belgrado, l'Accademia degli Scienziati Americani, e tanti altri, continuano a richiamare l'attenzione sul problema dell'utilizzo di ordigni all'uranio impoverito. E' frustrante - continua la nota - anche il silenzio che, con sapienza, è stato creato intorno alla vicenda, nonostante i 257 malati di cui 20 già deceduti, le percentuali di patologie linfatiche (oltre l'1%) tra i militari impiegati, le fotografie dei metalli pesanti all'interno del corpo dei militari deceduti o malati identiche a quelle denunciate dagli americani già dal '78, i numerosi casi di figli malformati e l'inquietante aumento di aborti tra famiglie dei militari impiegati, non si riesce, almeno in Italia, ad affrontare il problema. Migliaia di segnalazioni, anche di persone non direttamente coinvolte nella vicenda, vengono quotidianamente ignorate dalla grande informazione di massa che continua a stendere un velo di silenzio sulla vicenda. I contatti con i colleghi coinvolti (francesi e inglesi) continuano ma, alla libertà d'informazione che regna in altri Stati, si contrappone un muro di gomma eretto da ex vertici militari, ora politicanti, e politici ingiustificatamente succubi di una sudditanza al cospetto degli Stati Uniti che, a differenza dell'Italia, rispettano, onorano e premiano i figli caduti o ammalati. Tra il personale - sostiene l'Osservatorio - aumentano i casi di chi, rifiutandosi di partire, viene denunciato alla Procura Militare che, in considerazione anche delle altissime percentuali di astensioni del rancio, ha trovato forse un ruolo nuovo da comandante 'in seconda' quando il primo non riesce più a farsi ascoltare. Il presente comunicato stampa - conclude - rappresenta anche un appello a tutti i politici di qualsiasi schieramento che vorranno aiutare l'Osservatorio a rompere il muro del silenzio ed ottenere giustizia per coloro che ancora soffrono. A un anno dalla morte del Caporale Antonio Milano, la vedova non ha avuto né la pensione né il riconoscimento della morte del marito per causa di servizio. Il bambino, che non ha mai conosciuto il padre, oggi ha un anno e ancora non sa chi e perché lo abbia ucciso prima che lui nascesse. ------------------------------------------------------- -- francesco iannuzzelli francesco at peacelink.org associazione peacelink http://www.peacelink.it
- Prev by Date: 185: una polemica fuori luogo!
- Next by Date: Re: 185: una polemica fuori luogo!
- Previous by thread: Bertinotti e il suo voto sulla 185.
- Next by thread: DIFESA: BERSELLI IN SVEZIA PER AGENZIA EUROPEA ARMAMENTI
- Indice: